24 milioni di euro per la realizzazione di 6.000 tirocini formativi al Sud - QdS

24 milioni di euro per la realizzazione di 6.000 tirocini formativi al Sud

Orazio Ragusa Sturniolo

24 milioni di euro per la realizzazione di 6.000 tirocini formativi al Sud

giovedì 11 Febbraio 2010

Progetto nato dall’accordo tra Ministero del Lavoro, dello Sviluppo economico e Presidenza del Consiglio. Interessati i soggetti non occupati residenti in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia

PALERMO – Avviata la promozione di interventi di politica attiva (percorsi di tirocinio e di apprendistato) e di assistenza alle imprese da parte “Lavoro&Sviluppo”, il progetto nato dall’accordo tra il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il ministero dello Sviluppo economico e la presidenza del Consiglio.
Obiettivo dell’intervento, che verrà realizzato dalla Società “Italia Lavoro” S.p.a nei prossimi tre anni a partire dal 2010 grazie alle risorse economiche messe a disposizione dal Fondo sociale europeo, è volto a favorire la formazione di 6.000 soggetti non occupati residenti/domiciliati nelle Regioni “Convergenza/Mezzogiorno” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), attivando interventi di politica attiva (in particolare percorsi di tirocinio anche in mobilità geografica, e di apprendistato) e promuovendo, mediante incentivi all’assunzione, l’inserimento lavorativo dei partecipanti ai percorsi.
La dotazione finanziaria complessiva dell’intervento è di 60 milioni di Euro: 24 milioni di Euro per il supporto alla realizzazione dei 6.000 interventi di politica attiva previsti (percorsi di tirocinio e di apprendistato) mediante un sistema di doti e supporti economici così strutturato: per le imprese: € 250,00 mensili per l’attività di tutoraggio (assistenza e formazione) svolta dall’azienda ospitante il soggetto beneficiario della politica;
per le persone:
• borsa mensile di € 500,00 a titolo di sussidio e per il rimborso delle spese legate a vitto, trasporti, etc. nel caso in cui il soggetto beneficiario dell’intervento sia coinvolto in un intervento in loco;
• borsa mensile di € 1.200,00 a titolo di sussidio e rimborso delle spese per mobilità extraregionale, vitto, alloggio e trasporti qualora il beneficiario partecipi ad un intervento in mobilità interregionale;
• borsa mensile di € 1.600,00 corrisposta al beneficiario di un intervento in mobilità Ue per le spese legate a mobilità extranazionale, vitto, alloggio e trasporti.21 milioni di euro sottoforma di bonus orientati alle assunzioni destinati alle imprese:
• € 5.000,00 per ogni assunzione a tempo indeterminato pieno;
• € 3.750,00 per ogni assunzione a tempo indeterminato parziale (30 ore settimanali);
• € 3.000,00 per ogni assunzione a tempo indeterminato parziale (24 ore settimanali);
• € 3.500,00 per ogni assunzione con contratto di apprendistato
Le informazioni sull’avvio delle procedure saranno pubblicate sul sito www.italialavoro.it.

Che cos’è il tirocinio
Il tirocinio formativo e di orientamento rappresenta un periodo di formazione guidato all’interno di una realtà lavorativa finalizzato all’orientamento alle scelte professionali (neodiplomati, neolaureati, ecc.) e di sostegno all’inserimento lavorativo (adulti disoccupati).
Si configura essenzialmente come esperienza di apprendimento e non costituisce rapporto di lavoro subordinato.
I tirocini formativi sono regolamentati dal D.M. 25 marzo 1998 n° 142 che definisce ambiti e modalità applicative della Legge 196 del 24 giugno 1997 art.18 ( Legge o “Pacchetto” Treu). La normativa, oltre a definire tutti gli aspetti connessi all’attivazione di uno tirocinio, chiarisce che la finalità è quella di “realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro nell’ambito dei processi formativi e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro”.

 

 
Soggetti promotori: Università, scuole, centri pubblici e non solo
 
Il tirocinio prevede il coinvolgimento di tre soggetti: un Ente promotore, un’azienda  ospitante ed il tirocinante. Gli Enti che possono promuovere i tirocini formativi e di orientamento sono:
• Agenzie regionali per l’impiego;
• Strutture di collocamento individuate dalle Regioni;
• Università e istituti di istruzione universitaria;
• Provveditorati agli studi;
• Scuole statali e non statali che rilasciano titoli di studio con valore legale;
• Centri pubblici di formazione e/o orientamento o centri a partecipazione pubblica o in regime di convenzione con la Regione o la Provincia (come ad esempio gli enti organizzatori di corsi FSE);
• Comunità terapeutiche e cooperative sociali;
• Servizi di inserimento lavorativo per disabili gestiti da enti pubblici delegati dalla Regione;
•Istituzioni formative private non aventi scopo di lucro specificatamente autorizzati dalla Regione.

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