Miccichè: “Pdl Sicilia interlocutore privilegiato” - QdS

Miccichè: “Pdl Sicilia interlocutore privilegiato”

Raffaella Pessina

Miccichè: “Pdl Sicilia interlocutore privilegiato”

venerdì 29 Gennaio 2010

La fotografia del leader dei “ribelli” della situazione politica siciliana. Dopo che la nuova opposizione ha bloccato i lavori d’Aula

PALERMO – Non accenna ad ammorbidirsi la linea dura della nuova opposizione all’Assemblea regionale siciliana. Atteggiamento che è riuscito questa settimana a rinviare i lavori per mancanza del numero legale e a bloccare per l’ennesima volta l’attività legislativa.
In particolare in Aula si doveva procedere alla votazione finale del disegno di legge sulla “Istituzione delle Unità operative delle professioni sanitarie” (n. 151/A), e all’esame dell’altro disegno di legge sull’agriturismo, incardinato nelle precedenti sedute. Purtroppo l’assenza di molti deputati ha dato l’opportunità ai rappresentanti del Pdl lealista di chiedere la verifica del numero legale. I lavori sono stati quindi rinviati a martedì prossimo alle 17 e in quella seduta si dovrebbe anche procedere all’approvazione del piano casa. Salvino Caputo (Pdl) ha dichiarato: “è evidente che a distanza di poche settimane dal Lombardo ter la maggioranza comincia a avere delle crepe e avevamo ragione a sostenere che si tratta di un Governo che poggia su una minoranza che non è in grado di sostenere i processi riformativi“.
Di contro nel blog di Gianfranco Miccichè si legge un post di redazione che commenta positivamente il rientro dei due assessori (Di Maggio e D’Alì) in giunta provinciale a Palermo. “un chiaro segnale di forza politica, che il fronte miccichiano ha dato a tutta la compagine di Centrodestra, attestandosi come un interlocutore qualificato, col quale tutte le rappresentanze istituzionali devono e dovranno fare i conti”. E viene ventilata l’ipotesi che questa ricomposizione col presidente della Provincia, Giovanni Avanti, possa segnare un riavvicinamento con Saverio Romano, leader dell’Udc in Sicilia: un’ipotesi che apre a possibili scenari nuovi sul piano del Governo regionale.
Miccichè ha anche dichiarato in una intervista ad un settimanale nazionale “Quando si mette a capo della Sicilia un coordinatore schierato con violenza contro l’altra corrente (il riferimento è a Giuseppe Castiglione ndr), cosa si deve fare? L’altra corrente, che è stata buttata fuori, decide di combattere”.
La spaccatura quindi rimane circoscritta alle correnti interne del Pdl che hanno provocato la scissione fra Lealisti e Ribelli. Il Pd continua invece nelle proprie manifestazioni di simpatia nei confronti dell’opera del Governatore Lombardo.
Giuseppe Lumia (Pd) ha espresso  apprezzamento per le dichiarazioni del governatore che è stato ascoltato mercoledì in commissione bicamerale Antimafia a Roma. “La gestione del rifiuti e dell’acqua in Sicilia – ha riferito Lombardo – sono oggetto di infiltrazioni mafiose”. “È nel rapporto tra legalità e sviluppo – ha detto Lumia – che misureremo le intenzioni del governatore”.
Questa settimana a Palazzo dei Normanni è stato affrontato il problema della mancata riassunzione dei 256 lavoratori della Montepaschi Serit in commissione Attività produttive. Al termine dell’incontro è stata sottoscritta una risoluzione che impegna il Governo della Regione ad intervenire con urgenza per trasformare il contratto a tempo indeterminato.
“L’accordo consentirebbe – ha dichiarato il Presidente Salvino Caputo – di evitare alla Regione eventuali azioni legali dei lavoratori ed un conseguente risarcimento con ulteriore danno per le casse regionali, come già è avvenuto per altri lavoratori in precedenza”.

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