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Palermo – Senza-casa: aspettando in piazza che dal Comune arrivino risposte

Luca Insalaco

Palermo – Senza-casa: aspettando in piazza che dal Comune arrivino risposte

martedì 06 Luglio 2010

Dopo due settimane, gli sgomberati di Casa Guzzetta restano accampati sotto Palazzo delle Aquile. Sette famiglie con storie di estrema precarietà. Carta: “Stiamo cercando la soluzione”

Da più di due settimane sono accampate in Piazza Pretoria per essere ben presenti con la loro disperazione agli inquilini di Palazzo delle Aquile. Le sette famiglie sgomberate da Casa Guzzetta hanno storie di disagio e precarietà estrema, di indirizzi che cambiano vorticosamente: via Mozambico, Palazzo La Rosa, Piazza Guzzetta… Alcune vengono dall’Insula 3 dello Zen, altro fronte in caldo dell’emergenza casa, assieme a quello dei baraccati di via Messina Montagne.
Per più di un mese, due anni fa, hanno trasformato perfino il Palazzo di Città in dormitorio; poi, per un breve periodo, ci sono state delle camere di albergo. Ad ogni sgombero è stato sempre un difficile riinizio. Anche i più piccoli hanno ricordi di giacigli di fortuna e proteste. Anche per loro la casa non è un diritto, ma un miraggio: “Due anni fa abbiamo occupato Casa Guzzetta, un immobile abusivo della Regione che non è neppure catastato – spiega Tony Pellicane, leader dei senzacasa -. Con le nostre forze, abbiamo cercato di renderlo vivibile con l’autorecupero, sistemando bagni, porte e finestre. Poi, nel marzo dello scorso anno, il Comune ha emesso un’ordinanza di sgombero per inagibilità dell’edificio, ma ha aspettato più di un anno per metterla in pratica”. Pellicane ricorda come sotto le tende ci siano nuclei familiari in graduatoria per ottenere un alloggio popolare e chiede che vengano reperiti gli immobili comunali in attesa che arrivi l’agognato momento dell’assegnazione.
“Abbiamo a più riprese chiesto che venga reso pubblico l’elenco del patrimonio immobiliare di proprietà del Comune, ma – racconta – ci è stato risposto che il patrimonio non è informatizzato. Non si capisce, inoltre, perché l’ordinanza di sgombero per ragioni igienico-sanitarie dei container di via Messina Montagne non venga estesa anche agli altri che vivono nelle medesime condizioni”.
L’assessore Maurizio Carta assicura che l’amministrazione comunale sta lavorando perché le tende non restino in piazza ancora a lungo. “Lo sgombero di Casa Guzzetta – dice – è stato un atto dovuto, ma stiamo lavorando ad una soluzione. In questi giorni stiamo compiendo dei sopralluoghi per reperire degli immobili che possano essere utilizzati per fronte all’emergenza abitativa nel suo complesso. In questo senso, stiamo valutando anche l’opportunità di utilizzare il Collegio della Sapienza, in piazza Magione, visto che non è stato conferito al Teatro Biondo”.
 

 
PALERMO – Il Collegio di Santa Maria della Sapienza, come detto, resterà nella disponibilità del Comune, assieme a Palazzo Sammartino. Merito di un emendamento presentato da Nadia Spallitta (Un’Altra Storia), che esclude la possibilità di donare beni monumentali, da sfruttare come garanzie per ottenere mutui dalle banche, come nel caso del Teatro Biondo.
 
“L’approvazione di questo emendamento – spiega la Spallitta – rappresenta la volontà del Consiglio comunale di non disperdere ulteriormente e senza controlli il patrimonio pubblico, in relazione al quale deve essere garantita sempre la fruizione collettiva”. In particolare, per l’immobile di Piazza Magione, già sede delle Suore Missionarie di Madre Teresa di Calcutta “potrà avviarsi il progetto di recupero e l’utilizzazione per fini sociali del bene storico, dando corso altresì all’avvio di un più ampio intervento di riqualificazione dell’intera piazza”. Per quanto riguarda il Biondo, invece, Un’Altra Storia chiederà l’intervento della Corte dei conti “per verificare la corretta gestione contabile del teatro e le cause dell’ingente disavanzo”. (li)

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