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Palermo – Operazione recupero dei tributi comunali, il Comune incassa i primi risultati positivi

redazione

Palermo – Operazione recupero dei tributi comunali, il Comune incassa i primi risultati positivi

giovedì 09 Agosto 2018

Primo semestre 2018: da Imu e Tari 76 mln di euro contro i 64 dello stesso periodo del 2017. Tante adesioni alla “compliance”, ma si lavora anche su chi non si è dimostrato collaborativo

PALERMO – I pesanti rilievi che la Corte dei Conti ha fatto al Comune in relazione ai Consuntivi 2015 e 2016 hanno evidenziato, tra le altre cose, anche ridotte capacità dell’Ente di recuperare i tributi dovuti. Una necessità più volte evidenziata, anche prima dell’intervento dei magistrati contabili, dalla stessa Amministrazione guidata dal sindaco Leoluca Orlando, che nei mesi scorsi ha avviato numerose iniziative per scovare morosi ed evasori.
 
Proprio in questi giorni, l’assessore al Bilancio, Antonino Gentile, ha comunicato i risultati relativi alla riscossione dei tributi, aggiornati al 30 giugno 2018. “Dati – ha detto – che segnalano non solo un’inversione di tendenza della capacità del Comune di individuare, perseguire e convincere i morosi, ma soprattutto indicano un cambiamento di direzione nella attitudine dei cittadini. Quest’anno il Comune ha deciso di concedere un’ulteriore possibilità prima di notificare gli avvisi di accertamento per omesso pagamento Tari 2017 e procedere al recupero coattivo delle somme, con aggravio di sanzioni e interessi. Si è, così, posta in essere, la cosiddetta ‘operazione compliance’, finalizzata a dialogare con i contribuenti e informare che attraverso il ravvedimento operoso è possibile risparmiare significativamente sulle sanzioni”.
 
“A partire dal 21 maggio 2018 – ha aggiunto – i morosi hanno ricevuto una lettera con cui si comunicava che il mancato versamento poteva essere regolarizzato con una riduzione delle sanzioni. Per coloro che non hanno pagato neanche con la notifica di cartella esattoriale scattano i pignoramenti”.
 
Relativamente agli incassi, nei primi sei mesi del 2018 il Comune di Palermo ha riscosso per Imu e Tari 76 milioni rispetto ai 64 milioni incassati nello stesso periodo del 2017. Ben 12 milioni di euro in più, con un incremento del 19% rispetto al primo semestre 2017.
Contestualmente, il Comune si sta muovendo anche nei confronti di coloro i quali non hanno mostrato, almeno finora, lo stesso spirito di collaborazione. È in corso da mercoledì scorso, infatti, il servizio della Polizia municipale finalizzato al recupero dei tributi comunali Tari e Tosap da parte di quelle utenze commerciali identificate dal settore tributi e inserite nei file “geolocalizzati” dalla Sispi. Nel corso della prima settimana sono stati raggiunti circa 30 dei 200 utenti dei primi elenchi forniti dall’azienda telematica del Comune. In questa prima fase, pattuglie di agenti in borghese si recano presso le utenze commerciali ubicate all’interno delle medesime vie, invitando i contribuenti a regolarizzare la loro posizione nello spirito di una fattiva collaborazione. Agli utenti vengono fornite credenziali d’accesso al cassetto tributario telematico e un modello F24 precompilato che semplifica la procedura di pagamento. Niente code negli uffici, dunque, ma una procedura che agevola i gestori delle attività che sono guidati verso una risoluzione della problematica semplice, trasparente, diretta ed efficace.
 
“Quindi – ha spiegato l’assessore Gentile – in questa fase nessun approccio repressivo o punitivo, ma la ricerca di una fattiva collaborazione per coinvolgere la cittadinanza in un percorso di rispetto della cosa pubblica e per il miglioramento dei servizi al cittadino”.
 
“Un plauso – ha commentato il sindaco Orlando – va all’operato sinergico di agenti della Polizia municipale e dei dipendenti dell’ufficio tributi. Il lavoro messo in campo negli ultimi mesi sta finalmente dando i suoi frutti e costituisce la risposta alla richiesta di maggiore efficacia nella riscossione e, allo stesso tempo, di assoluta intransigenza nei confronti degli evasori che non fanno altro che danneggiare la comunità ed i servizi resi ai cittadini”.

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