All'Ars la lunga lista dei Ddl dimenticati nelle Commissioni - QdS

All’Ars la lunga lista dei Ddl dimenticati nelle Commissioni

Raffaella Pessina

All’Ars la lunga lista dei Ddl dimenticati nelle Commissioni

giovedì 13 Settembre 2018

Sanità la più “ingolfata”: ancora 61 documenti da esaminare. Palazzo dei Normanni ha riaperto i battenti: tanto lavoro da fare

PALERMO – Riapre i battenti, finalmente, Palazzo dei Normanni. Non solo sedute d’Aula quindi, ma anche quelle delle commissioni legislative parlamentari.
 
Molti i disegni di legge che si trovano nei cassetti delle varie commissioni e dai più disparati argomenti: 57 ddl all’attenzione della Affari Istituzionali, molti dei quali riguardano le modalità di elezione o la istituzione di figure a difesa di varie categorie, come quella del difensore civico per l’infanzia e l’adolescenza, del garante degli emigrati siciliani residenti all’estero. Ma anche leggi di riforma, che restano ferme al palo come la riforma delle Ipab, Istituzioni di assistenza e beneficienza, il codice etico per gli eletti a cariche pubbliche, l’istituzione del Garante della Famiglia, le norme in materia di polizia urbana e di sicurezza.
 
Solo otto i disegni di legge all’attenzione della commissione Bilancio, ma non meno importanti: dalle norme per la incentivazione alle nuove imprese, alle norme in materia di dipendenti delle società partecipate. E ancora il Disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’art. 18 dello Statuto speciale della Regione siciliana, recante ‘Disposizioni per il recupero alle casse regionali delle consistenti risorse incamerate dallo Stato attraverso il prelievo forzoso, attuato nei confronti delle province della Sicilia oggi Liberi Consorzi e Città Metropolitane, di cui all’articolo 16, comma 7 del decreto legge n. 95 del 2012 (spending review), all’articolo 47 del decreto legge n. 66 del 2014 (decreto Renzi), all’articolo 1, commi 418, 419 e 451 della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità 2015) nel periodo 2012-2016, e di quelle previste per l’anno 2017.
 
Sono invece ben 48 i documenti in attesa in terza commissione Attività produttive. Qui vi è il ddl sulla istituzione delle zone franche montane, le norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli a chilometri zero, gli incentivi per favorire nuova imprenditorialità giovanile e femminile e le norme di riordino dei consorzi di bonifica.
 
Inoltre vi sono tutta una serie di disegni di legge a favore del settore agricolo ed alimentare siciliano che, se approvate, darebbero un notevole contributo allo sviluppo di uno dei settori chiave siciliani.
 
Anche in commissione Ambiente e territorio sono in attesa 48 ddl, tra cui leggi di riordino, come quella per il settore termale, degli ambiti territoriali ottimali, il riordino della materia della edilizia abitativa sociale e della edilizia residenziale pubblica nonché le misure urgenti per il rischio idrogeologico. A marzo di quest’anno gli autonomisti hanno depositato un ddl sulle norme per il governo del territorio: un disegno di legge, spiega la relazione che accompagna l’articolato, che prevede un aggiornamento e una revisione del quadro normativo in materia di urbanistica per allineare la Sicilia a tutte le altre regioni italiane.
 
In commissione Lavoro sono in attesa di essere esaminati ben 46 documenti tra cui la riforma della legge sul turismo in Sicilia, le norme in materia di politiche giovanili, la istituzione del reddito minimo di sostegno.
 
Ma la commissione che ha più disegni di legge in attesa di essere esaminati è quella della Sanità che ha collezionato ben 61 documenti da approvare, con una serie di iniziative a favore delle categorie sociali deboli o protette. Insomma tante proposte e tante idee che arrivano da tutti i partiti rappresentati all’Ars, ma una attività ridotta al minimo, che ha prodotto come risultato una massa di documenti da esaminare, e un carico di lavoro che si sta accumulando sempre di più.

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