Doveva durare rigorosamente 37 minuti la visita privata di ieri nel Palazzo Reale di Palermo, ma alla fine Xi Jinping e la moglie Peng Liyuan si sono trattenuti per oltre un’ora.
Il leader cinese e la sua consorte, giunti a Palermo in omaggio al Capo dello Stato Sergio Mattarella, sono rimasti incantati dal Palazzo, il Parlamento più antico d’Europa, che fu dimora di Federico II lo stupor mundi, sul quale sventolava per l’occasione la bandiera rossa della Cina, accanto a quelle dell’Ue, dell’Italia e della Sicilia.
La first lady, sorridente e loquace, è stata ammaliata dalla bellezza della Cappella Palatina e dei suoi mosaici: più volte, durante il giro, s’è fatta fotografare accanto ai meravigliosi intarsi.
"Una visita preziosa", l’ha definita Xi Jinping, secondo il quale il Palazzo Reale "sarebbe perfetto nella Via della Seta" come ha confidato al presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè.
Quest’ultimo, da padrone di casa, ha accolto la coppia all’arrivo nel Palazzo e, nella sua stanza, sulla Torre Pisana, l’ha omaggiata con uno spettacolo del bambino puparo Antonio Tancredi Cadili, otto anni, abbracciato alla fine dal presidente e dalla moglie che lo hanno invitato in Cina.
Parole quelle di Xi Jinping che incoraggiano il governo della Regione anche perché durante la visita non s’è parlato di affari: il cerimoniale non lo consentiva.
Nessuno, comunque, è rimasto deluso. Anzi.
"Rimane la possibilità per la Sicilia di avere un ruolo nella ‘Via della Seta’ ma agli appuntamenti si arriva puntuali e preparandosi, quindi dobbiamo subito sederci attorno a un tavolo col governo nazionale e capire cosa vogliamo fare della Sicilia e organizzarci di conseguenza per individuare le priorità e investire su quelle", ha detto il governatore Nello Musumeci, presente alla visita insieme al sindaco Leoluca Orlando.
Per il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega al Commercio estero, Michele Geraci, "la visita del presidente Xi Jinping a Palermo aumenterà la percezione agli occhi dei consumatori, dei turisti e anche delle aziende: è da quando è stata annunciata la visita del presidente Xi Jinping, che in Cina si parla della città siciliana".
"Stiamo lavorando su potenziali accordi, ci sono tante opportunità", ha aggiunto il sottosegretario, che ha seguito per conto del governo Conte la visita del leader cinese a Palermo.
Prima di lasciare il Palazzo, Xi s’è affacciato dalla Torre Pisana per ammirare la vista panoramica sulla città, poi la firma sul libro degli ospiti. Quindi l’arrivo negli alloggi di Villa Igea, dove la delegazione occupa ottanta delle centodieci camere dell’albergo, mentre altri componenti si sono sistemati in altre due strutture alberghiere.
Ieri sera la cena privata, e stamattina la partenza da Palermo, per Nizza.
Nella valigia la coppia presidenziale cinese ha messo i doni ricevuti dalla Sicilia: una pigna di ceramica artigianale, color rosso rubino, simbolo di prosperità donata dalla Regione, due pupi, raffiguranti Angelica e Orlando, donati da Ars e Città Metropolitana, e una colomba pasquale della rinomata pasticceria Fiasconaro di Castelbuono, sulle Madonie.
E stamattina una delegazione della comunità cinese di Palermo si è radunata davanti a Villa Igiea, l’albergo dove alloggiava Xi Jinping, sventolando grandi bandiere rosse, per salutare il presidente e la moglie.
Questi ultimi, alle dieci, puntualissimi, hanno lasciato l’hotel per dirigersi all’aeroporto di Punta Raisi.
Poi la partenza per Nizza da dove Xi proseguirà per il Principato di Monaco.