Garanzia Giovani, in Sicilia altri 217 mln - QdS

Garanzia Giovani, in Sicilia altri 217 mln

Michele Giuliano

Garanzia Giovani, in Sicilia altri 217 mln

mercoledì 28 Febbraio 2018

Destinatari degli interventi sono giovani Neet (che non lavorano, studiano o fanno formazione) di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Sino ad oggi, in Italia, registrati al programma 1,1 mln di ragazzi, 200.000 hanno trovato occupazione

PALERMO – Ancora tanti milioni di euro per aiutare i giovani siciliani ad entrare nel mondo del lavoro. Nel dettaglio, saranno ben 217 i milioni di euro messi a disposizione del territorio siciliano, e quindi nelle mani della Regione, con la misura “Iniziativa occupazione giovani”, una cifra considerevole, su un totale di poco più di un miliardo destinato all’intera penisola. La misura è inserita all’interno del Piano nazionale di implementazione della Garanzia Giovani, i cui destinatari sono giovani Neet, acronimo di “not in employment, not in education, not in training” di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
 
Il Pon “Iniziativa Occupazione Giovani” si inserisce nelle strategie di contrasto alla disoccupazione giovanile tracciate a livello europeo. L’ammontare delle risorse comunitarie aggiuntive (903 milioni di euro circa per tutta l’Italia) sarà arricchito da ulteriori risorse, una quota delle quali a carico del Pon Spao (Fse e cofinanziamento nazionale per un totale di 158,5 milioni di euro) ed una seconda quota di cofinanziamento nazionale aggiuntivo (233,5 milioni di euro nelle prime stime). L’ammontare delle risorse aggiuntive sale pertanto a quasi 1,3 miliardi di euro aggiuntivi, a disposizione fino al 2020. Al suo interno sarà possibile attuare diversi interventi a favore dei giovani che vanno dall’orientamento, alla formazione, all’accompagnamento al lavoro. Potranno essere attivati apprendistati, tirocini, progetti di servizio civile. Sarà anche dato sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità, alla mobilità professionale transnazionale e territoriale. Sarà possibile anche devolvere dei bonus occupazionali.
 
Il percorso da svolgere rimarrà quello tracciato nella precedente programmazione: i giovani interessati si rivolgeranno ai centri per l’impiego competenti per territorio di residenza, lì verrà costruito il profilo per poter indirizzare al meglio l’utente, in base alle competenze già possedute e alle esigenze espresse, e quindi indirizzato alla fase successiva più adeguata alle proprie necessità.
I fondi della nuova Garanzia Giovani saranno destinati a due principali finalità: da un lato (Asse 1), consentiranno di garantire la prosecuzione, per i prossimi anni, degli interventi a sostegno dei “Neet” attraverso la cornice attuativa della Nuova Garanzia Giovani. A tale asse sarà ricondotto l’intervento “Incentivo Occupazione Giovani”.
 
Dall’altro (Asse 2) contribuiranno, nelle sole regioni del Mezzogiorno, a un ulteriore sostegno degli interventi di contrasto della disoccupazione giovanile più in generale (non solo i Neet). La scelta di proseguire nasce dall’analisi dei dati del precedente programma Garanzia Giovani, che in Italia ha dato discreti risultati.
 
Gli ultimi dati aggiornati al 2017 dicono che le registrazioni al Programma Garanzia Giovani, al netto delle cancellazioni di ufficio per non idoneità riscontrate sui requisiti di accesso o per inadempimenti e ripensamenti del giovane, sono circa un milione e 132 mila. Considerando l’intero periodo di attuazione del piano, per ogni 100 registrati circa 60 sono stati presi in carico entro i due mesi successivi alla registrazione. Rispetto a questa platea, sono oltre 906 mila (80,1%) i giovani presi in carico dai servizi del lavoro competenti. Di questi, 422 mila giovani (il 48,6% dei registrati) stanno svolgendo o hanno svolto, una politica attiva o hanno ricevuto un servizio di accompagnamento al lavoro. Ancora, sono circa 207 mila i giovani che hanno avuto almeno un rapporto di lavoro successivamente all’uscita dal Programma. Di questi, il 49% con lo stesso datore di lavoro da cui hanno svolto il tirocinio o l’apprendistato.

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