Sondaggio Demopolis, ecco perché c'è ben poco da festeggiare - QdS

Sondaggio Demopolis, ecco perché c’è ben poco da festeggiare

Raffaella Pessina

Sondaggio Demopolis, ecco perché c’è ben poco da festeggiare

mercoledì 13 Marzo 2019

Bene la crescente fiducia nel Presidente Musumeci ma questo l’unico dato positivo. Sonora bocciatura per l’azione complessiva portata avanti dal Governo

PALERMO – La Presidenza della Regione siciliana ha commissionato un sondaggio all’Istituto di ricerche Demopolis per testare la percezione di gradimento delle azioni del Governo Musumeci nei confronti della popolazione siciliana dal suo insediamento ad oggi.
 
Il sondaggio, i cui dati sono stati resi noti nei giorni scorsi, merita una riflessione perché fornisce comunque un segnale preoccupante di quanto sia radicata nella popolazione l’insoddisfazione nei confronti del mondo della politica.
 
Nei giorni scorsi, invece, è stato dato maggiore rilievo soltanto alla fiducia crescente nei confronti del presidente della Regione Musumeci (leggi qui), praticamente unico dato positivo del sondaggio. Su tutti gli altri fronti, infatti, la politica, le scelte e l’azione complessiva del governo regionale ne escono letteralmente con le ossa rotte.
 
Del resto, il sondaggio tasta il polso alla situazione di una Sicilia che si trova ancora molto depressa, senza lavoro, infrastrutture, in crisi economica e sociale ai suoi massimi, tant’è vero che il 73% degli intervistato ha bocciato i servizi pubblici sul territorio. Il dato di fatto è che ancora molto si deve fare per una Sicilia che nel tempo si è sempre più impoverita in tutti suoi settori. Dal sondaggio emerge che il 45 per cento riscontra un peggioramento, negli ultimi cinque anni, della propria situazione economica familiare. Negativo, per la maggioranza assoluta dei siciliani, è il bilancio dell’ultimo quinquennio su quelle che vengono considerate le priorità per l’isola: opportunità di lavoro, sviluppo economico, stato della viabilità e dei trasporti nell’Isola.
 
La macchina regionale, spesso viene frenata da una attività parlamentare ridotta dell’Assemblea regionale.
Sono anni che in Aula si attendono i disegni di legge sulle vere riforme che invece non hanno mai visto la luce, dai tempi degli ultimi governi che si sono susseguiti, dai tempi di Cuffaro, poi Lombardo quindi Crocetta ed ora Musumeci.
 
Il sondaggio del resto è stato chiarissimo. i cittadini hanno mostrato di avere le idee molto chiare su cosa chiedere a questo governo: L’urgenza di interventi per l’occupazione e il lavoro, indicata dall’81 per cento, resta in testa alle priorità dei siciliani. Sette cittadini su 10 vogliono una sanità pubblica più efficiente; il 67 per cento chiede investimenti per migliorare la rete stradale e ferroviaria. Per quasi 6 intervistati su 10, è importante risolvere il problema della gestione dei rifiuti.

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