L’Area industriale Modica-Pozzallo ancora priva dei servizi essenziali - QdS

L’Area industriale Modica-Pozzallo ancora priva dei servizi essenziali

Marcello Medica

L’Area industriale Modica-Pozzallo ancora priva dei servizi essenziali

sabato 30 Gennaio 2010

Ragusa. Le infrastrutture sono insufficienti.
Recente realizzazione. Diverse le aziende che si sono insediate, ma la zona non “decolla” perché mancano le condizioni che potrebbero favorire un reale sviluppo per le imprese.
Discariche ovunque. L’immagine è desolante: montagne di rifiuti vengono abbandonate in ogni angolo, compreso l’eternit, mentre gli enti competenti non sono ancora intervenuti per la bonifica.

RAGUSA – Un’area industriale di recente realizzazione, quella di Modica-Pozzallo, ma che dà un’immagine di sé alquanto desolante e triste. Ciò per diversi ordini di motivi. Prima di tutto perché mancante di una serie di servizi primari che non favoriscono la competitività delle tante aziende che in questi anni vi si sono insediate.
Basti pensare alla mancanza di collegamenti internet veloci e all’avanguardia, alla mancanza di una rete di metano, alla mancanza della pubblica illuminazione, o ancora, alla mancanza di servizi come quello di raccolta dei rifiuti solidi urbani, di disinfestazione, della pulizia delle aree a rischio incendio e, per finire, alla mancata attivazione del servizio di videosorveglianza nonostante l’avvenuta installazione, anni fa, delle telecamere in tutta la zona, ad oggi, purtroppo, ancora spente. In secondo luogo, la mancanza dei servizi ha favorito il proliferare di tante altre problematiche, come quella dell’abbandono indiscriminato di rifiuti di ogni genere, o quella del randagismo, o ancora, quella dei furti e degli atti vandalici, tutti problemi che rendono la vita delle aziende ivi insediate ancora più gravosa di quanto non sia già a causa della crisi economico-finanziaria in atto.
La nostra perlustrazione inizia da viale delle Industrie, la principale arteria che interseca tutta l’area industriale; subito ci appaiono ai bordi di tale strada, mucchi di rifiuti di ogni genere: carcasse di elettrodomestici, pneumatici, pezzi d’auto, sacchi e recipienti vari e persino rifiuti elettronici abbandonati da chi, incivilmente, ha pensato bene di disfarsi in questo modo, evadendo tutte le disposizioni legislative in materia che prevedono il corretto smaltimento presso le ditte autorizzate. Ci spostiamo più avanti e in viale dello Sviluppo, a lato della strada, una discarica abusiva del pericoloso eternit giace lì in frantumi sotto gli occhi di tutti, anche degli Enti competenti che a distanza di chissà quanto tempo non sono ancora intervenuti per la bonifica del sito.
Durante il nostro sopralluogo, scorgiamo le tante telecamere che furono installate oltre due anni or sono, ma che ancora oggi attendono il collaudo definitivo e la loro attivazione per garantire in parte quella sorveglianza che scoraggerebbe i furti e gli atti vandalici che spesso si verificano nella zona. I segni evidenti, infatti, si possono scorgere presso le insegne geografiche che indicano la posizione di ogni azienda all’interno dell’area: tali insegne, oltre ad essere state danneggiate con scritte varie, mancano anche dei faretti di cui erano fornite per l’illuminazione notturna. Anche la segnaletica stradale è stata presa di mira da vandali che hanno persino divelto alcune tabelle che ormai da tempo giacciono a terra.
 
Tutto ciò è favorito anche dalla mancanza della pubblica illuminazione che là dove è presente, nei pressi del centro direzionale, risulta in parte e da tempo danneggiata senza che nessuno si sia ancora preoccupato di ripristinarla. Non possiamo non notare, infine, lo scempio che si consuma ogni giorno ai bordi di una stradina che, dipartendosi dalla zona industriale, si collega alla provinciale Modica-Pozzallo. Qui, ai lati di tale stradina, permane da anni un’estesa discarica abusiva che tutti conoscono, che numerose volte è stata segnalata e denunciata agli organi competenti ed inquirenti che ad oggi, purtroppo, non sono ancora intervenuti, destinando e legalizzando, di fatto, tale luogo a discarica di ogni genere di rifiuto, anche pericoloso: qui abbiamo fotografato, infatti, l’ormai noto eternit scaricato in quantità enormi e quasi in mezzo alla carreggiata, cumuli di pneumatici, carcasse di elettrodomestici, scarti di polistirolo e materiale plastico, mobili, divani, materassi e fusti contenenti chissà quali liquidi. Il nostro viaggio termina al lato opposto di viale delle Industrie dove anche qui, ai bordi della strada, non mancano i soliti rifiuti che deturpano, inquinano e rendono una brutta immagine ai tanti frequentatori dell’area.
 


Un tavolo di lavoro per affrontare le urgenze
 
RAGUSA – Le problematiche connesse alla manutenzione della zona industriale Modica-Pozzallo sono state discusse nel corso di un incontro svoltosi nel locale centro direzionale Asi alla presenza del Presidente del Consorzio, Gianfranco Motta, del sindaco di Modica, Antonello Buscema e degli imprenditori dell’area. Dopo aver discusso sulla titolarità degli interventi da effettuare, ognuno per le proprie competenze, si è deciso di istituire un gruppo di lavoro composto di soggetti in rappresentanza dell’Asi Modica-Pozzallo, del Comune di Modica e del Comune di Pozzallo. L’agenda dei lavori prevede di affrontare i temi legati al servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani e alla conseguente Tarsu, alla gestione dello sportello unico per il rilascio delle concessioni, alla pubblica illuminazione, alla segnaletica, alla gestione delle comunicazioni telefoniche e telematiche, della manutenzione del verde pubblico e poi ancora della disinfestazione e della pulizia di quelle aree a rischio incendio. Si è discusso anche del problema della sorveglianza che sarà affrontato dalla Provincia Regionale di Ragusa che in questo senso aveva assunto impegni. Dal 2003, infatti, il Consorzio Asi e la Provincia mantengono un rapporto contrattuale con il quale dovrebbe essere assicurata la sorveglianza dell’area industriale Modica-Pozzallo contro atti di vandalismo, furti e discariche abusive. Nel 2007, inoltre, per conto della Provincia, l’Asi ha realizzato un sistema di videosorveglianza in grado di coprire l’intera area industriale, ma che, ad oggi, la Provincia non ha ancora provveduto all’attivazione.

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