Differenziata: proroga di tre mesi ai Comuni - QdS

Differenziata: proroga di tre mesi ai Comuni

redazione

Differenziata: proroga di tre mesi ai Comuni

sabato 11 Agosto 2018

Nuova ordinanza del Governatore con cui, dopo il decreto del Tar sulla precedente, vengono allungati i tempi per raggiungere il traguardo del trenta per cento e non incorrere così nel commissariamento. il Presidente, "Già trecento Comuni oltre la soglia". Ma Catania è al 7,1%. Trizzino, "Musumeci mente o è incompetente"

"Il governo regionale intende continuare a sostenere e incentivare i comuni che concretamente dimostrino di volersi adoperare per aumentare la percentuale della raccolta differenziata".
 
Lo dice il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, che nel pomeriggio ha firmato una nuova ordinanza in tema di rifiuti, che modifica alcune prescrizioni previste in quella dello scorso 7 giugno.
 
Il 26 luglio, infatti, un decreto del Tar aveva annullato gli effetti di alcuni punti dell’ordinanza, ossia "la prevista decadenza degli organi comunali".
 
 
E questo perché, si legge nel decreto, si sarebbe potuta "determinare una gravissima situazione di conflitto istituzionale e amministrativo tale da pregiudicare, comunque, il raggiungimento di quegli stessi obiettivi ragionevolmente e legittimamente perseguiti dall’ordinanza impugnata".
 
Agli Enti locali – per non incorrere nel commissariamento – vengono adesso assegnati ulteriori novanta giorni di tempo per avviare tutte le procedure necessarie a raggiungere la percentuale minima del 30% nella raccolta differenziata ovvero per attuare le procedure per l’invio fuori regione dei rifiuti indifferenziati inquinanti, così come richiesto dal governo nazionale.
 
Ciò visto che le discariche siciliane sono al collasso per i notevoli flussi di indifferenziata conferiti dai Comuni che ancora non fanno la raccolta differenziata e, in primis, Palermo, Catania, Messina.
 
"Nelle ultime settimane – sottolinea soddisfatto Musumeci – la differenziata è cresciuta notevolmente. Sono già quasi trecento i Comuni che hanno superato il 30 per cento e di questo voglio ringraziare sindaci, tecnici e operatori ecologici e cittadini per il grande sforzo fatto in questa vera e propria battaglia di civiltà. Di contro, però, ce ne sono ancora novanta che sono lontani dal traguardo minimo, di livelli decenti, che consentirebbe alla nostra Isola di non essere, quanto meno, l’ultima Regione d’Italia".
 
Il problema è che i Comuni non sono tutti uguali: se è facile gestire la differenziata in quelli con un territorio limitato, in centri come Palermo la situazione è sotto gli occhi di tutti. A Catania, poi, la differenziata è scesa toccando il minimo storico del 7,1%.
 
La nuova ordinanza prevede anche procedure temporanee e straordinarie per aumentare ai comuni la capacità di conferimento giornaliero in discarica e misure per aumentare possibilità conferimento ai comuni negli impianti di compostaggio.
 
Il dipartimento regionale Acqua e rifiuti individuerà infatti impianti di smaltimento per consentire il conferimento degli scarti da lavorazione, prodotti dagli impianti di compostaggio e di recupero della frazione differenziata, che oggi restano stoccati negli impianti con grave pregiudizio per la sicurezza dell’impianto stesso e per il suo pieno funzionamento che oggi avviene in modo ridotto.
 
"La Regione – prosegue il Governatore – sta facendo la propria parte, cercando di recuperare decenni di inerzia e omissioni. Stiamo elaborando il Piano rifiuti, che sarà pronto a fine anno, pianificando la realizzazione di impianti, sollecitando la riapertura di quelli inattivi e vigilando sulla corretta gestione della raccolta e dello smaltimento da parte degli enti locali. Per superare questa fase, però, serve lo sforzo di tutti, soprattutto da parte di quei novanta comuni che ancora sono lontani dal traguardo minimo. Prosegue, inoltre, l’azione della Regione per quanto riguarda l’attuazione dell’ordinanza di Protezione civile tesa al rafforzamento degli impianti pubblici per riequilibrare il sistema, venir fuori dall’emergenza e programmare il futuro in maniera ordinaria".
 
Dura la risposta del deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino: "Se in Sicilia bastasse imporre agli enti locali di raggiungere la soglia del 30% di raccolta differenziata, l’emergenza rifiuti sarebbe risolta già da decenni e per farlo sarebbe servita una semplice ordinanza. Musumeci o mente o non lo sa, e se così fosse ancora una volta dimostrerebbe la più totale incompetenza in materia. Delle due l’una, non ci sono alternative".
 
"Per onestà intellettuale va detto – prosegue Trizzino – che senza un piano dei rifiuti e senza impianti, la spazzatura finirà in discarica o peggio ancora in qualche inceneritore di nuova generazione. A meno che, nel piano del Governo c’è l’idea di trasferire all’estero pure la raccolta all’estero, a spese dei 390 comuni siciliani".
 
"Chiediamo a Musumeci – conclude – di pubblicare e fornire l’elenco dei progetti delle piattaforme per la raccolta differenziata, sempre che esistano e sempre che il Governo non intenda spedire la differenziata in qualche Paese dell’Ue".
 

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