Sviluppo e impresa: due fattori strategici - QdS

Sviluppo e impresa: due fattori strategici

Melissa Mela

Sviluppo e impresa: due fattori strategici

martedì 02 Giugno 2009

Forum con Liborio Gulino, presidente Camera di commercio di Enna

Quali sono le novità più importanti degli ultimi due anni?
“Noi, come Camera di Commercio, abbiamo realizzato una serie di azioni. Partendo dal borsino dei cereali, che è diventato oggi, grazie anche a voi, il punto di riferimento regionale, abbiamo avviato l’attività dell’azienda speciale della Camera di Commercio per la promozione e la valorizzazione dei prodotti tipici e insieme all’azienda e il Gal Rocca di Cerere, abbiamo realizzato una serie di iniziative di valorizzazione e promozione dei prodotti tipici tra cui la prima con lo chef Gualtiero Marchesi e la seconda, partecipando allo slow food di Milano. Sempre con l’azienda speciale ed il Gal, abbiamo creato un centro di analisi sensoriale, abbiamo selezionato le imprese che producono prodotti tipici e abbiamo pubblicato un bando in questi giorni come camera di commercio per selezionare il così chiamato “ gestore del paniere sapori e terre di Demetra”.
“Tra le nostre attività, la  realizzazione dell’osservatorio del turismo che è stato molto utile per verificare le presenze che arrivano in provincia di Enna. Tramite questo strumento abbiamo osservato che questo territorio ha la predisposizione a ospitare un turismo di tipo rurale e quindi stiamo lavorando su questo. Pensiamo di incentrare l’attività sulla valorizzazione del patrimonio archeologico, l’ambiente, le riserve presenti nel territorio e  il turismo enogastronomico di Enna. Proprio in linea con questo obiettivo, insieme alla provincia e al Gal, abbiamo costituito il distretto culturale “Geoparc rocca di Cerere”, che ha sempre il fine della valorizzazione del territorio ennese. In queste settimane come camera di commercio stiamo contribuendo al “patto dello sviluppo” promosso dalla provincia, che mira ad attingere i finanziamenti per le infrastrutture. Contestualmente abbiamo istituito da un mese circa, un tavolo istituzionale in cui sono presenti, la provincia, tutti i comuni, le imprese, i sindacati e l’obiettivo che ci siamo dati è quello di chiedere al ministro Scajola di accompagnare la provincia di Enna al superamento della crisi, finanziando quei tre settori in cui secondo noi si deve investire: le bioenergie, l’agroalimentare e il turismo. Vogliamo chiedere al ministero di accompagnarci attraverso investimenti in questi settori e per far questo, il capofila del progetto è la camera di commercio.  È un’accordo di sviluppo vero e proprio mirato al momento di crisi in cui viviamo. Abbiamo inoltre continuato a promuovere attività sull’imprenditoria femminile, infatti risultiamo essere la provincia che ha maggior numero di imprenditoria femminile”.

La situazione delle imprese è cambiata?
“Questo è il primo anno in cui la camera di commercio perde iscritti, dopo tredici anni le imprese diminuiscono infatti la camera di commercio perde 78 imprese. Il dato negativo non è tanto questo, quanto il fatto che non ci sono state le iscrizioni, nel 2007 invece eravamo andati avanti di 570 imprese. Questo fenomeno è da addebitare alla crisi che in provincia di Enna sembra essere forse anche maggiore ad altre realtà. Le imprese iscritte resistono, e dal 2007 pagano il 20% in più rispetto agli anni passati, in modo tale che così la camera di commercio possa adempiere al suo vero scopo, quello della promozione del territorio, dando una maggiore autonomia per potere attuare iniziative e attività”.

Qual è la situazione debitoria?
“Sì, in parte sono rimasti, io continuo a pagare il 97% tra stipendi e pensioni e quindi per far fronte alla crisi, stiamo attuando una serie di iniziative per quanto riguarda l’internazionalizzazione delle imprese”.

Che bilancio ha la camera di commercio di Enna?
“Ha un bilancio di circa tre milioni di euro, ma è un bilancio che risente sempre dell’attività debitoria. E’ una situazione in cui bisogna soltanto rimboccarsi le maniche.Noi cerchiamo di utilizzare, attraverso convenzioni con la Rocca di Cerere,  convenzioni con l’università, attraverso finanziamenti e contributi dell’unione camera nazionale o regionale, attraverso i progetti che presentiamo, quel minimo di risorse che riusciamo ad avere per attuare delle iniziative”.

L’organico è sufficiente?
“No. L’organico è insufficiente. Io ho 21 dipendenti di cui un solo dirigente che è un segretario generale di Agrigento. Non posso fare assunzioni e sono in una situazione non rosea dal punto di vista finanziario. Dobbiamo razionalizzare la spesa. In quanto soci dell’Università versiamo al consorzio universitario ennese un contributo di 150.000 €, oggi l’abbiamo ridotto a 50.000”.

Presidente, qual è il suo obiettivo? Quale il ruolo della camera di commercio?
“Noi cerchiamo di sviluppare al massimo il nostro territorio, con le altre istituzioni, per creare una ricchezza. Io credo che in parte siamo riusciti a raggiungere questo scopo”.

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