Mercoledì 3 febbraio, l’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, ha illustrato le linee guida alla VI commissione dell’Ars.
I presidi territoriali di assistenza avranno un ruolo strategico nelle periferie urbane.
Infatti, saranno mantenuti poliambulatori con le attività specialistiche essenziali, quali cardiologia, ginecologia, medicina e oculistica.
“L’istituzione dei Pta, insieme alla rimodulazione della rete ospedaliera è la grande scommessa che abbiamo fatto con la riforma del sistema sanitario e consentirà di esaltare le grandi professionalità presenti sul territorio regionale a cominciare dalla figura dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta che avranno un ruolo fondamentale.
Stiamo promuovendo – ha concluso Russo – un modello più funzionale e più moderno, in linea con i sistemi sanitari piuù evoluti”. Ecco nel merito come entreranno a regime.
Nei Pta cittadini di maggiori dimensioni, sarà collocato un “punto di primo intervento”, il cui scopo sarà quella di poter governare urgenze di basso o medio livello, evitando di intasare i pronto soccorso per problemi minori.
Nei Pta periferici, più lontani dai grossi presidi ospedalieri, potrà essere disposto un Pte (punto territoriale di emergenza), con apertura h24, collegato alla rete di emergenza-urgenza 118. Tutte queste attività saranno strettamente collegate alla rete dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta, dei medici della guardia medica.
L’obiettivo di sistema è rafforzare i servizi, deospedalizzando la rete regionale, potenziando gli ambulatori discocati sul territorio regionale.
Si legge nel decreto.
“Le strategie attuative del programma sono le seguenti: rivisitare il sistema erogativo in una logica sistemica e di rete intraterritoriale e ospedale-territorio, in una prospettiva di radicale riorganizzazione basata sulla centralizzazione delle funzioni più complesse all’interno degli ambulatori ospedalieri e dei Pta -presidi territoriali di assistenza previsti dalla legge regionale n. 5/2009 e basata, inoltre, sul collegamento a rete di tali snodi hub con gli ambulatori periferici spoke, preposti ad erogare prestazioni di minore complessità assistenziale”.