Benvenuti all'Ars dove ci si ammazza di lavoro - QdS

Benvenuti all’Ars dove ci si ammazza di lavoro

Raffaella Pessina

Benvenuti all’Ars dove ci si ammazza di lavoro

venerdì 07 Dicembre 2018

Monitoraggio effettuato su 22 sedute: Catanzaro (Pd) unico deputato sempre presente. Ddl: Aricò (#Db) ne ha presentati 39, nove i parlamentari ad averne presentato uno. Sul sito web di Palazzo dei Normanni pubblicate solo le presenze del I trimestre 2018

PALERMO – Sul sito dell’Assemblea regionale siciliana non vi è al momento un report aggiornato relativo alle presenze dei deputati in Aula. Una “lacuna” certamente da stigmatizzare, questa, poiché contraria ai più elementari principi della trasparenza della politica regionale di Palazzo dei Normanni.
 
I dati disponibili sul sito istituzionale si riferiscono soltanto al primo trimestre 2018. Cosa è accaduto dopo, non è dato sapere.
Abbiamo confrontato i dati del primo trimestre 2018 (l’unico disponibile, dicevamo) con il primo trimestre della passata legislatura, che è quello relativo ai primi tre mesi del 2015, il più vecchio in termini di tempo che abbiamo potuto scaricare dal sito.
Dalla nostra analisi delle presenze e dal relativo raffronto tra passato e presente, abbiamo escluso quei deputati che ricoprono altre cariche interne.
 
Su 22 sedute, Michele Catanzaro del Pd è l’unico ad essere stato sempre presente. Lo seguono a ruota Nunzio Di Paola, Elena Pagana e Matteo Mangiacavallo del Movimento Cinquestelle con 21, Francesco Cappello (M5s), Vincenzo Figuccia (Udc) e Michele Mancuso (Fi), Valentina Palmeri, Giorgio Pasqua e Sergio Tancredi (tutti M5S) con 20.
 
Meno presenze in assoluto per Pippo Gennuso (Popolari e autonomisti), assente ben dodici volte, cinque volte su congedo (c’è da considerare il grave lutto che lo ha colpito in concomitanza con l’inizio della legislatura) e quindi per missioni autorizzate nei giorni d’aula e altre sette senza giustificazione.
 
I dati in ogni caso si riferiscono al periodo antecedente l’inizio delle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto e che gli hanno impedito di partecipare ai lavori d’Aula.
 
Facendo un passo indietro fino al primo trimestre della passata legislatura, ovvero fino al primo trimestre del 2015, salta subito agli occhi una coincidenza: c’erano 90 deputati e non 70 come adesso, ma guarda caso anche nel primo trimestre 2015 le sedute svolte sono state 22.
 
I più virtuosi sono risultati essere Antonello Cracolici del Pd e Salvatore Siragusa del Movimento Cinquestelle, che hanno fatto l’en plein. Luisa Lantieri e Filippo Panarello (Il Megafono – Lista Crocetta) con 21 presenze e Bernadette Grasso (Grande Sud), Giuseppe laccoto (Pd) e Giuseppe Milazzo (Fi) con 20. Alice Anselmo (Articolo 4 passata nel Pd) e Giuseppe Gennuso (Pid) sono stati i deputati dell’Ars meno presenti a Sala d’Ercole nei primi tre mesi del 2015. Gennuso è stato in aula sei volte su 22 (due congedi), Alice Anselmo otto volte.
 
 
 
La classifica dei deputati più “stakanovisti”
 
PALERMO – Nella top ten dei deputati più “produttivi” sul fronte della presentazione di disegni di legge agli uffici dell’Ars in questo primo anno di legislatura troviamo al primo posto Alessandro Aricò, parlamentare anche nella passata legislatura, con 39 disegni di legge (primo firmatario). Palermitano, è stato eletto nella lista #DiventeràBellissima e ne è diventato capogruppo parlamentare.
Per ovvi motivi, da questa classifica viene escluso il Presidente della Regione, Nello Musumeci, che ha firmato 34 ddl, ma si tratta di documenti a matrice governativa e vi sono compresi ddl anche di natura finanziaria.
Segue quindi a ruota Vincenzo Figuccia con 33 ddl come primo firmatario, dagli argomenti più differenziati. Figuccia, anche lui deputato da due legislature è iscritto al gruppo parlamentare dell’Udc. Nominato assessore al momento dell’insediamento, si è successivamente dimesso. Il deputato palermitano ha presentato anche ben 57 interrogazioni parlamentari.
Il terzo posto va al catanese Anthony Barbagallo del Partito democratico, con 27 ddl a prima firma, 36 interrogazioni parlamentari e 20 interpellanze.
Sono tanti, invece, i deputati che si trovano in fondo alla classifica con solo un disegno di legge presentato in un anno. Si tratta in ordine alfabetico di Rossana Cannata (Fi), Francesco De Domenico (Pd), Giuseppe Gennuso (Pea), Michele Mancuso (Fi), Jose Marano (M5S), Alfio Papale (Fi), Giorgio Pasqua (M5S), Stefano Pellegrino (Fi), Roberta Schillaci (M5S).
Gli argomenti di questi disegni di legge riguardano il calcolo dei canoni di locazione delle imprese artigiane, il contrasto alle delocalizzazioni produttive, ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, lo sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale Blockchain per l’applicazione ai servizi di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti agroalimentari, l’estensione di benefici per la figlia di una vittima uccisa nel 1968 durante uno sciopero, norme sulla medicina di laboratorio, sulla limitazione delle aree a rischio ambientale, sulla doppia preferenza di genere e infine norme in materia di sport.
 
L’Ars e l’anomalia
dei 31 deputati “onnipresenti”
 
Dalla nostra analisi del numero delle presenze sono stati esclusi 31 deputati, cioè coloro che tra i 70 ricoprono altri incarichi istituzionali oltre a quello di deputato “semplice” e che in virtù di questo godono di alcuni privilegi tra cui quello di risultare sempre “presenti”
Si tratta di 9 capigruppo parlamentari, 11 componenti il consiglio di presidenza, 10 presidenti di commissione e il presidente della Regione. Quasi la metà dei parlamentari, quindi, non è sottoposto alla verifica delle presenze in Aula. La regola è contenuta in un decreto del presidente dell’Assemblea regionale e viene specificato a margine dell’elenco pubblicato sul sito dell’Ars: “Il dato riportato tiene conto delle presenze d’ufficio spettanti nell’intero o in parte del periodo considerato (d.p.a. n.25/Rag del 30/1/2012 e successive modificazioni), in virtù della carica interna rivestita dal deputato, ai sensi della normativa vigente in materia”. Questi i nomi dei deputati “esonerati” perché ricoprono cariche aggiuntive: presidenti di gruppo: Zafarana, Milazzo, Aricò, Lupo, Pullara, Lo Curto, Fava, Catalfamo, D’Agostino. Consiglio di Presidenza: Micciché, Cancelleri, Di Mauro, Assenza, Bulla, Siragusa, Papale, Di Pasquale, Zito, Galvagno, Tamaio. Presidenti di commissione: Pellegrino, Savona, Ragusa, Savarino, Sammartino, La Rocca Ruvolo, Compagnone, Ciancio, Calderone, Amata. Oltre al presidente della Regione Nello Musumeci. Questo non esclude che i deputati con queste cariche siano comunque presenti alle sedute.
Nella nostra analisi si è resto pertanto necessario considerare solo i deputati senza “doppio” incarico.

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