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Migranti: minori sfruttati, otto indagati nel Palermitano

redazione

Migranti: minori sfruttati, otto indagati nel Palermitano

lunedì 30 Luglio 2018

Un'organizzazione di italiani a Borgetto costringeva i ragazzi ospiti della comunità "New River", gestita da una cooperativa sociale di Firenze, a lavorare nei campi o a servire nelle pizzerie e nei bar per dodici euro al giorno. Le misure interdittive sono state firmate dal gip Guglielmo Nicastro ed eseguite dalla Polizia di Stato
 

Sfruttavano i minori stranieri non accompagnati ospiti della loro struttura, li reclutavano per farli lavorare a stipendi da fame in pizzerie o nei campi, a Borgetto, nel Palermitano.
 
E’ l’accusa contestata a otto indagati a cui la polizia ha notificato la misura dell’interdizione dall’esercizio di attività nel settore alberghiero e della ristorazione, nel settore delle attività agricole e dell’accoglienza dei minori.
Alcuni ragazzi lavoravano nei campi per 12 euro al giorno.
 
L’indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria in servizio alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, nasce da accertamenti sulle precarie condizioni di vita in cui si trovavano alcuni minori stranieri non accompagnati, ospiti della comunità "New River" di Borgetto, gestita dalla cooperativa sociale EsseQuadro di Firenze e rappresentata e amministrata da Andrea Meli, che è tra gli indagati.
 
Le intercettazioni telefoniche, poi confermate dalle testimonianze dei ragazzi ascoltati in presenza di psicologi, hanno accertato diversi episodi di sfruttamento dei minori.
 
Un giovane nigeriano ha raccontato di essere stato impiegato alla pizzeria "La Sorgente", gestita da Vincenzo Alduina e Maria Teresa Lombardo, genero e figlia del titolare dell’immobile in cui si trova la "New River", percependo una paga di 50/60 euro a settimana, a fronte dei 1200 euro al mese previsti dal contratto nazionale.
 
Uno dei ragazzi, durante il lavoro, ha subito una grave ustione alla mano, e soltanto dopo tempo, e minacciandolo perché non dicesse come si era bruciato, è stato accompagnato al pronto soccorso.
 
Francesco e Pietro Lo Baido e Giuseppe Di Bella, imprenditori agricoli di Partinico e Borgetto – secondo l’accusa – reclutavano i minori e li impiegavano in un duro lavoro agricolo nelle loro tenute dando loro 12 euro al giorno.
 
L’ispezione ha evidenziato anche gravi carenze igienico-sanitarie all’interno della comunità "New River" e una grave carenza di rifornimenti alimentari e di acqua.
 
I minori erano costretti a riempire dei bidoni d’acqua in una fontana camminando poi per chilometri.
 
Tra gli indagati anche Giuseppe Criminisi, psicologo e responsabile della "New River", che ha permesso la frequentazione della struttura da parte degli imprenditori che sceglievano i ragazzi da impiegare nelle loro attività.
 
Gli indagati cui sono stati notificate le misure interdittive, firmate dal gip Guglielmo Nicastro, sono quindi: Vincenzo Alduina, titolare della pizzeria La Sorgente di Borsetto, Giuseppe Criminisi, psicologo e responsabile della Comunità New River, Giuseppe Mario Di Bella, imprenditore agricolo di Partinico, Francesco e Pietro Lo Baido, agricoltori, Antonino Lombardo, titolare dell’immobile che ospita la comunità New River; Maria Teresa Lombardo, titolare della pizzeria New River di Borgetto e Andrea Carmelo Meli, amministratore della cooperativa Esse Quadro.
 

 
Di questi, Pietro Lo Baido, Francesco Lo Baido e Giuseppe Mario Di Bella hanno dichiarato, come si sostiene in una nota del loro avvocato, "di essere totalmente estranei ai fatti contestati e che avranno modo, nelle opportune sedi e nei modi di legge, di chiarire la loro posizione in merito".
 
 
Sono in corso accertamenti per verificare la posizione dei gestori di un’altra casa famiglia, collegata agli indagati.
 

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