“Giampilieri, fatali sei ore di pioggia” - QdS

“Giampilieri, fatali sei ore di pioggia”

Patrizia Penna

“Giampilieri, fatali sei ore di pioggia”

martedì 01 Giugno 2010

Il presidente dell’Ordine regionale degli geologi fa il punto nell’imminenza del forum nazionale sul dissesto idrogeologico. Gian Vito Graziano: l’intensità è stata tale da causare 37 morti e danni per 550 milioni di euro

 PALERMO – “Soltanto sei ore intense di pioggia del 1 ottobre dello scorso anno, hanno condotto ad un bilancio tragico di 37 morti tra Giampilieri, Scaletta Zanclea ed Altolia, oltre a danni stimati dalla Protezione Civile in 550 milioni di euro. In Sicilia su 25.833 km quadrati di Isola, con ben 87% di territorio montano e collinare, abbiamo circa 500 Kmq di area soggetta a frane. Messina e Agrigento fanno la parte del leone in merito alle aree totali in frana con, rispettivamente, 141 Kmq e 138 Kmq”. Lo ha detto il presidente dell’ordine dei geologi della Sicilia, Gian Vito Graziano, il quale ha sottolineato l’importanza del Forum Nazionale sul Dissesto Idrogeologico in Italia dal tema “Le Frane in casa” in programma il prossimo 16 Giugno a Roma e organizzato dagli Ordini Regionali dei Geologi e dal Consiglio Nazionale. Si parlerà anche della situazione siciliana.
“Prima che si verificassero le frane di San Fratello a febbraio e di Caronia a marzo – ha proseguito Graziano –  erano oltre 500 le frane del messinese originatesi nel solo inverno 2009-2010 mentre oggi sono circa 50 i paesi dei Nebrodi, interessati da danni alle abitazioni e conseguenti evacuazioni forzate”.
“Il prossimo 16 giugno saremo a Roma assieme a tutti gli ordini dei geologi d’Italia – ha continuato Graziano – perché si riesca finalmente a parlare di prevenzione e non solo di emergenze, ma, soprattutto, perché si capisca che non occorre soltanto reperire i fondi necessari per mettere in sicurezza le aree a più alta criticità, ma occorre una inversione di rotta che conduca a modificare i comportamenti di ciascuno di noi. Se continueremo a costruire ovunque, senza una vera coscienza dei rischi – ha concluso Graziano -, rincorreremo sempre le risorse economiche per difendere abitazioni ed infrastrutture che in quei luoghi non sarebbero dovute essere costruite”.
Da recenti rapporti statistici, si stima che sono 480.000 le frane registrate negli ultimi 50 anni. Numerose anche le aree critiche;  2500 i punti critici o a rischio sulla rete ferroviaria e stradale e 180 le frane registrate nella sola Calabria nei giorni precedenti alla frana di Maierato.

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