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Catania – Nel 2009 multe per quasi 14 mln gli incassi sono meno della metà

Desiree Miranda

Catania – Nel 2009 multe per quasi 14 mln gli incassi sono meno della metà

venerdì 23 Luglio 2010

Tante e diverse le infrazioni accertate: la più diffusa in assoluto è la sosta in zone non autorizzate. Un quadro dell’attività svolta dal Corpo di Polizia municipale catanese

CATANIA – Sono pochi i vigili urbani della città e a volte si ha l’impressione che rimangano chiusi nei loro uffici non compiendo il loro dovere. “Non è così” tiene a precisare il comandante della Polizia municipale, Alessandro Mangani con una nota ufficiale.
“Tutti i nostri vigili – dice – espletano le loro funzioni, anzi, spesso, data la scarsità dell’organico svolgono anche ruoli che in teoria non gli competerebbero. Ed è così che gli ispettori scendono in strada e fanno anche il lavoro degli agenti”. Sono tante e diversificati i compiti dei vigili, quello più conosciuto è certamente il contestare le infrazioni del codice della strada agli automobilisti e motociclisti indisciplinati.
Tante e diverse le infrazioni accertate nel corso dell’anno 2009, la più diffusa in assoluto è la sosta in zone non autorizzate. È il caso dei marciapiedi, la zona di posteggio preferita dai catanesi per cui si contano ben 17.560 multe effettuate secondo l’articolo 158, comma 1h-5 del codice della strada che prevede anche una sanzione di 78€; delle zone in cui la fermata è espressamente vietata da un cartello, (13.760) infrazione regolata dall’articolo 7 comma 1-14 e la cui sanzione pecuniaria è pari a 38€; della sosta in zona rimozione segnala da pannello aggiuntivo (8.180 multe); della sosta in modo non conforme alla segnaletica orizzontale (7.069 multe); della sosta in corrispondenza delle aree di intersezione (6.966 multe); della sosta in seconda fila (6.939 multe) o ancora della sosta in zone riservate al posteggio di autobus, filobus o taxi (4.109 multe); sui passaggi pedonali (3.824 multe); in spazi per invalidi (1595 multe).
Tante altre le violazioni commesse dai catanesi, come la mancata comunicazione delle generalità del conducente, ben 8.332. infrazione regolata dall’articolo 126 bis c2 del codice della strada, che recita: “Quale proprietario del veicolo (ovvero obbligato in solido ad altro titolo), non ottemperava, senza giustificato e documentato motivo, alla richiesta contenuta nel verbale n. … del … notificato il … di fornire, entro 60 giorni, i dati personali e della patente dell’effettivo conducente al momento dell’infrazione commessa” tale infrazione prevede una multa pecuniaria di 263€.
Da segnalare per l’alto numero di colpe registrate anche il superamento dei limiti massimi di velocità regolato dall’articolo 142 comma 8, che conta 5.740 violazioni; il passaggio col il rosso (1.680 multe), regolato dall’articolo 146 comma 3 e le inosservanze riguardanti il contrassegno assicurativo, per un totale di 1.043 e regolate dall’articolo 181.
Ogni infrazione del codice della strada corrisponde una certa cifra da pagare da parte del contravvenente, il quale però non sempre paga il dovuto con un ammanco nelle casse comunali non indifferente. Guardiamo le cifre relative alle sanzioni amministrative del 2009.  Quelle elevate, comprensive dei rilevamenti effettuati dagli operatori Sostare e Amt, sono 231.910, la loro previsione di incasso è di 13.862.350€, ma l’incasso reale è soltanto di meno della metà: 6.355.486,56€. Probabilmente gli automobilisti e i motociclisti catanesi non solo dovrebbero imparare a rispettare di più il codice della strada e quindi a fare meno infrazioni, ma dovrebbero anche imparare a prendersi la responsabilità delle proprie azioni e pagare l’ammenda che gli è stata imposta, anche se a volte ci sono delle difficoltà economiche che lo rendono più difficoltoso.
Spetta poi al Comune, il compito di riscuotere quanto dovuto.

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