Le Fiamme gialle diventano... verdi - QdS

Le Fiamme gialle diventano… verdi

Margherita Montalto

Le Fiamme gialle diventano… verdi

martedì 02 Febbraio 2010

Il ministro Prestigiacomo ha inaugurato il primo impianto fotovoltaico che alimenta una caserma della Guardia di Finanza. Da oggi 1/3 del fabbisogno del Comando provinciale di Catania grazie all’energia solare

CATANIA – Il primo reparto della Guardia di Finanza utilizzerà energia pulita autoprodotta. Venerdì scorso presso il Comando Provinciale della GdF, alla presenza del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Stefania Prestigiacomo e del comandante generale della GdF , il generale di Corpo d’armata Cosimo D’Arrigo, è stato inaugurato il primo impianto fotovoltaico ad energia solare che alimenta una caserma della Guardia di Finanza.
Alla cerimonia hanno preso parte numerose autorità politiche e militari: il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli; il presidente della Provincia Regionale di Catania, Giuseppe Castiglione; il prefetto di Catania, Vincenzo Santoro.
Per il Corpo della Guardia di Finanza erano presenti: il comandante del Comando Interregionale per l’Italia Sud-Occidentale, gen. C.A. Mauro Michelacci, il comandante regionale Sicilia, gen. di Divisione Domenico Achille, il comandante provinciale di Catania, gen. di Brigata Ignazio Gibilaro.
“A rendere ancor più significativo l’evento è la circostanza che, grazie al moderno impianto di produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica di fonte rinnovabile solare, la caserma storicamente sede delle Fiamme Gialle etnee, diverrà la prima caserma del corpo – sull’intero territorio nazionale – ad essere alimentata anche mediante energia c.d. “pulita” autoprodotta.
 
Tale “primato nazionale” è frutto di un più ampio progetto strategico gestito dal Comando generale del Corpo e dal Comando regionale Sicilia – che ha sistematicamente ed organicamente sviluppato una articolata serie di innovativi progetti finalizzati ad implementare, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, la presenza e l’azione del Corpo nella provincia. Proprio con specifico riferimento alle iniziative di natura logistico infrastrutturale si deve sottolineare come le stesse siano state volte ad assicurare elevati standard di efficienza e fruibilità degli immobili in uso al Corpo, coniugando i dettami della vigente normativa in materia di salute e sicurezza nei posti di lavoro, con la sempre più avvertita esigenza di realizzare infrastrutture energeticamente orientate. Da qui la scelta di inserire ulteriori lavori per la realizzazione di un efficiente impianto fotovoltaico rigorosamente rispondente ai dettami della più recente normativa di settore che trova la sua principale norma di riferimento nel D.M. 19/02/07 che, ha per oggetto “criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare".
Questo è stato il discorso di apertura della cerimonia del generale Gibilaro: “Infatti, non solo, grazie all’autoconsumo dell’energia elettrica prodotta “in proprio”, si registrerà un minor consumo e un minor costo dell’energia acquistata da fornitori esterni, ma, la tipologia di impianto realizzata consentirà al Comando di beneficiare, per un arco temporale di 20 anni, delle c.d. “tariffe incentivanti” previste dalle vigenti disposizioni, ammortizzando così integralmente il costo sostenuto per l’acquisto e l’installazione dell’impianto stesso”.
“Volendo dare qualche brevissimo dato tecnico, – ha descritto Gibilaro- si può ricordare che l’impianto fotovoltaico che ci avviamo ad attivare è costituito da 116 moduli fotovoltaici al silicio monocristallino, collegati in serie ed allocati sulla terrazza costituente il tetto della caserma, con orientamento a Sud ed ottimale inclinazione di 30°. L’impianto ha una potenza totale di produzione pari a circa 20 kw e considerando le favorevoli condizioni climatiche del nostro territorio, le correlate ore di irraggiamento medio, la c.d “risorsa solare disponibile” consentirà di produrre circa 30mila kw di energia l’anno, pari a 1/3 del fabbisogno annuo del reparto” .
La Prestigiacomo ha ribadito che: “Sono segnali positivi ed innovativi nel rispetto dell’ambiente, del controllo della spesa pubblica e dell’abbattimento dei costi. Le Istituzioni con la realizzazione di questi progetti manifestano la sensibilità nei confronti dell’ambiente e deve essere seguita come esempio. La Sicilia permette di sfruttare grazie al suo sole e al vento, nel rispetto del paesaggio, risorse alternative ed è una terra che non può perdere queste opportunità perché investire nel fotovoltaico è anche un risparmio”.

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