Siamo nel Sabah, una regione a Nord del Borneo malese, un luogo che rimanda inevitabilmente alla tigre di Mompracem e Sandokan, personaggi meravigliosamente descritti dalla fantasia di Emilio Salgari (anche se lo scrittore mai approdò in questa remota landa). Ma se pensate di arrivare fino a qui per incontrare la mitica tigre della Malesia, lasciate a casa ogni reale aspettativa. Di tigri, purtroppo, ne sono rimaste appena duecento in tutta la regione.
Questo viaggio, comunque, rappresenta la quintessenza per una totale immersione all’interno di una natura selvaggia e ai più sconosciuta. L’atterraggio è a Kota Kinabalu, la capitale e a sole tre ore di macchina da “KK” – così chiamata affettuosamente dai locali – attraverso verdissime distese di piantagioni di palme da olio e infiniti campi di risaie si raggiunge il Kudat, patria degli indigeni malesi dell’etnia Rungus. Lungo la strada, sono diverse le tappe da non perdere.
Sumangkap – Un villaggio in cui vengono costruiti in maniera ancora artigianale i gong, tipici strumenti musicali della tribù dei Rungus, utilizzati per le loro più importanti festività.
Kampung Bavanggazo – Dove vivere l’emozione di abitare in una longhouse, tipica dimora degli indigeni locali. In questa palafitta fatta solo di bamboo, circondati dalla foresta tropicale, è possibile trascorrere la notte in una delle sei camere attrezzate, per vivere un’esperienza indimenticabile (
outbackventure.com/tours/tip-of-borneo-longhouse-stay). Accanto alla casa, un piccolo negozio permette di acquistare le tipiche collane di perline realizzate a mano dalle donne locali, monili della tradizione Rungus e simbolo del Sabah.
Tip of Borneo – L’itinerario prosegue alla volta della punta estrema del Kudat. Scendendo le scale lungo la costa per arrivare al punto in cui il South China Sea si incontra con il Salu Sea, i più esigenti potranno alloggiare in una delle ville Luxury Malaysia Guest House, grandi mansion in affitto sul mare, spiaggia privata, piscina privata e cuoco a disposizione. Il personale di servizio è disponibile 24 ore su 24: un luogo incantevole per trascorrere una vacanza in relax e godersi il mare cristallino (www.vacation-key.com/location_94820.html).
Tramite un volo low cost della Malindo Air per Sandakan, basterà un’ora di auto per arrivare in quella che è
una delle foreste più grandi del pianeta dopo quella amazzonica. Prima tappa Sepilok, per visitare l’
Orangutan Rehabilitation Center. Addentrandosi nella foresta pluviale si ha l’occasione di essere a contatto con gli orango nel loro ambiente naturale, che due volte al giorno si cibano delle banane messe a loro disposizione dallo staff che se ne prende cura. Un incontro ravvicinato ed emozionante con una razza di primati, purtroppo in via di estinzione (
www.orangutan-appeal.org.uk/about-us/sepilok-orangutan-rehabilitation-centre).
Il consiglio è poi quello di soggiornare nel Sepilok Nature Resort, situato all’interno della foresta. I lodge sono sparsi intorno a un laghetto, circondati da una natura tropicale folta e rigogliosa. Stupendo risvegliarsi al mattino con i suoni e i versi degli animali che lo popolano.
Ultima tappa Sukau, per vedere al Labuk Bay Proboscis Monkey Sanctuary, le straordinarie scimmie dalla lunga proboscide. È consigliato dormire nel Borneo Natura Sakau Bilit Resort, adagiato sul il fiume Kinabatangan, il secondo più lungo di tutta la Malesia (www.bilitrainforestlodge.com). Un luogo magico e selvaggio, dove da veri esploratori è possibile iniziare la giornata in barca, navigando tra orango in libertà, coccodrilli, macachi, aquile reali e migliaia delle più rare specie di uccelli che lo popolano. Di notte, con le torce in mano, sempre accompagnati da una guida locale, si ha inoltre la possibilità di addentrarsi nell’oscura foresta per entrare a stretto contatto con scorpioni, ratti selvatici, boa, insetti e rari uccelli notturni. Un’esperienza indimenticabile.
COME ARRIVARE
Volo diretto da Catania con Turkish Airlines su Istanbul per proseguire, sempre con Turkish Airlines, verso Kuala Lumpur.