In Sicilia assenze per malattia in calo - QdS

In Sicilia assenze per malattia in calo

Pierangelo Bonanno

In Sicilia assenze per malattia in calo

mercoledì 02 Giugno 2010

L’ultima rilevazione su scala nazionale fatta dal ministero della Pubblica amministrazione si riferisce al mese di aprile. L’effetto Brunetta ha fatto registrare una diminuzione del 6,7% tra i dipendenti della Regione

PALERMO – Il ministero della Pubblica amministrazione e dell’Innovazione effettua, mensilmente, da giugno 2009, il rilevamento delle assenze dei dipendenti pubblici. Tale verifica è il risultato di un adempimento previsto, espressamente, dalla legge. In particolare, grazie all’iniziativa dell’attuale ministro, Renato Brunetta, questa modalità di riscontro contribuisce, certamente, a quantificare il grado di impegno dei pubblici dipendenti. L’ultimo rilevamento del Ministero svolto in collaborazione con l’Istat si riferisce ad aprile 2010 e non tiene conto dei comparti Scuola, Università, Pubblica sicurezza, Vigili del Fuoco e delle amministrazioni con meno di 50 dipendenti.
Rispetto ad aprile 2009 tra i dipendenti della Regione Siciliana si registra una diminuzione del 6,7 % delle assenze. Nelle diverse macro aree del Paese le assenze per malattia registrano variazioni percentuali comprese tra il + 5,1 % delle regioni del Mezzogiorno ed il + 14,6 % di quelle del Nordest.
Nel settore sanitario siciliano si riscontrano differenti tendenze. In particolare, si registra una diminuzione delle assenze per malattia all’Istituto sperimentale zootecnico per la Sicilia  -63,3 %, – 39,3 % all’Asl di Caltanisetta, all’Asp 8 di Siracusa – 11,4 %, invece, si palesano degli evidenti aumenti dei tassi percentuali all’Asl di Agrigento +2,5 %, all’Asl di Trapani +10,3 % e all’Azienda ospedaliera Umberto I di Enna + 25,1 %.
Rispetto ai livelli prevalenti prima dell’entrata in vigore della legge n.133/2008, nel secondo anno di applicazione della stessa legge (giugno 2009-aprile 2010) si registra una riduzione delle assenze per malattia pro capite del 31,1 % rispetto ai valori prevalenti prima dell’entrata in vigore della norma.
I dati sono disponibili e verificabili sul sito istituzionale del Ministero www.innovazionepa.it. Nella rilevazione delle assenze dei dipendenti pubblici il ministro per la Pubblica amministrazione e l’Innovazione ha posto in risalto gli episodi di assenteismo emersi da controlli ed indagini, a cui le agenzie di stampa hanno rivolto specifica attenzione, come nei casi siciliani. A Palermo sono stati denunciati in quattro: un impiegato comunale sorpreso a fare la spesa con la disponibilità del badge di un collega; un impiegato dell’assessorato dei Beni culturali sorpreso a fare l’elettricista come secondo lavoro; un lavoratore dell’Amia (rifiuti) e un impiegato della Gesip (società di servizi comunali). A Catania si è verificato l’arresto di un dipendente regionale, già sospeso, sorpreso a casa dopo aver timbrato, nonostante i numerosi richiami del direttore superiore.
La riduzione progressiva delle assenze a livello nazionale è il risultato di nuove fasce orarie di reperibilità, più stringenti rispetto alle precedenti, che vanno dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, istituite con un decreto, del dicembre 2009, a firma del ministro Brunetta, anche se in Sicilia la situazione è differente, poiché vige una fascia oraria che complessivamente ricomprende quattro ore, contro le sette nazionali.
Il 15 marzo scorso il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale, Giovanni Bologna, emanava una direttiva in materia di assenteismo.
La stessa direttiva evidenziava come sia stato fondamentale, in ambito nazionale, l’istituzione delle nuove fasce di reperibilità  per far diminuire il fenomeno dell’assenteismo nella pubblica amministrazione; ed, inoltre, sottolineava come, anche in Sicilia, siano state avviate le procedure per adeguare la disciplina delle fasce di reperibilità dei lavoratori assenti per malattia agli standards nazionali.

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