Ue: Tajani in Sicilia presenta il Piano per il Sud - QdS

Ue: Tajani in Sicilia presenta il Piano per il Sud

Pietro Crisafulli

Ue: Tajani in Sicilia presenta il Piano per il Sud

martedì 22 Gennaio 2019

Visita a Catania e Palermo. Un fondo di venti miliardi di euro con tutte le provvidenze comunitarie non utilizzate nel Meridione, per indurre 250 miliardi di investimenti e creare mezzo milione di posti di lavoro. Il Presidente del Parlamento Ue parla di elezioni europee, di Berlusconi, della lite Italia-Francia e di migranti: "Inutile chiudere i porti, investire in Africa"

"La Sicilia e il Sud meritano di più di un Governo nazionale che sta togliendo loro il cofinanziamento ai fondi strutturali. E quest’Isola dalle enormi potenzialità non può essere tagliata fuori dall’Europa: sono qui per presentare un Piano da oltre duecento miliardi per infrastrutture e accesso al credito al Sud con i fondi Ue".
 
Lo ha detto a Catania il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani oggi in visita ufficiale in Sicilia.
 
Il Piano per il Sud, dotato di ben venti miliardi di euro da fondi Ue, per accesso al credito e infrastrutture e capace di mobilitare ben 250 miliardi di investimenti e creare mezzo milione di posti di lavoro nei prossimi tre anni.
 
L’idea del Piano
per il Meridione
 
Dell’idea del Piano Tajani aveva parlato già nell’aprile dello scorso anno, durante un incontro a Brindisi.
 
"L’Europa – aveva sottolineato – già dà molto per il Sud. Il problema è che non sempre il Sud riesce a sfruttare i fondi comunitari".
 
"Per questo ho pensato – aveva aggiunto – un grande progetto per dar vita a un fondo europeo per il Sud che raccolga tutti i fondi comunitari non utilizzati nelle regioni meridionali, da mettere insieme, con i soldi del piano Juncker, con i fondi pensione".
 
In quell’occasione Tajani aveva detto di aver parlato "anche con qualche grande banca interessata a un fondo per sviluppare il Meridione, con la Banca Europea degli Investimenti e la Cassa Depositi e Prestiti".
 
Un fondo che, secondo l’idea del presidente del Parlamento europeo, doveva "arrivare a una ventina di miliardi che potrebbe avere un effetto leva di circa 200 miliardi, il che significa poter realizzare mezzo milione di posti di lavoro".
 
"Realizzare
grandi infrastrutture"
 
Secondo Tajani "questo per realizzare grandi infrastrutture in tutta l’Italia meridionale, che non significa la strada sotto casa dell’assessore o lo svincolo sotto casa del deputato, significa realizzare strutture interregionali, anche digitali, e in questa regione anche acquedotti moderni, competitivi e non bucati da tutte le parti, significa favorire la nascita di piccole e medie imprese, significa dare una prospettiva al Meridione".
 
Il convegno a Catania
con Musumeci
 
Stamattina a Catania Tajani ha partecipato al seminario "Sicilia 2030: ripartiamo da un piano per le infrastrutture" organizzato dalla Regione Sicilia e dall’Università etnea nel Palazzo della Cultura di Catania.
 
Oltre a Tajani erano presenti il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, insieme ai rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Terna, Anas, Enel, Confindustria Sicilia e numerosi altri esponenti locali delle istituzioni, del mondo della ricerca e dell’impresa.
 
"Berlusconi torni
nel Parlamento europeo"
 
Al termine del convegno, rispondendo alle domande dei  giornalisti anche a proposito dei suoi tweet, Tajani ha detto: "Gli italiani riassegneranno a Silvio Berlusconi un seggio al Parlamento europeo, dove potrà mettere a disposizione dell’Italia e dell’Europa la sua straordinaria esperienza in politica estera: grazie a lui si fece un accordo con Gheddafi che bloccò l’immigrazione clandestina e si siglarono accordi con tanti altri Paesi dove operano imprese italiane".
 
"Inutili le liti
tra Italia e Francia"
 
"Una sua voce in Europa – ha aggiunto – contribuirebbe a ridurre le tensioni con la Russia. Nessuno più di lui conosce lo scacchiere. Non servono le liti tra Stati come l’Italia e la Francia: se l’Europa non parla con una voce unica, non si riuscirà di certo a stabilizzare un Paese come la Libia per far sì che i migranti rimangano a casa loro non in condizioni di vita pessime, ma migliori di quelle che hanno oggi".
 
"Non serve chiudere i porti
ma finanziamenti europei in Africa"
 
"La battaglia del Parlamento europeo – ha affermato ancora Tajani – è quella di dar vita a uno straordinario piano di investimenti europei in Africa, dove nel 2050 ci saranno due miliardi e mezzo di abitanti. Milioni di persone si sposteranno e non serviranno né le chiusure dei porti, né il più forte esercito del mondo".
 
"Il centrodestra – ha concluso, parlando della situazione nazionale – ha il consenso della maggioranza dei cittadini. Queste forze sono più omogenee tra di loro rispetto a Lega e M5a, come dimostrano i quotidiani contrasti".
Pomeriggio
palermitano
 
Il presidente Tajani si è poi spostato a Palermo dove, dopo aver partecipato alla Giunta straordinaria nella Presidenza della Regione siciliana, ha incontrato i cronisti, attaccando il Reddito di cittadinanza.
 
"Non credo – ha detto – che serva assistenzialismo, perché fa perdere la fiducia, favorisce la rassegnazione e fa perdere la dignità: nessun siciliano e nessun italiano vuol perdere la propria dignità, che sta nel lavoro".
 
"L’alta velocità – ha poi detto ai cronisti – si ferma a Salerno e non è possibile che la Sicilia abbia una finta autostrada che collega le due città più importanti. Bisognerebbe poi avere due società che accorpino gli aeroporti della Sicilia occidentale e orientale, alleggerire la pressione fiscale, cambiare il codice degli appalti che non è linea alle norme comunitarie".
 
"La Sicilia – ha aggiunto – ha grandi opportunità, è luogo di arrivo, di immigrazione ed è aggravata da un fardello e caricata di responsabilità quindi deve essere aiutata. Si può e si deve fare di più".
 
La seduta solenne
all’Assemblea siciliana
 
 
"È un onore riceverla nel Palazzo Reale di Palermo, sede del Parlamento più antico d’Europa".
 
Lo ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, accogliendo a Sala d’Ercole il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, per il quale è stata organizzata una seduta straordinaria dell’Ars.
 
"Il Mediterraneo e la Sicilia sono il simbolo più cristallino dell’Europa – ha aggiunto Miccichè – lo stesso mare che per secoli ha unito popoli e che oggi li divide. Il mare in cui in questi giorni affondano le speranze di tanti disperati in fuga da carestie e tragedie. È un capitolo triste, popolato da attori e comparse spesso altrettanto tristi. Abbiamo il dovere di individuare strategia coordinate, una politica comune e condivisa da parte delle istituzioni europee".
 
Miccichè ha poi fatto un appello affinché si applichi la risoluzione sull’insularità approvata nel gennaio 2016 dal Parlamento Europeo.
 
"Abbiamo l’esigenza di uscire dalla marginalità – ha detto Miccichè – vogliamo che la risoluzione sia attuata".
 
Ha poi preso la parola il presidente della Regione Nello Musumeci.
 
"Dobbiamo convincerci che l’Europa comincia qui, che la Sicilia al centro del Mediterraneo è la ‘porta d’Europa’ – ha affermato Musumeci – il compito della Regione e del suo Parlamento è lavorare per mettere a frutto le risorse che Bruxelles ci mette a disposizione: vogliamo sperare che dall’Unione Europea e dal Parlamento Europeo arrivino nuove misure".
 
Subito dopo sono intervenuti, per un breve intervento, i capigruppo parlamentari per onorare la seduta solenne dell’Assemblea regionale siciliana con all’ordine del giorno "le relazioni tra l’Unione europea e la Regione siciliana, con particolare riguardo alle condizioni di insularità e alle linee di sviluppo economico".
 
 

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