“Mafia e burocrazia nel sistema dei rifiuti”, il presidente dell’Ato Ag1 squarcia il velo - QdS

“Mafia e burocrazia nel sistema dei rifiuti”, il presidente dell’Ato Ag1 squarcia il velo

“Mafia e burocrazia nel sistema dei rifiuti”, il presidente dell’Ato Ag1 squarcia il velo

mercoledì 28 Luglio 2010

Presentato ieri mattina a Palazzo dei Normanni un libro bianco che analizza i bilanci delle 27 Ato Spa. Marinello: “Tra ribassi d’asta e gare con una ditta, situazioni di oggettivo rischio di infiltrazioni”

PALERMO – “Il sistema dei rifiuti in Sicilia è stato condizionato da una miscela micidiale: da una parte gli interessi della mafia e dall’altra gli ostacoli della burocrazia”.
La denuncia è di Vincenzo Marinello, presidente dell’Ato “Agrigento 1”, autore del Libro bianco “rapporto mafia, politica e rifiuti”, presentato ieri mattina nella Sala Gialla di Palazzo dei Normanni.
“Il libro – spiega – è un’analisi asettica dei bilanci delle Ato siciliane, ma mette in evidenza situazioni di oggettivo rischio di infiltrazioni: in molte gare d’appalto, ad esempio, o si presentava una sola impresa oppure un cartello di imprese ma tutte con identico ribasso. è evidente che il meccanismo permette condizionamenti”.
L’Ato Ag1 è una delle poche realtà “virtuose” che però, al pari delle altre, viene cancellata dalla recente riforma dei rifiuti approvata dall’Ars che prevede la soppressione delle 27 Ato e la nascita di nove “SRR”, una per ogni provincia.
“Guardando la gestione di questi anni – prosegue Marinello – ci accorgiamo che in territori simili e con lo stesso numero di abitanti, in alcune Ato il costo annuo per il servizio è 95 euro a persona, in altri 160: è evidente che ci sono Ato che funzionano e altri che sprecano. La nostra Ato nel 2009 è al primo posto per la differenziata, con il 21,24% e nel 2010 siamo arrivati al 50% con 13 comuni su 17 dove si effettua il ‘porta a porta integrale’, in pratica non ci sono più cassonetti per le strade. E ci sono veri e propri modelli come Villafranca Sicula che raggiunge il 75,66% di rifiuti riciclati, e la Tarsu è appena 1,29 euro a metro quadro. Insomma – conclude – bisogna trovare il modo di salvare le esperienze delle Ato virtuosi magari prevedendo, nell’attuazione della riforma, delle Sub-SRR con autonomia gestionale, patrimoniale e finanziaria rispetto alle SRR provinciali”. 
Alla presentazione del libro, scritto con la collaborazione di Calogero Parlapiano e Domenico Rizzuto, hanno partecipato anche alcuni esponenti del PD: il capogruppo Antonello Cracolici, il segretario regionale Giuseppe Lupo e il deputato regionale Vincenzo Marinello. Presente anche il presidente della Commissione regionale Antimafia, Lillo Speziale: “La direzione é quella giusta – ha detto – diminuire le Ato e snellire la burocrazia permette di aumentare la trasparenza e di conseguenza rende più difficile per la mafia esercitare la sua pressione”.
 

 
Cracolici (Pd): “Emergenza rifiuti, la Regione è stata scavalcata”
 
PALERMO – “L’emergenza rifiuti in Sicilia è stata costruita ad arte: è stata nascosta all’Italia, ma nel frattempo è servita al governo nazionale per giustificare l’ordinanza di nomina del commissario straordinario con la quale, violando i principi costituzionali, la Regione è stata scavalcata ed è stato assegnato al ministero dell’Ambiente il compito di approvare il piano regionale rifiuti”. Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars, intervenendo ieri mattina a Palazzo dei Normanni alla presentazione del “Libro Bianco – rapporto mafia, politica e rifiuti”.
“Il Piano rifiuti è un documento di programmazione che compete esclusivamente alla Regione ed ai suoi organi – ha aggiunto Cracolici – è inaccettabile che la sua approvazione sia spostata al ministero dell’Ambiente, tra l’altro lo stesso ministero che in questi anni non ha impedito illegittimità delle procedure utilizzate per l’affidamento delle gare per i quattro termovalorizzatori”.

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