Fondi europei attivati spesa prevista nel 2011 - QdS

Fondi europei attivati spesa prevista nel 2011

Raffaella Pessina

Fondi europei attivati spesa prevista nel 2011

martedì 20 Luglio 2010

Forum con Felice Bonanno dir. generale del dipartimento Programmazione dell’assessorato alla Presidenza

È di questi giorni, ma non solo, la polemica sulla perdita da parte della Sicilia dei Fondi europei. Che cosa pensa di questa affermazione?
“In ogni caso i soldi del Fondo sociale non si perdono perché nel frattempo è stata approvata una modifica del regolamento che ha cambiato in parte le regole. Nel senso che la prima tranche non si deve più spendere entro il 31 dicembre del 2009, e ovviamente per chi lo ha fatto la cosa viene superata, ma viene spalmata nelle successive sei annualità. L’annualità del 2007, che doveva essere spesa entro il 2009, non deve più rispettare questo obbligo. Il Fesr ha chiuso il 2009 con 40 milioni di spese in più di quello che doveva fare per superare il disimpegno automatico”.
Quali sono le competenze del suo dipartimento?
“Sostanzialmente ci occupiamo di tutta la programmazione in cui vi è compreso il Fesr, per una cifra pari a oltre 6 miliardi e mezzo nei 7 anni e tutto il pregresso degli Apq (accordi di programma quadro). Quindi il Fas fino al 2006. In questo caso non vige la regola del disimpegno automatico, e per quanto riguarda la spesa dei Fas attualmente siamo intorno al 25-27%, per quanto riguarda invece gli impegni giuridicamente vincolanti siamo arrivati ad oltre la metà (50%). Questo impegno non è il decreto di finanziamento , ma è quando già il beneficiario è certo. Ad esempio, quando c’è una gara d’appalto e c’è l’impresa che si conosce già. In questo caso non c’è l’obbligo di spendere, ma con i chiari di luna che ci sono in questo periodo a livello economico è meglio investire i soldi perché il governo nazionale potrebbe decidere diversamente in futuro”.
A che punto è la situazione dello stanziamento degli ultimi fondi Fas per la Sicilia?
“Il Cipe ha apprezzato il programma nel mese di luglio del 2009, ma ancora ad oggi ed è già passato un anno, non è stato fatto il decreto di impegno delle somme. A noi sarebbe bastato un decreto con il quale lo stato dichiara che sono a disposizione tali somme per la Regione siciliana, anche se poi possono arrivare nel 2012, non ha importanza”.
Che ne pensa, invece, se per esempio si dovesse eliminare la norma del disimpegno automatico?
“In realtà questa del disimpegno automatico è una norma fittizia. Il 16 giugno scorso la Commissione ha approvato la riforma che permette di spalmare sugli anni successivi la norma non spesa”.
Quali sono le sue previsioni per la spesa corrente per il 31 dicembre di quest’anno?
“Sul 31 dicembre di quest’anno sono più che ottimista. Nel senso che per effetto della riforma avremo meno spese da fare, anche se il problema si proporrà più avanti, quindi ritengo che dovremo accelerare la spesa per non arrivare in ritardo. Le performance di spesa del primo semestre del 2010 non sono brillanti, perché tutti e 14 i dipartimenti che io gestisco, in questi primi sei mesi hanno fatto uno sforzo in una unica direzione, cioè quella di far partire i bandi. In questo semestre abbiamo attivato, non speso, bandi per oltre due miliardi di euro.
La cifra si raggiunge sommando i fondi dell’asse 6 (asse città), per il quale nel febbraio scorso vi è stata una prima scadenza, ad aprile e quindi poco tempo fa, il 19 luglio. In questo caso sono state attivate risorse per oltre 650 milioni di euro, a cui va aggiunto il 30% di risorse non ancora assegnate arriviamo praticamente attorno al miliardo di euro. L’altro miliardo è composto dalla attivazione dei bandi di diversi dipartimenti in altri settori. Ad esempio, nel settore dei beni culturali sono stati attivati bandi per 128 milioni di euro, nel turismo circa 300 milioni di euro, nella ricerca circa 60 milioni.
Posso dire, senza patema di essere smentito, che circa due miliardi di risorse sono state attivate in questo semestre. Il problema è che facendo ora i bandi si comincerà a far spesa a partire dal 2011. Quindi sarà sicuramente ottimistica la previsione al 31 dicembre 2011. Se andiamo a vedere il nostro sistema di monitoraggio, abbiamo poche decine di milioni di euro di spesa. Perché vi sono dei lavori in corso come ad esempio per il passante ferroviario di Palermo”.

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