Elezioni europee: Berlusconi si candida. I nomi di FI per il collegio Sicilia-Sardegna - QdS

Elezioni europee: Berlusconi si candida. I nomi di FI per il collegio Sicilia-Sardegna

Raffaella Pessina

Elezioni europee: Berlusconi si candida. I nomi di FI per il collegio Sicilia-Sardegna

giovedì 07 Marzo 2019

Vertice ad Arcore con Miccichè: l’elenco delle liste. Fuori La Via, sì a Milazzo, Romano e Cicu

PALERMO – Si avvicinano le consultazioni elettorali per il rinnovo del Parlamento europeo e in Sicilia i partiti sono ai nastri di partenza.
 
Le prossime elezioni si terranno in tutti gli Stati membri dell’Unione europea fra il 23 e il 26 maggio 2019, con calendario variabile a seconda dei Paesi (in Italia si voterà domenica 26 maggio). Saranno chiamati alle consultazioni elettorali tutti i cittadini aventi diritto al voto degli Stati membri dell’Unione europea (circa 400 milioni di persone).
 
Per il nostro Paese, si tratta di un banco di prova per la tenuta dell’attuale Governo nazionale, ma anche di un test importante per la Sicilia e il Governo regionale di Nello Musumeci.
 
La maggior parte dei partiti renderà note le proprie liste a giorni, mentre Forza Italia ha già le idee chiare sui candidati da presentare: resta fuori Giovanni La Via, eurodeputato transitato in FI dopo la militanza in Ncd. Via libera invece per Giuseppe Milazzo, capogruppo all’Assemblea regionale siciliana, Saverio Romano, leader dei Popolari, e Salvatore Cicu, parlamentare forzista uscente. Decisioni prese dal leader di FI Silvio Berlusconi, anche lui candidato, in un vertice che si è tenuto ad Arcore con Gianfranco Miccichè.
 
Nel collegio Sicilia-Sardegna per Forza Italia verrà candidata anche Dafne Musolino, assessore del Comune di Messina, guidato dal sindaco Cateno De Luca.
 
Il grande escluso, Giovanni La Via, sconterebbe il suo passato nel Ncd di Angelino Alfano e la scelta di sostenere alle ultime elezioni regionali il candidato del Pd Fabrizio Micari. Sfumata la candidatura di Basilio Catanoso.
 
Mai come in queste elezioni le urne serviranno per valutare la solidità dell’idea stessa di Europa e analizzare a fondo i presupposti democratici del modello continentale, messi in discussione in particolare con il caso Brexit.

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