Indennità di disoccupazione. Sicilia in testa per quella agricola - QdS

Indennità di disoccupazione. Sicilia in testa per quella agricola

Chiara Saturnino

Indennità di disoccupazione. Sicilia in testa per quella agricola

mercoledì 02 Giugno 2010

Il Rapporto annuale dell’Inps, aggiornato al 31 dicembre 2009, registra le percentuali più alte al Sud. Nell’Isola un assegno su cinque va ai coltivatori. L’8 % ai settori non agricoli

ROMA – 6.314 milioni di euro. A tanto ammonta la spesa per i trattamenti di disoccupazione registrata in Italia nel 2009. Quasi 1 milione 200 mila le domande per indennità di disoccupazione non agricola e speciale edile, 527.340 per indennità agricola. In testa per il numero di beneficiari, le regioni a Sud dello stivale.
è il Rapporto annuale Inps, aggiornato al 31 dicembre 2009, a fornire i dati. Secondo quanto riportato dall’Istituto nazionale di previdenza sociale, le domande di disoccupazione ordinaria non agricola e edile sono aumentate di circa il 50 % rispetto al 2008. Il numero maggiore di beneficiari, a parte il picco positivo raggiunto dalla Lombardia, è al Sud, dove i soggetti a usufruire dell’indennità sono circa 430 mila, quasi il 39 % del dato nazionale. Forte il contributo della Campania, con 120 mila beneficiari circa, il 10,8 % del totale. In Sicilia invece è presente l’8,4 % dei beneficiari. Picchi positivi sono raggiunti soprattutto nel secondo semestre dell’anno, a partire dalla stagione estiva fino a dicembre, periodo in cui si concentra il numero maggiore di richieste.
Dai dati del rapporto emerge, per quanto riguarda l’indennità di disoccupazione agricola, la netta prevalenza anche stavolta per il Sud e le Isole che, da sole, raggruppano l’82,7 % dei beneficiari. In Sicilia la concentrazione maggiore col 22,8 %. 21,9 % invece i beneficiari in Puglia, 19,4 % in Calabria, 12,4 % per la regione Campania. Valori bassi per il centro Italia, quasi nulli al Nord. La situazione non cambia se si guarda ai soggetti beneficiari dell’indennità a requisiti ridotti. Questa è una particolare forma di indennità accordata ad apprendisti, insegnanti o dipendenti della pubblica amministrazione non di ruolo, soci dipendenti delle cooperative nel caso in cui cessino totalmente l’attività lavorativa e si rendano disponibili presso i centri per l’impiego, lavoratori part-time, lavoratori sospesi dipendenti da aziende non destinatarie di trattamenti di integrazione salariale.
Nel caso della disoccupazione ordinaria agricola l’indennità a requisiti ridotti è riconosciuta invece agli operai iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli, a tempo determinato o indeterminato. Anche nel caso dell’indennità a requisiti ridotti i beneficiari del Sud rappresentano la quota più rilevante. Se nel caso della disoccupazione non agricola la capolista è la Campania, con il 12,1 % dei beneficiari, e al secondo posto la Sicilia con l’11,7 %, le posizioni si invertono se si osservano i dati per la disoccupazione agricola: in questo caso in Sicilia il 18% dei soggetti con indennità,  il 16% in Campania. Al primo posto stavolta troviamo però la Puglia che da sola, copre il 31,7 % delle richieste nazionali. 9,5 % invece la percentuale relativa ai beneficiari della Calabria.

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