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Palermo – Le targhe alterne della discordia che non riducono i valori di Pm10

Claudia Cali

Palermo – Le targhe alterne della discordia che non riducono i valori di Pm10

sabato 10 Aprile 2010

Il sindaco ha chiesto maggiori controlli alla Polizia municipale. Nella zona vietata polveri oltre il limite. Il Pd raccoglie firme. Federconsumatori punta il dito contro le multe

PALERMO – È iniziata la raccolta firme per chiedere la revoca immediata del provvedimento sulle targhe alterne. Il Pd, promotore dell’iniziativa, fa sapere che “basterebbero mille firme ma saranno molti di più i cittadini che mostreranno il proprio dissenso”. Un provvedimento, quello sulle targhe alterne, che non raggiunge neanche stavolta l’approvazione da parte di molti cittadini, dell’opposizione e delle associazioni dei consumatori, tanto che il Pd ha disposto dei banchetti per la raccolta delle firme in via Generale Magliocco, via San Lorenzo, via della Conciliazione, piazza Bordonaro e nelle sedi politiche di Palazzo delle Aquile, Piazza Pretoria e via Bentivegna.
Questo mentre l’amministrazione comunale sembra valutare un dietrofront attraverso il ritiro del provvedimento che rimarrà in vigore per almeno altre due settimane. Nonostante i divieti, il livello di inquinamento si è infatti mantenuto elevato: gli unici giorni della settimana scorsa in cui non si sono superati i livelli di Pm10 sono stati sabato e domenica, quando le targhe alterne non erano in vigore.
Venerdì scorso invece record di inquinamento: tutte le centraline funzionanti, ossia la metà di quelle disponibili, hanno registrato valori altissimi, compresa quella di piazza Castelnuovo, nel cuore dell’area vietata, che ha rilevato un livello di polveri sottili di 71 microgrammi per metro cubo a fronte di un limite fissato dalla legge di 50.
Nei giorni scorsi il sindaco Cammarata ha chiesto alla Polizia municipale più controlli sulle doppie file e sugli orari di carico e scarico delle merci, ma l’inasprimento non ha comunque avuto effetti sui livelli d’inquinamento. La mancata revoca delle targhe alterne ha fatto infuriare l’opposizione ed associazioni dei consumatori.
Per il capogruppo del Pd Davide Faraone “le dichiarazioni di Cammarata, su traffico ed emergenza smog, sembrano quelle di un marziano che è appena sbarcato a Palermo. Le targhe alterne sono vessatorie e inutili”.
Federconsumatori, invece, punta il dito contro le multe, 2.200 in due settimane: “L’amministrazione sperimenta sulle tasche dei cittadini – attacca il presidente regionale Lillo Vizzini – di fronte al flop delle targhe alterne, il Comune decide di andare comunque avanti. Che almeno abbiano il buon gusto di stoppare le multe”.

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