Confidi Sicilia fa sistema con il pubblico - QdS

Confidi Sicilia fa sistema con il pubblico

Michele Giuliano

Confidi Sicilia fa sistema con il pubblico

giovedì 08 Luglio 2010

I Consorzi di garanzia dei fidi che agevolano l’accesso ai finanziamenti per le imprese sono sempre più diffusi nell’Isola. Ultimo esempio l’intesa tra la Provincia di Messina e i fidi locali per creare un “Fondo anti-crisi”

PALERMO – L’attività di supporto e sostegno alle imprese siciliane portata avanti dai Confidi, Consorzi di garanzia collettiva dei fidi, che agevolano l’accesso ai finanziamenti anche a lungo termine per le piccole e medie aziende, riceve ogni giorno maggiori riconoscimenti dalle aziende siciliane e dalle istituzioni pubbliche.
Tra gli ultimi esempi che è possibile elencare, la decisione della Giunta provinciale di Messina, presieduta da  Nanni Ricevuto, su proposta dell’assessore provinciale allo Sviluppo economico, Giuseppe Martelli, ha approvato il protocollo d’intesa con i Confidi della stessa provincia per l’attivazione del “Fondo anti-crisi provincia di Messina”.
I tre Confidi che hanno siglato l’intesa sono: Confidi Sicilia, Ascom Finance e Confarfidi. Saranno beneficiarie dirette del Fondo istituito dalla Provincia regionale di Messina, tramite i Confidi sottoscrittori dell’accordo, tutte le micro, piccole e medie imprese attive nei settori artigianato, commercio, turismo e servizi, con esclusione del settore agricolo, che abbiano sede legale ed operativa nella provincia di Messina e che risultino iscritte al registro delle imprese presso la Camera di Commercio della città dello Stretto.
Il Fondo verrà ripartito tra i Confidi in parte in base a criteri di equità e, in parte, in proporzione al volume di affari gestiti dalle aziende coinvolte: una quota pari al 40 per cento del Fondo è assegnata ai Confidi sottoscrittori dell’intesa, suddivisa in parti uguali; l’altra quota, pari al 60 per cento, verrà assegnata ai Confidi in proporzione all’ammontare dei finanziamenti ottenuti dalle imprese associate, dalle banche e dagli altri soggetti operanti nel settore finanziario, sulla base delle garanzie fornite dai Confidi e rendicontati al 31 dicembre dell’anno 2009.
Gli interventi anti-crisi in provincia di Messina non sono stati limitati negli ultimi mesi all’intesa appena siglata. Già in sede di approvazione del Bilancio provinciale per l’anno 2009, in considerazione della particolare situazione di crisi economica, finanziaria e sociale degli ultimi anni aggravata, peraltro, nella provincia di Messina, da una lunga serie di calamità naturali, aveva destinato apposite risorse finanziarie per un totale di 800 mila euro finalizzati ad “Interventi a sostegno delle categorie colpite dalla crisi economica”, appostati al cap. 7559 del Peg 2009.
Una parte della somma stanziata è, però, stata impiegata diversamente per emergenze legate, appunto, alle calamità naturali che hanno investito diversi comuni del messinese, e che hanno causato l’inagibilità di molte case e l’impossibilità di continuare la produzione in parecchie strutture artigianali e industriali; interventi a sostegno delle migliaia di famiglie che sono rimaste senza casa a causa di frane e smottamenti, per circa 400 mila euro; nonché interventi imprevisti ed urgenti sulla viabilità provinciale, per circa 200 mila euro, resi necessari dagli eventi calamitosi che hanno flagellato il territorio provinciale lo scorso autunno-inverno.

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