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Palermo – Conclusa la partita delle partecipate si lavora sul rimpasto della Giunta

Gaspare Ingargiola

Palermo – Conclusa la partita delle partecipate si lavora sul rimpasto della Giunta

mercoledì 18 Luglio 2018

Sinistra Comune ha chiesto al sindaco Orlando “un riequilibrio politico” nel Governo della città. Primo cittadino alle prese con un difficile gioco di equilibri per rafforzare la maggioranza 

PALERMO – Il sindaco Leoluca Orlando ha chiuso la partita dei vertici delle partecipate nominando i nuovi amministratori unici di Rap, Amat e Amg e confermando quelli di Sispi, Reset e Amap. Anticipata nei giorni scorsi la nomina di Giuseppe Norata alla Rap, le novità si chiamano Giuseppe Butera all’Amg e Michele Cimino all’Amat. Ma la scelta del nuovo presidente dell’azienda di trasporto pubblico sta causando una frattura con Sinistra Comune, perché Cimino è un politico di lungo corso (gli altri sono essenzialmente tecnici) e ha un passato da uomo di centrodestra (con Forza Italia). Tutto ciò ha fatto puntare i piedi alla sinistra in vista del rimpasto in Giunta, che a questo punto potrebbe anche slittare.
 
 
SC ha chiesto espressamente “un riequilibrio politico” e si è riservata di valutare la propria “eventuale partecipazione al governo della città”. Un avvertimento a Orlando, già alle prese con i numeri risicati della maggioranza in Consiglio. Nel risiko delle nomine degli amministratori unici (non sono ancora presidenti, poiché le assemblee dei soci devono nominare i cda) sono stati confermati Maria Prestigiacomo all’Amap, Antonio Perniciaro alla Reset e Franco Randazzo alla Sispi. Per la Rap è stato scelto Norata, in quota Pd. Da Sinistra Comune sarebbe arrivata l’indicazione per Butera alla guida dell’Amg. È un architetto di 46 anni esperto di gestione dell’energia con esperienze professionali e collaborazioni in tutto il mondo avendo contribuito alla progettazione di edifici con celebri architetti quali la nuova sede della fondazione Feltrinelli di Herzog & De Meuron o la Kuwait School Gaza di Mario Cucinella.
 
Cimino, invece, è il nome opzionato da Sicilia Futura “per la sua esperienza e competenza in materia di amministrazione pubblica e bilancio”. A lui il delicatissimo compito di salvare l’Amat dal tracollo. Nulla da dire sul curriculum: 50 anni ad agosto, avvocato, consulente e docente universitario con decine di pubblicazioni. A far storcere il naso a SC è la sua storia politica. Cimino è stato a più riprese deputato all’Ars, presidente di Commissione, assessore regionale e perfino vice governatore con i governi Cuffaro e Lombardo, salvo poi virare verso il centrosinistra legandosi a Sicilia Futura e ad Arcipelago Sicilia, il movimento che sosteneva la candidatura di Fabrizio Micari alle ultime regionali.
 
“Nella scelta degli amministratori unici – ha detto Orlando – ho voluto attenermi a quei criteri di professionalità, competenza ed esperienza che sono indispensabili nella gestione di aziende pubbliche, proprio perché il carattere pubblico dei servizi essenziali è e rimane l’elemento chiave. Questo elemento di scelta, che è prettamente politico, costituisce uno degli elementi di forza collanti della coalizione di governo della città, fatto proprio da tutte le forze politiche che hanno sostenuto la mia candidatura e il mio programma votato dagli elettori”.
 
Ora si apre il secondo round, quello del rimpasto: Sinistra Comune e Sicilia Futura potrebbero indicare un nome a testa, il Pd forse due (prima bisogna mettere d’accordo tutte le correnti dem, dai Partigiani ai cracoliciani, dai renziani all’area Lupo) ma nelle ultime ore i rapporti tra Orlando e SC si sono fatti molto tesi: il gruppo guidato da Giusto Catania, come detto, non ha digerito la scelta di Cimino e adesso rivendica maggiore spazio.
 
In una nota il gruppo consiliare ha scritto: “Riteniamo necessario che sia chiaro, nel suo complesso, l’assetto di governo e che la nuova Giunta mostri una particolare solidità, così da arrivare al 2022 con un governo forte che scongiuri il pericolo di consegnare la città alla destra o all’asse Lega-5 stelle. Infine, Sinistra Comune ritiene che ci sia la necessità di un riequilibrio politico che consenta alla nostra forza politica di svolgere un ruolo di primo piano nelle dinamiche di governo”.
 
“Su questi temi – hanno concluso – ribadendo la centralità delle scelte programmatiche, Sinistra Comune rimane in attesa che vengano sciolti questi nodi politici al fine di definire la sua eventuale partecipazione al governo della città”.

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