Trasparenza nella Pa, un processo lento - QdS

Trasparenza nella Pa, un processo lento

Maria Francesca Fisichella

Trasparenza nella Pa, un processo lento

venerdì 28 Maggio 2010

L’incidenza delle norme Brunetta sul funzionamento della Pubblica amministrazione a partire dalle Regioni. Partecipazione a società e consorzi, le comunicazioni alla banca dati Consoc aumentate del 11,39%

PALERMO – Nel 2008 il Dipartimento della funzione pubblica del ministero guidato da Brunetta ha dato avvio all’Operazione Trasparenza.
Lo strumento più volte ha dato modo di “tirare le somme” e mettere in luce fatti che puntualmente sono stati oggetto di informazione del QdS, e grazie al quale è emerso – ad esempio – che per studi, consulenze e indagini la Regione siciliana ha speso nel 2008 9,3 mln di euro (QdS del 30 luglio 2009), oppure che nel 2008 le Aziende sanitarie locali siciliane hanno speso in consulenze 12 mln di euro (QdS del 23 gennaio 2010), ed ancora che sempre per la Regione, secondo i dati disponibili ad agosto 2009 la spesa media mensile per le consulenze era di 68 mila euro, con il primato all’assessorato regionale all’Agricoltura (QdS del 5 agosto 2009).
Nell’ultima “Relazione annuale sullo stato della pubblica amministrazione”, presentata da Brunetta al Parlamento il 15 ottobre 2009, a consuntivo delle operazioni portate a termine dal ministero Brunetta per l’anno 2008 ci si è soffermati sull’analisi delle informazioni della banca dati Consoc ( la sigla Consoc sta proprio ad indicare Consorzi e società)  – istituita, secondo quanto previsto dall’art.1 della legge 296/2006 – al fine di acquisire informazioni relative ai consorzi e/o alle società di cui fanno parte le amministrazioni pubbliche e dalla quale emerge che per il 2008 il numero delle partecipazioni comunicate è aumentato dell’11,39%, passando da 30.681 nel 2007 a 34.626 nel 2008.Il numero dei consorzi e delle società partecipate si incrementano del 5,53%% passando dalle 6.220 unità del 2007 alle 6.584 unità del 2008. Ed ancora, che poco meno del 70% delle amministrazioni che hanno comunicato la partecipazione a consorzi e/o società risiede al Nord, mentre poco più del 18% al centro e il 12,47% tra il sud e le isole (Sardegna e Sicilia).
Dal prospetto che indica la “distribuzione territoriale delle amministrazioni che hanno dichiarato la partecipazione a consorzi e/o società – Anno 2008” emerge anche il numero delle amministrazioni siciliane: 130 in tutto su un totale nazionale di 5.916.
Altro aspetto evidenziato nello studio sono le azioni di contrasto all’assenteismo nella Pa italiana attraverso un’azione di monitoraggio mensile delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, avviato dal mese di luglio 2008. Grazie alle misure normative e di trasparenza prese si è constatata una contrazione del fenomeno in tutte le tipologie di amministrazioni pubbliche, con una diminuzione più evidente nell’ambito delle aziende sanitarie locali. Il fenomeno non appare correlato alla localizzazione geografica, perché si distribuisce in modo omogeneo su tutto il territorio, anche se è più incisiva nell’area del Nord-est e del Mezzogiorno.
 


Sulla Guri del 5 marzo 2009 la L. 15/09 sulla produttività del lavoro pubblico e trasparenza
 
Modernizzazione, cambiamento culturale nella Pa, customer satisfaction, miglioramento dell’organizzazione strutturale sono i punti al centro dei provvedimenti normativi presentati dal ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione che hanno interessato anche la Sicilia, raccolte nella “Relazione al Parlamento sullo stato della Pubblica Amministrazione” presentata da Brunetta prima dell’inizio del 2010, precisamente il 15 ottobre 2009.
Le leggi che hanno segnato questo percorso sono diverse. Innanzitutto: la legge delega al Governo del 4 marzo 2009 n.15 finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni approvata in via definitiva il 25 febbraio 2009 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 53 del 5 marzo 2009, tra i cui obiettivi vi è il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle procedure della contrattazione collettiva; l’introduzione di sistemi interni ed esterni di valutazione del personale e delle strutture amministrative, finalizzati ad assicurare l’offerta di servizi conformi agli standard internazionali di qualità; la trasparenza dell’organizzazione del lavoro pubblico;la valorizzazione del merito e il conseguente riconoscimento di meccanismi premiali;la definizione di un sistema più rigoroso di responsabilità dei dipendenti pubblici, oltre ad aver introdotto nuove forme di responsabilità dei dirigenti legate sia al raggiungimento degli obiettivi assegnati sia al controllo sulla produttività del proprio personale (artt.39-40).
 

 
Procedimento amministrativo da concludersi entro trenta gg
 
Nel continuare la disamina delle leggi Brunetta più importanti, c’è la legge 6 agosto 2008, n. 133 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria) con l’obiettivo di ridurre e contenere la spesa pubblica e migliorare l’efficacia e l’efficienza delle amministrazioni; la legge 28 gennaio 2009, n. 2 (Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale) che ha convertito il decreto-legge 29 novembre 2008, n.185, di particolare interesse è l’articolo 16-bis (Misure di semplificazione per le famiglie e per le imprese), le cui disposizioni promuovono ulteriormente l’utilizzo delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni tra i cittadini e le imprese e le amministrazioni pubbliche tra cui la Pec, la posta elettronica certificata assegnata ai cittadini sono contenute in un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione, il 6 maggio 2009 e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 25 maggio 2009.
E poi ancora la legge 18 giugno 2009 , n. 69 (Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonchè in materia di processo civile), contenente una serie di disposizioni per consentire la semplificazione dei procedimenti amministrativi, lo snellimento degli adempimenti contabili dei Comuni con popolazione inferiore a 5000 abitanti, e il sostegno dell’innovazione e dello sviluppo. Tra i punti importanti della legge il fatto che i procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni si concluderanno entro trenta giorni, fatte salve alcune eccezioni disciplinate dalla legge. Si introduce il principio per cui le pubbliche amministrazioni sono tenute a risarcire il danno ingiusto causato dall’inosservanza dei termini procedimentali, indipendentemente dalla spettanza del beneficio derivante dal provvedimento richiesto, assicurando la corresponsione, a titolo sanzionatorio del mero ritardo, di una somma di denaro in misura fissa ed eventualmente progressiva.

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