Cassazione, il Pg Fuzio: "Equilibrio tra Pm e difesa" - QdS

Cassazione, il Pg Fuzio: “Equilibrio tra Pm e difesa”

Patrizia Penna

Cassazione, il Pg Fuzio: “Equilibrio tra Pm e difesa”

sabato 26 Gennaio 2019

Si è svolta ieri la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario

ROMA – Si è svolta ieri la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario nel palazzo della corte di Cassazione. Erano presenti le alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la presidente del Senato, Elisabetta Casellati e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In prima fila c’era anche il Guardasigilli, Alfonso Bonafede e la ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
 
All’inizio della sua relazione, il primo presidente della Cassazione, Giovanni Mammone ha rivolto un appello: “Evitare ogni regressione in materia di diritti umani è un compito che si è dato la comunità internazionale e che ha trovato esplicita formulazione nel recente vertice del G20 di Buenos Aires, che per la prima volta ha visto la presenza dei rappresentanti delle corti supreme dei paesi partecipanti”.
 
Dalla relazione è emersa la diminuzione dei casi di prescrizione, che nella maggioranza dei casi matura in appello o nella fase preliminare. L’alto magistrato ricorda poi che i riti alternativi risolvono solo il 9% del contenzioso. A complicare il tutto c’è il dato che nel 2017-2018 la durata media dei processi è cresciuta in media del 17,5 per cento, passando da 369 a 396 giorni.
 
Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio si è soffermato sulla necessità di trovare “il punto di equilibrio tra potestà punitiva e garanzia del diritto di difesa, con la consapevolezza, da parte di tutti, che non si può delegittimare il pubblico ministero nè tantomeno il giudice nel momento in cui emette la decisione, fermo restando il diritto di impugnazione”.
 
Secondo Fuzio, la fiducia dei cittadini nei confronti della giurisdizione è fortemente compromessa dalgi episodi che hanno visto i magistrati protagonisti in negativo: “Suscita allarme la gravità e la frequenza degli episodi che di recente hanno visto coinvolti vari magistrati, poiché ciò determina un indebolimento della fiducia dei cittadini nell`indipendenza ed imparzialità della funzione giurisdizionale”.
 
Indipendenza e autonomia della magistratura come “bene prezioso” è stato anche uno dei temi affrontati dal vicepresidente del Csm, David Ermini. “è compito irrefutabile dei singoli magistrati e della magistratura nel suo complesso guadagnarsi ogni giorno, sul campo, unitamente alla fiducia dei cittadini nel cui nome sono pronunciate le sentenze, quel bene prezioso del governo autonomo voluto dalla Costituzione a presidio dell’autonomia e dell’indipendenza dell’ordine giudiziario”
 
Il suo intervento ha toccato anche altri temi importanti, tra cui quello dolente del sottodimensionamento dell’organico: “La risposta alle sfide” del sistema giustizia italiano – ha detto – richiede l’incremento di organico della magistratura sia accompagnato da un analogo effettivo incremento della dotazione del personale amministrativo, in virtuosa continuità con una scelta già compiuta nella precedente legislatura; richiede che si portino a definitivo compimento l’informatizzazione del processo penale e l’attuazione del processo civile telematico”.
 
L’auspicio espresso dal ministro Bonafede è che l’anno giudiziario appena inaugurato possa rappresentare una svolta per la Giustizia italiana, “sia per quanto concerne alcuni interventi immediati e urgenti, sia per quanto attiene alla realizzazione delle fondamenta per un armonico piano di miglioramento strutturale di tutto il sistema-giustizia; un sistema che, finalmente, deve restituire centralità alle istanze e ai diritti dei cittadini, nei confronti dei quali la giustizia deve recuperare la sua credibilità”.

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