Etna: terza notte tranquilla, ok a stato d'emergenza - QdS

Etna: terza notte tranquilla, ok a stato d’emergenza

Pietro Crisafulli

Etna: terza notte tranquilla, ok a stato d’emergenza

sabato 29 Dicembre 2018

E' stato deliberato ieri sera dal Consiglio dei Ministri, che ha stanziato dieci milioni di euro. I contributi della Protezione civile per riparare gli immobili e quelli per gli sfollati. Calogero Foti nominato commissario. Nelle ultime ore sul vulcano sismicità minima con scosse deboli. Continua l'emissione gassosa

Dopo il via libera, ieri a tarda sera in Consiglio dei ministri, alla dichiarazione dello Stato di emergenza, per 12 mesi dopo il terremoto di Santo Stefano, terza notte tranquilla sull’Etna dove si è abbassata ulteriormente l’attività sismica.
 
Gli strumenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato terremoti di intensità ulteriormente scemata, tutti di magnitudo inferiore a 2.0 e nessuno dei quali avvertito dalla popolazione.
 
Non sono stati registrati danni a cose o persone.
 
I valori del tremore dei condotti interni del vulcano, che segnalano l’energia del magma in risalita, sono ulteriormente calati, attestandosi su dati che sono nella norma.
 
Prosegue invece l’eruzione sommitale con la fase effusiva e le colate laviche che stazionano nella desertica valle del Bove.
Resta ancora presente l’attività stromboliana da crateri e bocche sommitali, con esplosioni e emissione di una vistosa colonna di gas e cenere lavica.
 
L’eruzione in atto sull’Etna, iniziata il giorno della vigilia di Natale e che ha avuto il picco sismico col terremoto di magnitudo 4.8 nel giorno di San Silvestro, non impatta sull’aeroporto internazionale di Catania che continua a restare operativo.
 
Tornando allo Stato di emergenza esso riguarda il territorio dei Comuni di Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea.
 
Per l’avvio delle prime attività di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite, il Cdm ha dato via libera allo stanziamento di dieci milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali.
 
"Siamo vicini, in modo concreto, alle comunità colpite dal terremoto" ha scritto il premier Giuseppe Conte su Twitter.
 
La Protezione civile ha inoltre emesso un’ordinanza che prevede un contributo massimo di 25.000 euro per ripristinare in tempi rapidi le condizioni di agibilità degli immobili danneggiati non gravemente appartenenti ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata sgomberata.
 
L’ordinanza, firmata dal Capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, contiene la misura predisposta "per la prima volta nella storia degli interventi emergenziali".
 
In caso di immobili condominiali, è previsto anche un contributo massimo di euro 25.000 per il ripristino delle parti comuni dei fabbricati.
 
L’ordinanza nomina Commissario delegato il Dirigente Generale del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Siciliana, Calogero Foti e prevede la possibilità di chiedere la sospensione delle rate dei mutui e l’assegnazione di un contributo per l’autonoma sistemazione, che può raggiungere un massimo di 900 euro mensili.
 
Nuclei familiari composti da una sola unità percepiscono 400 euro, quelli composti da due unità 500 euro, 700 euro quelli composti da tre unità, 800 euro quelli composti da quattro unità e 900 euro quelli composti da cinque o più unità.
 
È possibile disporre di ulteriori 200 euro mensili se in famiglia ci sono persone con handicap o con invalidità non inferiore al 67% o persone con più di 65 anni.
 
 
 
 
 
 
 

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