Migranti, Sibilia: "Stop a lavori per l'hotspot di Augusta" - QdS

Migranti, Sibilia: “Stop a lavori per l’hotspot di Augusta”

Antonino Lo Re

Migranti, Sibilia: “Stop a lavori per l’hotspot di Augusta”

martedì 18 Settembre 2018

Il sottosegreratario all’Interno ricevuto ieri dal sindaco Cettina Di Pietro. Cancelleri (M5s): “Il porto può tornare alla sua vocazione naturale”

AUGUSTA (SR) – I lavori erano partiti nelle scorse settimane, ma l’hotspot per l’accoglienza ai migranti dentro il porto commerciale di Augusta non verrà costruito. A confermarlo è il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia: “Oggi facciamo ripartire il porto commerciale di Augusta e stoppiamo definitivamente i lavori già iniziati dell’hotspot”. Il sottosegretario nella giornata di ieri è stato ricevuto in Comune dal sindaco Cettina Di Pietro.
 
“Il governo del cambiamento, che è anche il governo del buon senso, – ha dichiarato il sottosegretario – porta a compimento le promesse fatte in campagna elettorale. Restituiamo un’area commerciale al porto di Augusta, un’area che non poteva fatturare perché impegnata per il flusso incontrollato dei migranti, quello che era un business al quale la criminalità organizzata era interessata. Al porto ci saranno quei posti di lavori di cui ha bisogno la Sicilia. Il nostro obiettivo primario è non sprecare denaro pubblico”.
 
Carlo Sibilia ha spiegato durante il suo discorso che l’opera in costruzione nella città megarese “verrà destinata ad altri hotspot che hanno necessità di avere strutture migliori”. Il sottosgretario ha poi aggiunto: “Augusta non sarà più interessata da questo fenomeno che già si è ridotto in maniera sensibile. Visto che ci potranno essere sbarchi autonomi, i migranti saranno portati in altri luoghi. Augusta smette di avere sbarchi. E chi sbarca a Siracusa non sarà portato qui. C’e Pozzallo e ci sono altre strutture in Sicilia e sul territorio nazionale. L’appalto viene sospeso e 2,5 milioni saranno dirottati in altre strutture”.
 
 
Intervenuta in conferenza stampa anche il primo cittadino di Augusta Cettina Di Pietro, la quale ha illustrato quanto svolto dalla città in tema di immigrazione: “Dal 2013 abbiamo accolto in una struttura vergognosa per i migranti e per le forze dell’ordine che vi operavano: una tendopoli, in un’area da 9 mila metri quadrati, per una capienza di 400 migranti che ne ha ospitati anche 1.500. Cessate le esigenze, con questo nuovo governo che ha ridotto dell’80 per cento gli sbarchi, risultava assolutamente inutile tenere in piedi quell’accordo. Abbiamo avuto un incontro il 13 settembre scorso al ministero dell’Interno per lo stop al bando per la costruzione dell’hotspot. Posta la volontà politica di bloccare l’hotspot, si è cercata la modalità tecnica”.
 
Sullo stop al progetto di costruzione dell’hotspot nel porto del Comune megarese, ha espresso il proprio pensiero anche il vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri: “Le misure messe in atto dal Governo nazionale per il porto di Augusta sono la prova che al centro dell’agenda politica del Governo del cambiamento c’è il rilancio dell’economia siciliana. Con lo stop alla costruzione dell’Hotspot – aggiunge – il porto di Augusta può tornare alla sua vocazione naturale, che è quella di porto commerciale, di traffico e scambio di merci, al centro del Mediterraneo”. “Il Governo Conte – conclude – si è insediato da meno di quattro mesi, ma sta già dando al Paese e alla Sicilia risposte importanti, che vanno nella giusta direzione: creare nuove opportunità di lavoro e rilancio dell’economia dell’Isola”.

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