Export del Mezzogiorno, la spinta arriva dai prodotti energetici - QdS

Export del Mezzogiorno, la spinta arriva dai prodotti energetici

redazione

Export del Mezzogiorno, la spinta arriva dai prodotti energetici

mercoledì 12 Dicembre 2018

Istat: nel periodo gennaio-settembre ‘18 l’Isola ha registrato un incremento del 18,9%. Tra le regioni più dinamiche Molise (+40,8%), Calabria (+21,7%) e Basilicata (+18,2%)

ROMA – Nel terzo trimestre l’Istat stima una crescita congiunturale delle esportazioni diffusa a livello territoriale ma con intensità diverse tra le ripartizioni: +4,3% per il Mezzogiorno e Isole, +2,9% per il Nord-ovest, +0,7% per il Centro e +0,2% per il Nord-est.
 
Nel periodo gennaio-settembre 2018 la crescita tendenziale dell’export si conferma molto sostenuta per le Isole (+14,0%) e rilevante per il Nord-est (+4,7%), il Mezzogiorno (+3,8%) e il Nord-ovest (+3,4%), mentre il Centro risulta in leggera flessione (-0,2%).
Il Nord-ovest è la ripartizione che contribuisce maggiormente alla crescita congiunturale delle esportazioni nazionali. La sua dinamica è positiva in termini sia congiunturali sia tendenziali, dopo la flessione registrata nel secondo trimestre dell’anno.
 
A trainarla è la forte crescita delle vendite della Lombardia verso i mercati sia Ue che extra Ue, che ha riguardato principalmente i prodotti in metallo, i mezzi di trasporto,i prodotti chimici e i macchinari. La sostenuta crescita tendenziale delle esportazioni delle regioni del Sud nei primi nove mesi dell’anno (+7,0%) è spiegata per quasi 3 punti percentuali dalle vendite di prodotti energetici, in forte accelerazione (+13,3%).
 
Nello stesso periodo, tra le regioni più dinamiche all’export su base annua, si segnalano Molise (+40,8%), Calabria (+21,7%), Basilicata (+18,2%) e Valle d’Aosta (+10,7%) che tuttavia presentano una forte polarizzazione settoriale e hanno un contenuto impatto sulla crescita dell’export nazionale (+0,2 punti percentuali). Sicilia (+18,9%), Friuli Venezia-Giulia (+10,8%), Emilia-Romagna (+5,2%) e Lombardia (+5,1%) contribuiscono per quasi 3 punti percentuali alla crescita complessiva.
 
Le vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, dalla Lombardia, di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e di macchinari e apparecchi n.c.a. dall’Emilia-Romagna contribuiscono alla crescita tendenziale dell’export nazionale nei primi nove mesi del 2018 per quasi un punto percentuale. Un impulso positivo alla crescita dell’export nazionale su base annua proviene dalle vendite della Lombardia verso Germania (+6,7%), Svizzera (+13,9%), Cina e Polonia (+19,2% per entrambe) e Francia (+5,1%) e del Friuli Venezia-Giulia verso la Svizzera (+405,9%, dovuto principalmente alle vendite della cantieristica navale).
 
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Milano, Asti, Brescia, Siracusa, Varese, Piacenza e Gorizia.

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