Agricoltori siciliani insoddisfatti della politica - QdS

Agricoltori siciliani insoddisfatti della politica

Michele Giuliano

Agricoltori siciliani insoddisfatti della politica

mercoledì 27 Febbraio 2019

Tanti i fondi a disposizione grazie al Psr 2014-20 ma la burocrazia rallenta tutto e il cambio di dirigenti e funzionari non aiuta. A poco meno di due anni dalla chiusura del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 la Cia Sicilia Occidentale ha deciso di lanciare sulla propria pagina Facebook un sondaggio online tra i lavoratori del settore

PALERMO – Tanti i fondi a disposizione, tante possibilità perse per l’agricoltura siciliana. La burocrazia che rallenta tutto, mentre il Psr 2014-2020 si avvicina alla scadenza, e tre misure fondamentali per lo sviluppo dell’Isola restano ancora ferme: la 6.1, che si concretizza in aiuti all’avviamento di imprese da parte di giovani agricoltori, la Misura 16, utile a rafforzare e promuovere la creazioni di rete, e la Misura 19, che distribuisce fondi per i progetti a sostegno allo sviluppo locale.
 
Uno dei motivi principali della perdita di tempo e risorse starebbe nello stravolgimento continuo degli uffici con il cambio di dirigenti e funzionari che ad ogni riassesto politico vengono promossi o rimossi, e diversi sono stati mandati anticipatamente in pensione: i nuovi arrivati devono ogni volta far proprie le nuove procedure, con il rischio di sbagliare o comunque rallentare l’attività accumulando ritardi su ritardi.
 
Altro problema, la formulazione dei bandi, spesso incomprensibili, seguiti da disposizioni attuative omologate, griglie, F.A.Q., complicando la situazione, invece che rendere il processo più snello. E i lavoratori del settore perdono le speranze che si possa tirar fuori qualcosa di buono dagli ultimi anni rimasti del Psr.
 
Nel frattempo, milioni di euro restano chiusi nei forzieri in attesa di essere riversati nelle are rurali siciliane. E i lavoratori rimangono in attesa, ormai disillusi. A poco meno di 2 anni dalla chiusura del Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 la Cia Sicilia Occidentale ha deciso di lanciare sulla propria pagina Facebook un sondaggio online tra gli agricoltori siciliani. Dopo l’annuncio fatto dalla Regione sull’assenza di fondi a disposizione per fare nuovi bandi per alcune misure e vista l’incertezza che sta accompagnando l’insediamento di centinaia di giovani agricoltori, la Cia Sicilia Occidentale vuole in questo modo fare un primo bilancio sui contenuti e la gestione dei fondi europei, per capire dove eventualmente si è sbagliato e dove si può ancora intervenire.
 
Agli agricoltori il sondaggio pone un semplice quesito a cui rispondere con un sì o con un no: “Ritenete che la Sicilia stia centrando gli obiettivi di sviluppo del comparto agricolo?”. Gli agricoltori hanno risposto in blocco, in maniera estremamente negativa: l’88% ha dichiarato di non vedere risultati, e gli obiettivi da raggiungere sempre più lontani. E le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura non aiutano per nulla: “Come ho più volte dichiarato, ad oggi, non abbiamo la disponibilità finanziaria necessaria per emettere nuovi bandi relativi al biologico – diceva l’assessore Edy Bandiera poche settimane fa – e all’indennità compensativa, a causa del fatto che, già al momento del nostro insediamento, la dotazione finanziaria delle misura 11 e 13 era stata interamente impegnata dal precedente Governo. In atto stiamo lavorando ad una riprogrammazione delle risorse che andrà in conto alle esigenze primarie dell’agricoltura siciliana”.
 
Queste le risposte relativamente alle preoccupazioni lamentate proprio dalla Cia Sicilia Occidentale. E rivendica comunque il lavoro fatto. “Alla domanda su che fine stiano facendo i 2,2 miliardi di euro destinati dall’Europa all’agricoltura siciliana – precisa l’assessore Bandiera – mi colpisce che il vice Presidente di un’organizzazione di categoria così autorevole non sappia, nel dettaglio, che parliamo di un Psr che ha impegnato l’89% delle somme di cui il 26,7 già erogate agli agricoltori e sul quale, in piena trasparenza, possiamo dimostrare ogni centesimo impegnato ed erogato”.

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