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Social: Salvini in croce per la cena a Furci Siculo

redazione

Social: Salvini in croce per la cena a Furci Siculo

giovedì 16 Agosto 2018

La pubblicazione delle foto del banchetto svoltosi la sera della tragedia di Genova ha suscitato commenti negativi su quel mondo del web che il vicepremier ha finora padroneggiato grazie al sistema di propaganda definito "La Bestia". Così il ministro dell'interno è costretto a inseguire attaccando gli "sciacalli di sinistra"

Polemiche sui social riguardo alla famigerata cena di Furci Siculo, il paesino in provincia di Messina dove Matteo Salvini, la sera del crollo del Ponte di Genova, ha festeggiato con un sontuoso banchetto a base di pesce e con torta finale il suo incontro con gli esponenti siciliani della Lega, a cominciare dal senatore Angelo Attaguile, per proseguire con il deputato regionale Carmelo Lo Monte, con l’assessore del Comune di Catania Fabio Cantarella e ovviamente con il sindaco del paese del Peloritano, Matteo Francilia, neo coordinatore della Lega nel Messinese.
 
 
"La scelta di non cambiare la scaletta degli impegni è criticabilissima e moralmente oscena. Così come sono vergognosi i post, pubblicati a decine, dai presenti alla cena". scrivono su Facebook. E Francesco Musolino, "Un paese in lutto. Tranne il Ministro degli interni e vicepremier, Matteo Salvini che festeggiava con i leghisti in provincia di Messina, a Furci Siculo, fra piatti di pesce e cannoli.  Vergogna".
 
In molti riportano il tweet di Antonio Mazzeo che, esultante, ha parlato di "Meraviglioso Ferragosto alternativo con il ministro".
 
Senza contare la torta gigante con scritto "La squadra vince", a quanto si dice preparata da una pasticciera leghista di Acireale.
 
"Sicilia, ieri sera. La sconcezza morale. Per i miei personali gusti, è questa" twitta Stefania "Fanny" Stravato. E Anna Rita Leonardi, blogger di Huffington post, aggiunge: "Questo è quello che faceva, ieri sera, il ministro dell’interno #Salvini. Era in Sicilia a banchettare, mentre a #Genova ancora si scavava tra le macerie".
 
Di certo c’è che, nell’epoca dei social, sarebbe stato difficile nascondere una cena con 260 persone senza che nessuno si lanci in un selfie con il vicepremier.
 
Ci si sarebbe, anzi, aspettato che lui stesso diffondesse uno dei suoi videocomizi.
 
Ma evidentemente il suo stuolo di comunicatori, quelli che hanno messo a punto un sistema propagandistico chiamato "La Bestia", gli ha sconsigliato di farlo, a fronte dei più di trenta morti di Genova.
 
Della cena, dunque, alla fine si è saputo lo stesso e, nel suo stile, Salvini ha attaccato: "Alcuni sciacalli di sinistra mi attaccano perché la sera del 14 agosto ho osato incontrare a cena 300 persone (sindaci, presidenti di associazioni di volontariato, uomini delle Forze dell’Ordine e tanti cittadini) in Sicilia".
 
E, non potendo fare diversamente, si è giustificato: "Nella stessa giornata, a Roma, ero stato prima al centro operativo nazionale dei vigili del fuoco per seguire i soccorsi a Genova e poi, come previsto, ero stato a Catania a incontrare i lavoratori di un’azienda sequestrata alla Mafia e a Messina, a ringraziare i Finanzieri che avevano sequestrato 20 tonnellate di droga. Il giorno dopo ho riunito il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza in Aspromonte, a San Luca, e poi sono volato in Liguria, dove mi sono fermato fino ad oggi e dove tornerò domani e sabato".
 
Resta il fatto che la cena – e i sorrisi, gli ammiccamenti, le foto a essa connesse proprio mentre i soccorritori estraevano corpi dalle macerie -, tranne che dai fedelissimi, è stata giudicata inopportuna.
 
Tra coloro i quali hanno diffuso le foto, un esponente messinese del Carroccio, Oscar Aiello, portavoce della Lega al consiglio comunale di Caltanissetta, e alcuni leghisti di Ribera che vogliono "Salvini premier".
 
Poi, quegli attacchi del Pd ai quali accennava Salvini senza citare quelli, molto più veementi e numerosi, dei frequentatori dei social media.
 
Il primo tweet è stato del presidente dei dem Matteo Orfini: "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, recita la Costituzione. Le immagini di Salvini che festeggia in ore drammatiche per Genova sono uno schiaffo al dolore del nostro Paese e la negazione di quel principio".
 
"Mentre l’Italia piange una tragedia spaventosa – ha commentato Emanuele Fiano – e discute sulle responsabilità, il ministro dell’Interno festeggia Ferragosto e le immagini della sua festosa cena fanno il giro dei social. Salvini dovrebbe chiedere scusa".
 
"Le camicie bianche e candide e i vassoi colmi di pesce fanno impressione – ha attaccato Michele Anzaldiun ministro dell’Interno che nelle ore cruciali di Genova preferisce divertirsi con i suoi compagni di partito dovrebbe dimettersi".
 
Ma "La Bestia", la macchina della propaganda di Salvini, è già al lavoro per cancellare tutto.

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