Produzione pannelli fotovoltaici, via all’asse Sharp-Enel-ST - QdS

Produzione pannelli fotovoltaici, via all’asse Sharp-Enel-ST

Luca Salici

Produzione pannelli fotovoltaici, via all’asse Sharp-Enel-ST

venerdì 22 Gennaio 2010

Ieri a Palermo i rappresentanti delle tre società che creano la più grande fabbrica d’Italia, sotto l’Etna. Lombardo benedice la joint venture da 770 mln e 700 posti di lavoro

CATANIA – La joint venture tra Enel green power, Sharp e StMicroelectronics spicca il volo. Dopo il progetto presentato il 4 gennaio, l’accordo definitivo è stato siglato due giorni fa anche dal numero uno di Sharp, Katsuhico Machida, arrivato a Roma per l’occasione. Sull’accordo la benedizione del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che ha ricevuto ieri a Palazzo D’Orleans una delegazione di dirigenti delle aziende impegnate nel progetto per la realizzazione a Catania di uno stabilimento per la produzione di pannelli fotovoltaici.
Alle falde dell’Etna sorgerà quindi la più grande fabbrica di pannelli solari in Italia. “Sarà un impianto con tecnologia innovativa – ha dichiarato Fulvio Conti, Ad di Enel – con redimenti superiori e costi inferiori rispetto alle vecchie produzioni di pannelli fotovoltaici. Come Enel faremo un utilizzo diretto di questa tecnologia nel corso dei prossimi anni e continueremo a sviluppare nuove filiere insieme ad altri operatori del settore. Confidiamo molto nello sviluppo del settore e auspichiamo che possa continuare nel tempo il sistema conto -energia con l’appoggio del governo”.
Il progetto vede alleati tre leader tecnologici per sviluppare la produzione industriale di pannelli ad alto efficienza. “Trasferiremo nella fabbrica di Catania le nostre tecniche esclusive per la produzione dei pannelli fotovoltaici – ha spiegato Machida -. Tra i punti di forza di Sharp abbiamo la più alta applicazione della tecnologia fotovoltaica a film sottile”.
La fabbrica sarà localizzata nell’impianto industriale esistente M6 che sarà conferito da STMicroeletronics e avrà inizialmente una capacità produttiva annuale di pannelli fotovoltaici pari a 160 Mw, destinata ad essere incrementata nei prossimi anni a 480 Mw all’anno. Il progetto prevede due fasi. La prima, che inizierà nei primi mesi del 2011, prevede una capacita produttiva di pannelli per 160 Mw/anno, 320 milioni di euro di investimenti, un impatto occupazionale diretto per 250 risorse, indiretto durante la costruzione per 4-500 risorse, 250 risorse nell’indotto.
La seconda fase, tra il 2012 ed il 2014, prevede una capacità produttiva addizionale di pannelli per 320 Mw l’anno per portare il totale a 480 Mw/anno, altri 450 milioni di investimento portando il totale a circa 770 milioni di euro, un impatto occupazione addizionale diretto per 450 risorse (in tutto circa 700), indiretto per 4-500 persone in media durante la costruzione, e nell’indotto con un rapporto di uno ad uno rispetto all’organico della fabbrica.
Intanto la Cisl e la Fim di Catania confermano il giudizio positivo sull’accordo ma esprimono cautela sulla seconda fase della joint venture: "Ottima notizia per l’occupazione e lo sviluppo, ma il sindacato ha il dovere di verificarla in  sede ministeriale”. “È opportuno – dichiara Alfio Giulio, segretario generale della Cisl etnea – il sindacato senta il dovere di verificare la portata di questi annunci. Per noi resta importante uno sviluppo che si colleghi alla rinnovata collaborazione con l’ateneo catanese. Non vorremmo poi che l’impatto occupazionale – conclude – si riducesse a un semplice transito di lavoratori da una all’altra azienda”.
 

 
Il presidente: “È questa la Sicilia proiettata nel Mediterraneo”
 
PALERMO – Ieri mattina Raffaele Lombardo ha incontrato una delegazione di imprenditori coinvolti nella realizzazione a Catania della più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici in Italia. “è una scommessa che cercherà di sfruttare le condizioni della regione più assolata d’Europa proiettata nel Mediterraneo”, ha dichiarato il presidente della Regione riguardo all’accordo raggiunto da Sharp, Enel Green Power e STMicroelectronics.
Lombardo ha messo in evidenza la grande mole degli investimenti (320 milioni di euro iniziali che diventeranno 770 nella seconda fase), la capacità produttiva e la considerevole ricaduta occupazionale. “Grazie all’impegno del governo siciliano – ha sottolineato Lombardo – è stato modificato il contratto di programma stipulato tra il governo nazionale e la StM, che prevedeva un investimento iniziale nel campo dell’elettronica, oggi trasformato in un intervento mirato alle energie rinnovabili”. La fase realizzativa dell’accordo è già partita. "Sarebbe potuto partire prima – ha spiegato Katsuhiko Machida della Sharp – ma la crisi ha ritardato i tempi. Ora però  abbiamo superato tutte le remore. Siamo quindi in grado di attuare subito il progetto”.

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