Calamità, agricoltori soccorsi da Ismea - QdS

Calamità, agricoltori soccorsi da Ismea

Michele Giuliano

Calamità, agricoltori soccorsi da Ismea

martedì 29 Maggio 2018

È stato garantito il sostegno per le imprese agricole dell’Isola colpite dalle avversità atmosferiche del 2017. Si potranno rimodulare i piani di ammortamento con azzeramento degli interessi di mora 

PALERMO – Un aiuto, per coloro i quali hanno visto i propri sforzi lavorativi andare persi a causa delle avversità atmosferiche. Un contributo, per non perdere la motivazione ed andare avanti con la propria azienda agricola, anche quando il maltempo sembra voler togliere ogni speranza.
 
L’Ismea, istituto dei servizi per il mercato agricolo alimentare, sosterrà anche in Sicilia le ditte agricole che hanno attivi prestiti o mutui con l’istituto, ricadenti nei territori colpiti da eccezionali avversità atmosferiche nel corso del 2017, e specificatamente le gelate e alluvioni di gennaio e la siccità e i colpi di calore che si sono avvicendati da aprile a settembre 2017.
 
In particolare, alle ditte interessate, a semplice richiesta, sarà consentito rimodulare gli eventuali piani di ammortamento in essere, con conseguente azzeramento degli interessi di mora maturati sulle rate scadute e non pagate a seguito degli eventi calamitosi dell’anno appena trascorso.
 
Già mesi fa il governo regionale aveva cercato di passare ai fatti, aiutando le aziende con la richiesta al ministero nazionale per le Politiche agricole dello stato di crisi per il comparto orticolo e per quello delle nocciole. Tale provvedimento permette l’attivazione di provvedimenti emergenziali per le aziende colpite da avversità atmosferiche e l’istituzione di un tavolo tecnico insieme a tutti i soggetti coinvolti.
 
“La Regione – ha affermato il presidente Nello Musumeci – non poteva restare sorda al grido d’allarme lanciato dagli agricoltori del ragusano le cui eccellenze raggiungono le tavole di tutti gli italiani, ma i cui margini di guadagno sono ormai azzerati. Non ci facciamo illusioni, ma il primo passo è stato compiuto”.
 
Nel contempo, si è iniziato a lavorare per la sottoscrizione di un accordo di filiera per valorizzare le produzioni agroalimentari siciliane. È stato fatto il punto sull’attuale situazione e sulle criticità del comparto, a cominciare dall’eccessiva polverizzazione e frammentazione delle aziende agricole che rappresenta un male antico soprattutto nel meridione e che priva i produttori di una seria capacità contrattuale con i venditori. E proprio i temi della mancanza di rapporti con i mercati, della concorrenza sleale con i prodotti che arrivano soprattutto dal Magreb e della necessità di prezzi concordati, sono al centro delle azioni dell’assessorato regionale al ramo. Tutto ciò spinge verso la concretizzazione di una filiera, da effettuarsi attraverso un accordo che veda la Regione protagonista, specificando meglio il ruolo di tutti gli ‘attori’ nel lungo, e molte volte tortuoso, percorso dal ‘campo alla tavola’ e che per i produttori è sempre meno remunerativo.
 
“Per troppo tempo – ha dichiarato l’assessore Edy Bandiera – buona parte della Grande distribuzione ha posto alla base delle proprie scelte il criterio del prezzo più basso. Questo è andato a grave nocumento delle produzioni siciliane di qualità. È doveroso invertire la tendenza e c’è un moderato ottimismo che la strada intrapresa sia quella che consentirà ai nostri prodotti maggiore attenzione e spazio nelle grandi strutture di vendita”.
 
Ancora, nei primi giorni del mese di aprile appena trascorso Musumeci ha incontrato tutti i deputati europei eletti in Sicilia per un incontro operativo, nel Palazzo d’Orleans, per individuare una comune strategia da adottare a Bruxelles a favore dell’agricoltura siciliana, che spesso si ritrova ad essere sovrastata dalle leggi di un mercato sempre più globalizzato, che piega i piccoli imprenditori che non hanno una struttura tale da reggere la concorrenza estera.

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