Ars, "professione" parlamentare - QdS

Ars, “professione” parlamentare

Raffaella Pessina

Ars, “professione” parlamentare

venerdì 11 Gennaio 2019

Fotografia di Sala d’Ercole: età media 49,6 anni, solo tre sono under 30. Un deputato su quattro è senza laurea e i neofiti non hanno fatto la gavetta. Compensi e pensioni da favola ma la competenza non è un requisito richiesto. Tra i non laureati il presidente dell'Ars Micciché, il leader grillino Cancelleri e il presidente della Commissione Bilancio Savona

PALERMO – Le ultime due legislature a Palazzo dei Normanni sono state caratterizzate da un cambio di rotta da parte dei cittadini nel rapportarsi alla politica: la società civile, più consapevole e più attenta ai costi in momenti di profonda crisi economica, ha preteso dalla casta una maggiore trasparenza, e soprattutto la riduzione dei costi della politica.
 
Gli ultimi anni sono stati segnati profondamente da una disaffezione da parte del cittadino nei confronti della politica, che ha trasformato le istituzioni in stipendifici e in una sorta porto sicuro per compensi da favola, garantiti per cinque anni, e per una pensione di tutto rispetto assicurata.
 
Insomma, chi veniva eletto si assicurava praticamente un terno al lotto perché, tra indennità, privilegi e vitalizi, si portava a casa cifre di tutto rispetto, senza peraltro dover rendicontare nulla. All’ingente trattamento economico riservato ai politici, non corrispondevano spesso titoli di studio adeguati alle cariche politiche e distituzionali ricoperte.
 
Anche in Sicilia, un tempo, il politico che approdava all’Assemblea regionale non aveva nella maggior parte dei casi un titolo di studio particolarmente elevato, ma titolo di studio di scuola media.
 
La caratteristica comune a tutti era però la cosiddetta “gavetta”, che cominciava con la qualifica di consigliere comunale, poi assessore, quindi consigliere provinciale e così via fino a giungere agli scranni più alti della Regione.
 
Oggi giovani laureati saltano a piè pari la gavetta e si ritrovano dall’oggi al domani deputati regionali, anche se il più delle volte la laurea nel curriculum non c’entra molto con il “mestiere” della politica. Ecco che la prima legislatura di costoro, cioè il primo contatto in assoluto con l’esperienza politica, diventa un “costoso” corso di formazione nella speranza che la giovane matricola venga rieletta nella legislatura successiva per mettere a frutto l’esperienza acquisita.
 
Forse è per ovviare a ciò che l’Ars si è tornata a voler assumere personale: è stato bandito infatti un concorso per 11 consiglieri parlamentari, figura di rilievo, superiore all’impiegato, che si occupa principalmente proprio dell’attività legislativa e ha la funzione di supportare i parlamentari nella “produzione” delle leggi.
 
Abbiamo voluto guardare i curricula formativi dei 70 parlamentari per comprendere quali studi abbiano intrapreso e se questi siano “compatibili” con la carriera di politico.
 
Riteniamo che l’istruzione umanistica sia quella che più si avvicina all’attività legislativa, premesso che la bravura di un politico non si misura solo dal suo grado di istruzione poiché è necessaria anche una propensione, quasi una inclinazione naturale alla comunicazione politica. abbiamo trovato 24 deputati su 70 con lauree in giurisprudenza o scienze politiche, 29 con lauree che avrebbero dovuto condurre a carriere diverse da quella politica e infine 17 deputati senza laurea, e con il solo diploma.
 
ESPERIENZA SUL CAMPO SEMPRE PIU’ “MERCE RARA”
Su un totale di 70, sono 24 i deputati all’Assemblea regionale che hanno una laurea “adeguata”, nel senso che traccia la strada per un futuro politico, con una educazione umanistica piuttosto che tecnica.
 
Ma anche tra questi deputati è opportuno fare alcuni “distinguo”: ve ne sono infatti alcuni che sono approdati direttamente all’Assemblea regionale, senza aver fatto alcuna esperienza in un ente locale, Comune o Provincia. Tra questi vi sono Rossana Cannata, Antonio Catalfamo, Elena Pagana, Roberta Schillaci e Giuseppe Zitelli, appartenenti a partiti di vari colori politici. Ma vi sono anche politici cosiddetti “di lungo corso “come Mimmo Turano (Udc) che ha collezionato ben cinque legislature, Totò Cordaro (Udc) con tre legislature così come Marco Falcone di Forza Italia.
 
In questo gruppo di laureati vi sono infatti anche coloro che hanno alle spalle una lunga gavetta politica prima di giungere a Palazzo dei Normanni e oltre ai tre citati in precedenza, vi sono Giorgio Assenza, ragusano, due legislature, avvocato di professione, attivista politico fin da giovanissimo, ha militato nel Msi, An, Pdl e infine in #Diventeràbellissima.
Abbiamo citato poc’anzi Totò Cordaro (Udc): prima consigliere di circoscrizione poi consigliere comunale e vice sindaco quindi parlamentare regionale. C’è poi Anthony Barbagallo del Pd, due legislature, avvocato catanese, a 29 anni è divenuto il più giovane sindaco della Sicilia, a Pedara. Due sindacature alle spalle quindi deputato regionale, assessore al turismo con Crocetta. Oggi all’opposizione.
 
Anche Marco Falcone (Fi) ha una lunga gavetta alle spalle: nel 1993 viene eletto sindaco della sua città, Mirabella Imbaccari, ruolo che ricopre fino al 2002. Dal 2002 al 2007 è Consigliere d’amministrazione dei Mercati agroalimentari di Sicilia. Dal 2003 al 2008 è assessore alle Politiche del territorio, alle Funzioni Metropolitane, all’Avvocatura e alla Protezione civile della Provincia di Catania. Nel 2008 viene eletto consigliere regionale. Oggi è assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità.
Anche Baldo Gucciardi appartiene a questa categoria con la sua laurea in giurisprudenza.
 
CARRIERA UNIVERSITARIA E POLITICA
È proprio vero che l’abito non fa il monaco. Ed ecco che alla seconda categoria appartengono quei deputati che sono sì laureati, ma in campi che differiscono da quelli che naturalmente e logicamente portano all’esercizio della politica: ecco che in questo caso vi sono laureati in Economia e commercio, in Accademia di belle arti, Ingegneria, Scienze naturali, Scienze ambientali, Medicina, Psicologia e perfino Pedagogia.
 
In questa categoria, ritroviamo Valentina Palmeri del M5s, con due legislature al suo attivo, Alfio Papale di Fi, anche lui con due legislature, ingegnere di Belpasso. C’è poi Michele Catanzaro, di Sciacca, alla sua prima legislatura tra le fila del Pd e con laurea Economia e commercio, commercialista, da sempre appassionato di politica, renziano.
C’è anche la catanese Gianina Ciancio con laurea in Scienze ambientali. Nel gruppo dei Cinquestelle da due legislature, è stata fin dal 2010 attivista del Movimento, ma non ha avuto particolari esperienze pregresse in politica.
Giuseppe Compagnone, laureato in Medicina, viene da Grammichele, ed è alla sua prima legislatura all’Ars nei Popolari ed Autonomi. Piuttosto esperto di politica, è stato sindaco della sua città e anche senatore.
 
Antonello Cracolici del Pd, è laureato in Economia e commercio ed è ormai un “anziano” dell’Ars con ben 5 legislature sulle spalle. è stato assessore, molto attivo politicamente e spesso in contrapposizione con i vertici del suo partito.
C’è poi Francesco De Domenico classe 1962, alla sua prima legislatura, è laureato in Economia e commercio ed è direttore generale dell’Università di Messina. Giovanni Di Caro, dei Cinquestelle, approda per la prima volta all’Ars con una laurea in Ingegneria informatica e poca esperienza politica.
 
Stessa storia per Nunzio Di Paola, Cinquestelle di Gela, ingegnere informatico. Angela Foti è laureata all’Accademia di belle arti ha due legislature, da sempre impegnata nel sociale e attivista Cinquestelle ma non ha avuto esperienze politiche. Roberto Lagalla è laureato in medicina, mentre Eleonora Lo Curto in Pedagogia.
 
“VECCHIA” POLITICA: DIPLOMA MA TANTA GAVETTA
Un folto gruppo all’Ars è rappresentato dai deputati che non possiedono una laurea ma spesso hanno accumulato una tale esperienza che li ha “laureati in politica” sul campo. Ed ecco che troviamo Marianna Caronia di Forza Italia, diplomata al liceo classico, vera esperta di politica: ha cominciato come consigliere comunale a Palermo per proseguire come assessore e vice sindaco. Ha frequentato la facoltà di scienze politiche ma non sembra sia giunta alla conclusione.
 
Tra le file dei non laureati, almeno questo risulta dalle nostre ricerche, c’è Nicola D’Agostino, catanese, vero politico di lungo corso ha all’attivo tre legislature, attualmente milita in Sicilia Futura catanese, ha cominciato come consigliere e assessore al comune di Acireale. Ecco poi Giovanni Di Mauro, che ha collezionato ben cinque legislature all’Assemblea regionale siciliana, ex democristiano e da sempre dedito alla politica. Poi Nello Dipasquale, ragusano due legislature all’attivo nel Partito Democratico, fin da giovane dedico alla politica.
 
Ha più esperienza nel sociale che in politica invece il messinese Antonino De Luca del Movimento Cinquestelle, alla sua prima legislatura. Riccardo Gallo, Forza Italia è nato in Uruguay è alla sua prima legislatura, ma ha maturato la sua esperienza ventennale in politica ad Agrigento. Quattro legislature per Giuseppe Gennuso politico scafato con diploma di ragioniere. Figlio d’arte e ancora giovanissimo da non essere ancora laureato Luigi Genovese, approdato all’Ars in Forza Italia, figlio dell’ex deputato Francantonio, parente del più volte ministro Nino Gullotti, e nipote del deputato Franco Rinaldi.
Nemmeno il leader del Movimento Cinquestelle Giancarlo Cancelleri, che è anche vicepresidente dell’Ars, è laureato. Non nuovo alla politica milita nel Movimento dal 2007. Nemmeno il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè è laureato, ma ha una carriera politica lunghissima alle spalle. Non risulterebbero laureati Riccardo Savona, Giorgio Pasqua, Josè Marano, Carmelo Pullara, Orazio Ragusa, Salvatore Siragusa ed Edmondo Tamaio.
 

 
PRECISAZIONE
 
Precisiamo che contrariamente a quanto scritto sopra, il deputato José Marano, componente del Movimento Cinquestelle, è in possesso di una Laurea in Comunicazione, conseguita all’Università di Catania ed ha anche conseguito un master in tutela dei consumatori.
Ci scusiamo con l’interessata per l’errore, in verità scaturito dal mancato aggiornamento del sito ufficiale dell’Assemblea regionale siciliana, dove viene pubblicato il profilo di tutti i deputati.
Sul sito www.ars.sicilia.it, infatti, in riferimento alla parlamentare José Marano non risultano né laurea né altri titoli di studio. Il M5s ci informa di aver provveduto ad inviare apposita segnalazione all’Ars affinché si proceda all’aggiornamento del sito.

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