Pcs: un denominatore comune per le Autorità portuali - QdS

Pcs: un denominatore comune per le Autorità portuali

Lina Bruno

Pcs: un denominatore comune per le Autorità portuali

giovedì 21 Febbraio 2019

Si è insediato a Messina il tavolo tecnico con i principali rappresentanti delle istituzioni marittime del Sud Italia. Capitanerie di porto, Agenzia delle dogane, vettori marittimi, terminalisti: collegabili in rete da Piattaforme elettroniche

MESSINA – Il Mezzogiorno fa squadra per dettare le linee guida per il Modello Unico italiano di Port Community System-Pcs e l’Autorità portuale di Messina è stata scelta per l’insediamento del tavolo tecnico.
 
“UirNet Spa che è il soggetto attuatore del progetto per conto del Ministero delle Infrastrutture, ci ha scelto, di concerto con Assoporti, – dice il Commissario Straordinario Antonino De Simone – perché nonostante i più piccoli e non ancora costituiti come Autorità di sistema siamo i più operativi. Messina, a differenza di altri porti, non avendo un sistema proprio può essere palestra di sperimentazione per tutte le iniziative legate all’implementazione del Modello di Pcs, istituzionale o operativo. In questi anni ogni Autorità, specie le più importanti del Nord, si sono mossi in modo autonomo e non omogeneo.
 
Il Sud invece stavolta ha deciso di unirsi per lavorare su un modello unico che possa essere utilizzato a livello nazionale con un progetto finanziato nell’ambito del Pon Infrastrutture 2014-2020”.
 
Al tavolo tecnico siedono i rappresentanti delle Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio, del Mare Adriatico Meridionale, del Mar Tirreno Centrale, del Mare di Sicilia Occidentale, del Mare di Sicilia Orientale oltre a quelli dell’AP di Messina.
 
I Pcs sono piattaforme elettroniche che possono collegare i diversi sistemi gestiti dai soggetti coinvolti nelle attività portuali, (Authority ma anche Capitaneria di porto, Agenzia delle dogane, Agenti marittimi, terminalisti, piloti, ormeggiatori, spedizionieri, aziende di autotrasporto, vettori marittimi) per favorirne la cooperazione, semplificare gli scambi informativi e supportare e migliorare i processi che coinvolgono la comunità portuale, ma anche la logistica ed i trasporti del territorio.
 
Tale sistema può svolgere soprattutto nell’Area dello Stretto un ruolo importante ai fini anche della gestione dei flussi di traffico da e per i singoli porti con le previsioni di arrivo dei mezzi in determinate fasce orarie. Anche per il settore crocieristico il Pcs può svolgere un ruolo importante avendo come finalità l’organizzazione ordinata dei flussi.
 
De Simone spiega anche che “tra le finalità del Progetto vi è quella di fornire un modello di Pcs uniforme, in grado di superare gli eventuali limiti degli attuali sistemi, garantendo così livelli di servizio organici nel Sud Italia ed abilitando servizi e funzionalità che risultano analoghi nei differenti porti delle Regioni meno sviluppate. Per quanto di competenza delle AdSP, occorre creare un’offerta portuale omogenea appetibile a livello del mercato dei traffici nazionali ed internazionali. Lo sviluppo delle Information and Communication Technologies non è più solo una necessità, ma un obbligo se non vogliamo essere tagliati fuori dai nuovi processi economici”.
 
La collaborazione politico istituzionale tra Ap di Messina e UirNet è nata nel 2013 con la sottoscrizione di un protocollo per l’analisi, la progettazione e la realizzazione di sistemi e infrastrutture per la gestione dei flussi logistici che attraversano lo Stretto. Nel 2015 nell’ambito del progetto di UirNet Modulo Dg Base, con fondi Pon Reti e Mobilità 2007-2013, è stata realizzata dall’Authority messinese la Sala Controllo Merci Pericolose in grado di raccogliere e gestire le informazioni necessarie per effettuare il controllo amministrativo ed operativo sulla filiera delle merci pericolose mediante la rappresentazione geospaziale degli elementi di rischio.
 
“Abbiamo completato la prima fase di sperimentazione, -dice De Simone- adesso siamo nel secondo step”.

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