Istat: tasso generale stabile all’11,2%, record storico di 23 mln di occupati
ROMA – Ad aprile il tasso di disoccupazione dei giovani 15-24enni sale al 33,1% (+0,6 punti percentuali) e l’incidenza dei disoccupati sulla popolazione è pari all’8,9% (+0,3 punti). è quanto rende noto l’Ista, stando a una stima preliminare.
Il tasso di disoccupazione generale, invece, nel mese si attesta all’11,2%, stabile rispetto al mese di marzo.
“Dopo i livelli massimi della fine del 2014, la disoccupazione – secondo l’analisi dell’Istituto – è tornata sui livelli della seconda metà del 2012, in un contesto di prosecuzione del calo dell’inattività, che tocca negli ultimi mesi il minimo storico”.
La stima delle persone in cerca di occupazione, nel mese in considerazione, registra un aumento dello 0,6% (+17 mila). La crescita della disoccupazione si concentra tra gli uomini, distribuendosi in tutte le classi di età, a eccezione dei 35-49enni.
Considerando, invece, i dodici mesi, aumenta il numero di disoccupati (+0,8%, +24 mila) mentre cala fortemente quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,4%, -318 mila).
Dato positivo ad aprile, invece, per il numero degli occupati che ha toccato il record storico di 23 milioni e 200 mila. L’Istat ha infatti spiegato che si tratta del dato più alto dall’inizio delle serie storiche (1977).
La stima degli occupati continua a mostrare una tendenza alla crescita (+0,3% rispetto a marzo, pari a +64 mila). Il tasso di occupazione si attesta al 58,4% (+0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente), dato che si conferma anche su base annua con un +0,9%, ovvero +215 mila occupati.
La crescita congiunturale dell’occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni. L’aumento maggiore ad aprile si stima per le donne (+52 mila) e per le persone di 35 anni o più (+77 mila). Prosegue la ripresa degli indipendenti (+60 mila) e dei dipendenti a termine (+41 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-37 mila).
Nel mese di aprile, dunque, secondo l’Istituto nazionale di statistica “si confermano i segnali di ripresa dell’occupazione nell’anno in corso, dopo la battuta d’arresto osservata a fine 2017”.
Per il secondo mese consecutivo cresce l’occupazione tra gli indipendenti oltre che tra i dipendenti a termine. “Su base annua la crescita dell’occupazione si concentra nei più giovani (15-24enni), per i quali si registra il maggiore aumento del tasso di occupazione, e soprattutto negli over 50, per effetto sia dell’aumentata età pensionabile sia dei fattori demografici” ha aggiunto l’Ente.
La crescita annua interessa donne e uomini e si concentra tra i lavoratori a termine (+329 mila), mentre diminuiscono i permanenti (-112 mila) e gli indipendenti rimangono stabili.
Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+328 mila) e i giovani 15-24enni (+78 mila) mentre calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni (-191 mila).
