Specializzazione post lauream, via libera a 49 progetti - QdS

Specializzazione post lauream, via libera a 49 progetti

Michele Giuliano

Specializzazione post lauream, via libera a 49 progetti

lunedì 26 Novembre 2018

L’assessorato regionale alla Formazione ha ammesso a finanziamento,  per un totale di 4 milioni di euro,  diciassette borse di studio andranno alle Università di Catania e Palermo, tredici all’ateneo di Messina, una alla Lumsa Palermo e una alla Kore di Enna. L’obiettivo è ampliare le opportunità di dottorati per i giovani meritevoli

PALERMO – Quasi 4 milioni di euro per tutti quei giovani che vogliono andare oltre e specializzarsi dopo la laurea, continuando la preparazione culturale e specialistica in un dottorato di ricerca. Sono ben 49 i progetti dichiarati finanziabili dall’assessorato regionale alla Formazione, distribuiti sui principali atenei siciliani.
 
Diciassette borse di studio andranno, rispettivamente, all’Università degli studi di Palermo e di Catania, 13 all’ateneo di Messina, una alla Lumsa Palermo e una all’Università Kore di Enna. Soltanto due proposte progettuali non hanno raggiunto il punteggio sufficiente per poter accedere ai finanziamenti. Questi i numeri della graduatoria provvisoria dell’Avviso 24, con il quale la Regione siciliana intende sostenere la promozione dell’alta formazione e la specializzazione post laurea di livello dottorale per aree disciplinari ad alta qualificazione e maggiormente rispondenti ai fabbisogni del mercato del lavoro siciliano.
 
In questo modo si vuole cercare di contribuire a sostenere lo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione, secondo quanto definito nella Strategia regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente, rafforzando il sistema dell’alta formazione e ricerca con l’erogazione di borse di dottorato di ricerca regionali di durata triennale, per la frequenza di percorsi di dottorato da attivare nell’anno accademico 2018/2019.
 
Queste borse sono destinate pertanto ad ampliare (e non sostituire l’offerta già esistente) significativamente le opportunità di studi dottorali per i giovani più meritevoli laureati presso le Università siciliane. La fruizione delle borse aggiuntive regionali di dottorato comporteranno inoltre l’obbligo di svolgere un periodo di studio e ricerca all’estero di durata non inferiore a 3 mesi e non superiore a 6 mesi, la cui congruenza con il percorso di studio del dottorando è sottoposta a preventiva condivisione con il Dipartimento Istruzione e Formazione della Regione siciliana.
 
Hanno potuto presentare domanda esclusivamente le università, statali e non statali riconosciute dal Miur, con sede operativa in Sicilia, ognuna delle quali ha presentato un unico progetto per corsi di dottorato già deliberati dal competente organo accademico.
 
Destinatari della misura sono i laureati, nati o residenti in Sicilia, che si siano utilmente classificati nella graduatoria di ammissione ai corsi di dottorato di ricerca per l’anno accademico 2018/2019 presso gli atenei siciliani in possesso di particolari requisiti: avere un’età non superiore a 35 anni al momento della domanda di partecipazione al concorso di dottorato, essere disposti a dichiarare il valore del reddito Isee e la propria disponibilità ad effettuare soggiorni di studio e ricerca all’estero per il periodo previsto dal percorso di dottorato di ricerca, in quanto la mancata effettuazione comporterà la revoca dell’intera borsa di studio. Ancora, il richiedente dovrà dichiarare formalmente di non beneficiare di altre borse a qualsiasi titolo conferite durante il periodo di godimento della borsa di studio regionale, e di impegnarsi a non usufruire di altre borse di studio.
 
L’Università, a parità di punteggio nelle prove di selezione dei candidati alle borse regionali di dottorato, si fa garante del fatto che la borsa sia assegnata al candidato che presenta il reddito Isee più basso, dando sempre priorità ai candidati di genere femminile. Il valore massimo di ogni borsa di studio è fissato 58.889 euro (con periodi di mobilità all’estero di tre mesi), che potrà arrivare fino a 61.245 euro nel caso di stage transnazionali più lunghi.

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