Bandiere blu: una garanzia per i turisti - QdS

Bandiere blu: una garanzia per i turisti

Paola Giordano

Bandiere blu: una garanzia per i turisti

venerdì 08 Giugno 2018

Dei sei vessilli assegnati quest’anno dalla Fee alla Sicilia, due sventolano nella frazione di Marina di Ragusa e a Ispica. La richiesta di alti standard qualitativi obbedisce all’esigenza di garantire la massima vivibilità dell’area 

Si ringraziano:
– Hotel il Gabbiano
– Multipla Servizi
– Siam Acque Siciliane 
 

 
RAGUSA – Delle sei bandiere blu assegnate quest’anno alla Sicilia dalla Foundation for environmental education (Fee), due sventolano sulle spiagge del ragusano.
 
Il prestigioso vessillo è stato infatti assegnato al capoluogo ibleo per la località balneare della frazione di Marina di Ragusa e al Comune di Ispica per il primo, secondo e terzo tratto di Ciriga e per Santa Maria del Focallo.
 
Istituito nel 1987 con l’obiettivo di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio, il Programma Bandiera blu è uno tra i più ambiti riconoscimenti internazionali assegnati annualmente alle località balneari turistiche che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente. Se alla nascita era operativo solo nel Vecchio Continente, con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’Onu Unep (Programma delle Nazioni unite per l’ambiente) e Unwto (Organizzazione mondiale del turismo) il programma ha superato i confini europei e oggi si estende in 49 Paesi in tutto il Mondo.
 
Dalla qualità della spiaggia a quella delle acque di balneazione, dalla conformità alle direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico alla corretta gestione dei rifiuti e alle misure di sicurezza per la tutela dei bagnanti, i criteri richiesti alle località balneari per l’assegnazione del vessillo sono tanti e abbracciano vari aspetti, che hanno però un unico denominatore: l’eccellenza.
 
“La qualità delle acque di balneazione – si legge sul sito istituzionale della Fee – è un criterio imperativo: solo le località, le cui acque sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. Per quanto riguarda la depurazione, solo località con impianto di depurazione almeno con trattamento secondario possono procedere nel percorso di valutazione. In particolare, inoltre, non vengono prese in considerazione località che non abbiano almeno l’80% dell’allaccio in fognatura delle acque reflue, dell’intero territorio della località candidata”. La richiesta di altissimi standard qualitativi obbedisce quindi alla necessità di garantire la massima vivibilità del territorio.
 
Mete predilette da turisti provenienti da tutto il mondo anche grazie alla fiction Il Commissario Montalbano, che ha permesso che venissero conosciute e apprezzate da un’imponente platea, le spiagge dorate del ragusano si confermano ancora una volta tra le eccellenze italiane, grazie alla presenza di servizi che rispondono alle esigenze di tutti, grandi e piccini. La zona offre infatti stabilimenti balneari attrezzati, è dotata di servizi e attrezzature per i disabili ed è servita da ristoranti, pizzerie e panifici dove poter assaggiare le specialità culinarie del luogo, dalle più caserecce “scacce”, le tipiche focacce farcite con ripieni di ogni sorta (come pomodoro e formaggio, cavolfiore o melanzane), all’ottimo pesce fresco.
 
Per gli amanti dell’arte, a pochi chilometri dalle località che vantano le prestigiose bandiere blu, la provincia ragusana offre luoghi incantevoli da visitare: Ragusa Ibla, Modica e Scicli sono musei a cielo aperto dove è possibile ammirare alcuni tra le chiese e i palazzi più significativi dell’architettura tardo-barocca siciliana, capolavori architettonici grazie ai quali le tre città sono state incluse nel 2002, insieme agli altri cinque Comuni del distretto Val di Noto, nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
 
Con l’estate ormai alle porte e un mare così bello, non resta che tuffarsi alla scoperta dei luoghi incantevoli che la natura ha donato alla nostra Isola. Perché, del resto, come scrisse il grande Giovanni Verga, il mare è “di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare di qua e di là dove nasce e muore il sole”.

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