Autostrade, inevitabile decadenza del Cas - QdS

Autostrade, inevitabile decadenza del Cas

Autostrade, inevitabile decadenza del Cas

martedì 13 Luglio 2010

La decisione del ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, in seguito alle gravi irregolarità di gestione accertate dall’Anas. Scoppia il caso politico. Furioso il presidente della Regione, Lombardo: “Un atto illegittimo”

CATANIA – Il Consorzio autostrade siciliane è stato dichiarato decaduto della concessione da parte dell’Anas e scoppia il caso politico. Furioso Raffaele Lombardo. “Atto dovuto era quello che il signor ministro della Repubblica avvertisse il presidente della Regione che si adottava un provvedimento tanto grave, eppoi vedremo, nostro malgrado nelle sedi di competenza, se legittimo. Anche nel Consorzio autostrade abbiamo la certezza di aver fatto il nostro dovere, tutto e fino in fondo”, ha commentato.
“Affondano nel passato lontano ed hanno radici ben più profonde – aggiunge Lombardo – le gravi inadempienze gestionali ed organizzative che denuncia l’Anas. Le abbiamo denunciate anche noi a seguito della ulteriore e penetrante ispezione avviata su nostro impulso a gennaio del 2009, ed a seguito della quale abbiamo condiviso la proposta del ministro per l’azzeramento dei vertici del consorzio e per il commissariamento del Cas, avvenuto appena un anno fa, ed operativo soltanto dal 1 dicembre 2009”.
“Il 18 maggio scorso il Commissario del Cas – puntualizza Lombardo – ha dettagliatamente reso all’Anas ed agli organismi ministeriali di controllo, puntuale rassegna della moltitudine di azioni poste in essere e dei risultati conseguiti in riferimento alle contestazioni mosse dal Ministro delle Infrastrutture su proposta dell’Anas sul finire del 2008”. “Abbiamo approntato mezzi finanziari – sottolinea il presidente – per oltre 300 milioni di euro, sono stati adottati i documenti contabili dopo anni di ritardi, sono state attivate tutte le procedure per i lavori di manutenzione straordinaria. Se il Ministro ha l’uomo o la donna della provvidenza che fa meglio e di più, ce li mandi”.
“Si è fatto tutto ciò che era umanamente possibile – conclude Lombardo – e sulla scorta di questo impegno e di questi risultati ho richiesto con ben tre note a partire dal 5 giugno ultimo scorso al ministro Matteoli di poterci incontrare ad un tavolo tecnico per rendere conto del nostro operato e per delineare e condividere il percorso di trasformazione e privatizzazione del Cas. A quelle note non si è avuto un cortese, civile riscontro. A questo punto siamo costretti a far valere i nostri diritti al di fuori della sede del confronto politico istituzionale”.
Replica il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli: “Sorprende che il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, parli di scippo e di atto illegittimo. La dichiarazione di decadenza della Concessione delle autostrade siciliane è un atto dovuto, scaturito dopo gli accertamenti compiuti dall’Anas, che hanno evidenziato gravissime irregolarità di gestione e reiterate inadempienze contrattuali. Peraltro le innumerevoli ispezioni dell’Anas sono state effettuate in contraddittorio ovvero alla presenza di tecnici e di legali del Cas, conducendo all’esito scontato della dichiarazione di decadenza”. “Nulla di illegittimo quindi – conclude -, ma un atto assolutamente indispensabile che apre la strada ad una gestione oculata ed efficace delle autostrade siciliane che versano in uno stato manutentivo più che precario”.
Il Cas da tempo era sotto mirino. Rincara la dose il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione: “La miopia politica del presidente Lombardo ha portato alla revoca della concessione. La sostituzione del consiglio con Zapparrata è stata devastante. I bandi in corso di espletamento al momento di scioglimento del consiglio erano pari a 75 milioni di euro. Molte gare erano già alla valutazione delle offerte anomale. Il commissario ha di fatto bloccato tutto per sei mesi pregiudicando così la realizzazione di quei lavori che avrebbero contribuito ad evitare la revoca”.

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