Risparmiare in auto è possibile, controlli periodici e carichi limitati - QdS

Risparmiare in auto è possibile, controlli periodici e carichi limitati

Marina Barrera

Risparmiare in auto è possibile, controlli periodici e carichi limitati

mercoledì 05 Maggio 2010

Per fronteggiare il caro carburante è necessario seguire alcuni accorgimenti quando si è alla guida. Un portapacchi inutilizzato incide sui costi della benzina per il 20% in più

PALERMO – Continuano a correre i prezzi dei carburanti. E i siciliani ne sentono tutto il peso. Secondo gli ultimi rilevamenti del Quotidiano Energia, i prezzi alla pompa nell’Isola sono più cari che in Lombardia, Veneto e Piemonte. Il prezzo della benzina è oramai diventato un problema per qualsiasi automobilista. Un semplice tragitto per recarsi a lavoro incide sulle spese delle famiglie in modo marcato. Ecco perché bisogna essere oculati nei consumi e risparmiare, a partire dalla scelta dell’auto da usare. Meglio optare, ad esempio, per un’automobile utilitaria. Il peso contenuto e le dimensioni ridotte consentono di abbattere i consumi di benzina a parità di chilometri percorsi.
Le differenze sui consumi tra modelli e marche possono anche essere notevoli.
L’uso di un’automobile utilitaria permette risparmi economici, non solo per le spese della benzina; saranno minori anche le spese per l’imposta di bollo e  per l’assicurazione dell’auto.
Da non sottovalutare nemmeno lo stile di guida: può far risparmiare benzina. Un cattivo utilizzo dell’acceleratore o del cambio può avere un costo enorme, in quanto comporta forti consumi di carburante ed una rapida usura delle parti meccaniche e dei pneumatici.
Un altro accorgimento: dare un’occhiata ogni tanto al portabagagli. Dopo un weekend o una vacanza, si tende a lasciarvi per mesi oggetti inutilizzati. Basti pensare che un peso di 20 kg – secondo l’Eni – determina un consumo aggiuntivo di carburante dello 0,5%. Ovviamente, più l’automobile è pesante, più consuma carburante. Una buona ragione per ridurre i pesi superflui a bordo della propria automobile. Evitare di portare carichi pesanti e non necessari dentro l’auto è infatti una scelta vantaggiosa per l’ambiente e per il portafoglio. Ad esempio, l’uso del portapacchi può semplificare la vita a bordo. Ma una volta utilizzato questo accessorio va smontato e rimosso dal mezzo. La presenza di un portapacchi inutilizzato – dicono gli esperti – sul tetto di un’automobile aumenta del 10% il consumo di carburante.
Inutile ribadire, poi, l’importanza di una manutenzione periodica dell’auto, anche in assenza di guasti tecnici da dover riparare. Un’automobile in buone condizioni consuma meno carburante. Recarsi in un’officina specializzata per cambiare le candele o il filtro dell’aria ogni anno non è costoso e vi consente di ottenere migliori performance di guida e minori consumi. Inoltre, in caso di problemi,  si potrebbero risolvere i piccoli guasti sul nascere prima che causino danni più grandi.
Attualmente, visti i rincari, anche scegliere la stazione di servizio giusta può dare sollievo al proprio portafoglio. Una differenza di pochi centesimi al litro può tradursi in un risparmio di centinaia di euro ogni mese. Recarsi al self-service per fare rifornimento di carburante durante le ore del giorno può farvi risparmiare una buona parte del costo del pieno. Solitamente al self-service diurno sono applicate tariffe inferiori rispetto alle altre. Le diverse tariffe sono esposte all’entrata di ogni stazione di servizio. In alcuni casi la convenienza del self service si riduce di notte e durante i giorni festivi.
 

 
500 euro in più a famiglia: la stangata per l’aumento della benzina
 
PALERMO – La lunga serie di rincari nei prezzi dei carburanti che da mesi sta massacrando gli automobilisti italiani, determinerà a fine anno una stangata stimabile in almeno 500 euro a famiglia, che potrebbe aggravarsi qualora i listini dovessero superare quota 1,5 euro al litro. Lo afferma il Codacons, commentando i nuovi aumenti dei prezzi alla pompa. “La maxi-stangata da 500 euro a famiglia è determinata non solo dal maggiore costo del pieno, per il quale oggi occorre sborsare almeno 10 euro in più rispetto allo scorso anno, ma dagli effetti negativi che gli aumenti dei carburanti faranno registrare in tutti i settori – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Le ripercussioni maggiori si avranno sui prezzi dei prodotti trasportati e in generale sull’inflazione, con un impatto compreso tra il +0,3% e +0,5%, sulle tariffe energetiche (luce e gas), sui costi a carico dell’industria e in tutti quei settori che risentono dell’andamento dei carburanti. Se il Governo non correrà ai ripari con misure davvero efficaci, ci troveremo di fronte ad un ulteriore impoverimento dei cittadini e ad un incremento del numero di famiglie che entreranno nella fascia di povertà – conclude Rienzi.

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