Rc auto: rincari, osservatorio antifrode e “preventivatore” - QdS

Rc auto: rincari, osservatorio antifrode e “preventivatore”

Rc auto: rincari, osservatorio antifrode e “preventivatore”

mercoledì 12 Maggio 2010

Nonostante la liberalizzazione del settore, associazioni di consumatori denunciano l’aumento delle tariffe. Truffe, falsi incidenti, inflazione: la polizza più cara del 7% in Sicilia

PALERMO – I fatti parlano chiaro, la polizza rc auto rappresenta una spesa non di poco conto per le famiglie ed i continui aumenti delle tariffe sono una stangata al portafoglio dei consumatori. Le motivazioni dei rincari vanno dalle frodi all’inflazione, mentre le soluzioni sono insufficienti, oltre alla proposta di un osservatorio, la più efficace è avere un’oculata attenzione prima di scegliere con chi assicurare la propria automobile, magari utilizzando il Preventivatore unico.
Falsi incidenti, danni mai arrecati, spese gonfiate, medici, avvocati e periti consenzienti, sarebbe questo mix di situazioni una delle motivazioni dei rincari delle polizze, oltre alla naturale inflazione. Pertanto, a causa di tali frodi, in particolare al Sud Italia (20% in Campania, 7% in Sicilia, contro l’1% delle regioni del Nord), le compagnie sono scoraggiate ad investire con il conseguente impoverimento del sistema. La denuncia è arrivata da Confindustria Catania e dall’Associazione nazionale degli agenti professionisti di assicurazione (Unapass), che propongono l’attivazione di un osservatorio antifrode nel settore per restituire trasparenza e legalità favorendo in tal modo l’utente finale.
Tutte le associazioni dei consumatori confermano, nonostante la liberalizzazione del settore, questi rincari. In particolare il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi, smentisce categoricamente quanto dichiarato dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici), secondo cui nel 2009 ci sarebbe stato un calo del 3,4% sulle tariffe rc auto, affermando che al contrario “crescono al ritmo del 5% annuo e solo negli ultimi anni sono aumentate del 145%. Le situazioni più critiche riguardano soprattutto i neopatentati e il Sud Italia, dove in molte zone assicurare un motociclo costa più del mezzo stesso!”.
Scarse le soluzioni, poiché non si può fare a meno dell’uso del mezzo e, chiaramente, per circolare bisogna essere assicurati. Il minore dei danni per i consumatori è, quindi, scegliere oculatamente ma prima di firmare una polizza bisogna esser certi che sia la più adatta e conveniente. Per questo motivo, la bussola fondamentale per districarsi e risparmiare nella giungla delle assicurazioni è il preventivo. E già da quasi un anno è disponibile online il preventivatore unico dei premi rc auto (www.tuopreventivatore.it), previsto dal codice delle assicurazioni, utile per confrontare le tariffe di tutte le imprese operanti sul mercato italiano, circa 70 marchi commerciali.
Il servizio, promosso dall’Isvap (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo) e dal ministero dello sviluppo economico, è gratuito, tutela la privacy degli utenti e vincola le imprese a mantenere le tariffe invariate per 60 giorni dalla data di elaborazione del preventivo. Come funziona? È semplice, basta accedere al sito, registrarsi fornendo un indirizzo email valido.
Per ottenere i preventivi l’utente deve fornire alcune informazioni rispondendo ai quesiti posti dal sistema (tipologia del veicolo, storia assicurativa, ecc.); la risposta verrà inviata alla casella di posta elettronica. L’acquirente dovrà comunque rivolgersi alla compagnia  per comprare la polizza prescelta, infatti, questo servizio è semplicemente uno strumento in più per orientare il consumatore verso il risparmio.
 


Nessuno degli ultimi governi ha affrontato seriamente la questione
 
PALERMO – A proposito degli aumenti delle tariffe rc auto, abbiamo sentito l’opinione dell’avv. Giovanni Petrone, Presidente regionale del Codacons Sicilia.
Conferma le dichiarazioni di Carlo Rienzi?
“Chiaramente quello che dice il nostro Presidente nazionale mi trova pienamente d’accordo. Ma ancora di più trovo disarmante che a fronte della evidente irregolarità nell’andamento delle tariffe assicurative rc auto, nessuno dei governi che via via si sono succeduti ha saputo (o voluto) intervenire sulla questione, salvo la famosa multa dell’antitrust di qualche anno fa, rimasta però senza alcun seguito, né concreto risultato per le tasche dei cittadini. La verità è che, quando si tratta dei veri poteri forti (banche, assicurazioni, società petrolifere, etc.), le lobby hanno troppo potere e non si riesce in nessun modo a contrastarle, ed i consumatori italiani non hanno ancora la maturità sufficiente per fare lobby”.
Come considera la nascita di un osservatorio antifrode nel settore assicurativo, (così, come proposto da Confindustria Catania e Unapass)?
“Un eventuale osservatorio resterebbe, come tutte le iniziative del genere, solo un organismo senza alcun potere né capacità di incidere sulla realtà”.

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