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Messina – Ponte, via al progetto definitivo e a gennaio si parte con le opere

Agostino Laudani

Messina – Ponte, via al progetto definitivo e a gennaio si parte con le opere

martedì 16 Febbraio 2010

Presentazione ufficiale al PalaCultura. Ciucci: “Si inizia nel 2011”. In città nuova stazione Fs e waterfront. Il ministro Matteoli: “Pronto nel 2017, niente e nessuno bloccherà la realizzazione”. VOTA IL SONDAGGIO

MESSINA – Nell’elegante cornice di un PalaCultura nuovo di zecca, sono stati presentati il progetto del Ponte sullo Stretto e l’organizzazione dei lavori per la sua realizzazione. Non si è trattato però di un puro incontro tecnico, ma di un momento solenne finalizzato a ribadire un messaggio che è emerso soprattutto dalle parole conclusive del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli: “Non ci sarà niente e nessuno che bloccherà la realizzazione del Ponte, che nel gennaio del 2017 sarà pronto. Abbiamo avuto 40 anni per pensarci, per riflettere, per fare tutte le valutazioni possibili sui pro e sui contro. Adesso l’opera si deve fare”.
Categorico, il ministro ha messo a tacere anche i contestatori presenti in sala, con la convinzione che “il Ponte non creerà problemi, anzi si realizzeranno opere che serviranno a tutta la provincia di Messina. I soldi ci sono tutti, anche quelli per i lavori propedeutici. Il Ponte non costerà allo Stato ma sarà il mercato che lo pagherà”.
Ad intervenire anche l’amministratore delegato di Stretto di Messina e presidente Anas, Pietro Ciucci: “Dal primo febbraio è partita la realizzazione del progetto definitivo che verrà terminato entro sei mesi, poi partirà la realizzazione dell’opera nel gennaio del 2011”. Ciucci ha affermato che si sta lavorando alle opere collegate al Ponte: “Stiamo analizzando i progetti per le opere connesse che fanno parte del progetto. A Messina sono ad esempio la stazione ferroviaria di Gazzi e le stazioni intermedie di Papardo, Annunziata e Viale Europa. A proposito di lavori – ha concluso – sono state avviate le attività operative da parte del contraente generale che comportano la presenza sul territorio dei diversi affidatari impegnati nell’esecuzione delle indagini topografiche e geognostiche”.
“Il Ponte è un’opera molto importante e utile per il territorio” – ha detto il presidente della Regione, Raffaele Lombardo – e vigileremo affinché tutto avvenga nella massima legalità. Il Ponte sarà importante anche perché saranno coinvolte le imprese siciliane; devono essere i siciliani e i calabresi a costruirlo”. Su questi argomenti si sono soffermati anche il presidente della Provincia, Nanni Ricevuto e il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, nei rispettivi saluti.
Lombardo ha inoltre  chiamato in causa le Ferrovie dello Stato, chiedendo di “fissare una data per l’alta velocità in Sicilia, importante per lo sviluppo del territorio. “Ci sono cantieri aperti in Sicilia per quel che riguarda le Ferrovie per un importo di due miliardi di euro”, ha risposto l’amministratore delegato di Rfi, Mauro Moretti – e c’è l’impegno di Ferrovie per il completamento del Corridoio 1 Berlino-Palermo, perché non si dovranno realizzare solo le opere di congiunzione del Ponte stesso, ma anche quelle infrastrutturali dell’Isola. Dobbiamo collegare le principali città siciliane, così come è stato fatto al Nord”.
 


Rubegni (Impregilo): “Una sfida sotto il profilo tecnico e ingegneristico”
 
MESSINA – Il 23 dicembre 2009 sono partiti i lavori per la variante ferroviaria di Cannitello, sul lato calabro, per risolvere un’interferenza con il futuro cantiere di una delle torri del Ponte. Entro sei mesi dovrà essere completato il progetto definitivo per avviare i lavori nel gennaio del 2011. Il progetto ha coinvolto un centinaio di professori e ingegneri di fama internazionale, 12 istituti scientifici e universitari e 39 società in tutto il mondo.
“Una sfida sotto il profilo tecnico ed ingegneristico – ha spiegato l’amministratore delegato del general contractor Impregilo, Alberto Rubegni – e un esempio insuperabile di ponte sospeso a campata unica”.
L’opera prevede anche 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari per allacciarsi alla rete autostradale e alle linee dell’alta velocità e alla nuova stazione ferroviaria prevista a Messina, che consentirà tra l’altro alla città di riappropriarsi del waterfront.

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