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Mafia: Cassazione, nuovo processo per Raffaele Lombardo

redazione

Mafia: Cassazione, nuovo processo per Raffaele Lombardo

martedì 03 Luglio 2018

Nel marzo del 2017 era stato assolto dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e condannato a due anni per corruzione elettorale. Adesso il processo dovrà essere rifatto

La Seconda sezione penale della Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza emessa il 31 marzo del 2017 dalla terza sezione penale della Corte d’appello di Catania che aveva assolto, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, l’ex presidente della Regione Siciliana ed ex leader del Mpa Raffaele Lombardo e lo aveva condannato a due anni, pena sospesa, per corruzione elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza intimidazione e violenza.
 
Ora dovrà svolgersi un nuovo processo.
 
Contro la sentenza di assoluzione era stato presentato un doppio ricorso, quello della Procura generale e quello del collegio di difesa di Lombardo. La Procura aveva chiesto di rifare il processo, la difesa di annullare anche la condanna a due anni.
 
La Cassazione ha dato ragione alla Procura generale.
 
La sentenza di secondo grado aveva riformato la decisione di primo grado di condanna a sei anni e otto mesi, emessa il 19 febbraio 2014 dal Gup Marina Rizza con il rito abbreviato.
 
Nel marzo del 2017 Lombardo non era presente alla lettura del verdetto.
 
La Corte aveva ordinato la sospensione condizionale dell’esecuzione della pena e revocato le condanna accessorie della interdizione perpetua dai pubblici uffici e la misura della libertà vigilata.
 
Lombardo era comunque "sospeso dal voto e dall’eleggibilità per sette anni".
 
L’assoluzione per il reato mafioso era venuta nonostante, secondo la Procura generale, in due anni e mezzo di udienze il quadro accusatorio nei confronti dell’ex governatore si fosse ulteriormente aggravato per le risultanze investigative dell’inchiesta Iblis che nel 2011 portarono alla luce i rapporti tra Raffaele ed Angelo Lombardo e alcuni esponenti di primo piano delle cosche catanesi, poi per le accuse dell’architetto agrigentino Giuseppe Tuzzolino, controverso "pentito" e massone in sonno.
 
Tuzzolino aveva raccontato di incontri con Lombardo e la supermanager della Regione Patrizia Monterosso, sull’aggiudicazione di alcuni appalti.
 
Ma l‘ex presidente della Regione aveva sempre smentito.
 
Nell’ultima campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Catania, sono state presentate liste con candidati vicini a Raffaele Lombardo.
 

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