Regione in difficoltà, le casse piangono - QdS

Regione in difficoltà, le casse piangono

Raffaella Pessina

Regione in difficoltà, le casse piangono

sabato 03 Luglio 2010

Dalla manovra finanziaria nazionale disavanzo di 200 mln di euro già nel 2011. 11 mln di euro per la costituzione di parte civile nei processi di Mafia

PALERMO – Si sposta a Roma l’attenzione sui problemi della Sicilia. L’occasione è stata la riunione con il vertice del Senato ed i Governatori. Il vicepresidente della Regione Michele Cimino ha commentato l’incontro di ieri svoltosi a Roma tra il presidente del Senato Renato Schifani e i Governatori delle Regioni dichiarando che “La manovra finanziaria delineata dal governo centrale, avrà pesanti ripercussioni finanziarie sul bilancio della Regione Siciliana per gli esercizi 2011-2012. Genererà un disavanzo stimabile in circa 200 milioni di euro per l’esercizio 2011 e in circa 400 milioni di euro per l’esercizio 2012. Inoltre, per effetto dell’art. 55 della manovra nazionale, il Dipartimento regionale delle Finanze ha stimato minori entrate per circa 68 milioni di euro per l’esercizio 2011, e 18 milioni di euro per l’esercizio 2012. Tali dati, se confermati, renderebbero di difficile realizzazione la predisposizione del bilancio regionale. Inoltre, va evidenziato che la manovra in argomento avrà pesanti ripercussioni finanziarie anche sui bilanci delle autonomie locali siciliane le quali dovrebbero sopportare tagli ai trasferimenti statali, stimabili complessivamente in circa 160 milioni di euro, con il rischio di vanificare non solo l’obiettivo del governo siciliano circa la stabilizzazione del personale precario utilizzato, ma anche il rinnovo degli attuali contratti.
“Noi siamo pronti – continua Cimino – a fare la nostra parte con la ferma volontà di armonizzare il nostro bilancio con quello statale, ma non siamo disponibili a svendere la nostra autonomia speciale, costituzionalmente garantita, ed abbandonare le emergenze della nostra Regione: oggi, quindi, il Senato dovrebbe avere l’autorevolezza ed il coraggio di affrontarle, anzichè accantonarle”.
Più ottimistico il giudizio di Raffaele Lombardo che ha incontrato ieri a Roma il ministro Raffaele Fitto con il quale ha discusso dei fondi Por e Fas. “Credo si sia instaurato un buon rapporto di collaborazione – ha dichiarato Lombardo – che dovrebbe preludere alla definizione della materia sia del Fas che del Por e del decreto che ci aspettiamo dal settembre scorso a proposito del Fas”.
Il Governatore ha incontrato anche il capo della Protezione civile Guido Bertolaso con cui ha discusso la questione della ordinanza di protezione civile sui rifiuti. “Puntiamo sul nuovo piano dei rifiuti a partire dalla differenziata – ha detto Lombardo – Non escludiamo la termovalorizzazione anche per la produzione di energia elettrica ma non sarà un sistema fondato sui termovalorizzatori”.
“Se la condizione che il governo e il ministero dell’ambiente pone – aggiunge Lombardo – è che tutto debba concludersi se non con cinque magari con tre o quattro termovalorizzatori da 500 mila tonnellate, non si può pretendere che, dopo aver smantellato un piano sul quale lo zampino della mafia c’era, che il potere straordinario debba servire perché quel piano lo esegua io. Questo non lo consentiremo mai. Anche perché sappiamo con certezza matematica che non pochi dei rivolgimenti che sono successi contro questo governo sono dovuti a questa scelta di pulizia, di legalità e di buona amministrazione che abbiamo compiuto".
E a proposito di crisi finanziaria, nel corso della riunione della Commissione legislativa Antimafia all’Ars è emerso che sono circa 11 milioni di euro le somme che la Regione siciliana deve versare agli avvocati che si sono costituiti Parte civile nei processi a carico di esponenti di Cosa nostra, in difesa delle vittime di mafia. Questa stettimana appena trascorsa infatti in Commissione sono stati ascoltati i funzionari regionali responsabili degli uffici speciali preposti alla assistenza delle vittime della mafia e delle estorsioni. E nei primi mesi del 2010 le parcelle già presentate sono per centinaia di migliaia di euro. Per questo il presidente della Commissione Antimafia Calogero Speziale (Pd) ha deciso di avviare un monitoraggio sui criteri di conferimento degli incarichi e sulle spese liquidate. Inoltre  dagli atti già acquisiti risulta che gà nell’anno precedente sono state presentate parcelle professionali per oltre 10 milioni di euro.

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