CATANIA – La scorsa settimana avevamo trattato la spinosa e attuale realtà determinata dalla contraffazione descritta dalla Guardia di Finanza, dal generale Ignazio Gibilaro, comandante del Comando provinciale di Catania e dal cap. Sergio Cerra comandante della Compagnia di Riposto. Oggi invece esaminiamo il problema avvalendoci del parere del Prof. Renato Bernardini Ordinario di Farmacologia Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Catania e componente della Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)-Roma il quale ci chiarisce che: “L’OMS (‘92) definisce contraffatto “un farmaco la cui etichettatura è stata deliberatamente preparata con informazioni ingannevoli in relazione al contenuto e alla fonte”.
Il fenomeno della contraffazione dei farmaci è oggi purtroppo in espansione, anche in virtù della maggiore apertura a scambi con Paesi non allineati agli standard occidentali, in alcuni dei quali il fenomeno è iniziato per estendersi successivamente anche ai Paesi industrializzati. Da stime approssimative sembra che oltre il 50% dei farmaci nei Paesi non industrializzati sia contraffatto, contro il 7-10% dei Paesi industrializzati”. La distribuzione fraudolenta di medicinali contraffatti è peraltro in rapida crescita, come si evince da dati che nel ‘06 segnalano una impennata delle presenze del 400% circa rispetto all’anno precedente; per quel che riguarda l’EU (ultimi cinque anni), sono stati segnalati una trentina di casi di contraffazione nella catena legale di distribuzione e circa duecento in quella illegale. “Non esiste una specifica categoria di farmaci che viene di preferenza contraffatta, prosegue Bernardini – poichè la manipolazione riguarda sia farmaci “branded” che generici, salvavita e non, afferenti a varie categorie terapeutiche.
Il contenuto del farmaco contraffatto può variare significativamente, potendo esso contenere quantità diverse oppure principi attivi diversi oppure esserne privo o addirittura contenere contaminanti pericolosi per la salute. Il fatto che alcuni farmaci contraffatti possano non contenere alcun principio attivo non ne comporta la assoluta innocuità per la salute, dal momento che ovviamente neanche le procedure di preparazione delle semplici forme farmaceutiche di prodotti contraffatti rispettano alle buone norme di preparazione (GMP/GDP)”. L’Aifa svolge delle attività volte a contrastare il fenomeno ormai così diffuso, quali la task force “Impact Italia”. L’Aifa, al fine di aumentare l’efficacia nel contrastare la diffusione della contraffazione dei farmaci, ha stabilito come presupposto essenziale la collaborazione con il Consiglio d’Europa e l’OMS. Dal ‘07 l’Italia detiene la Presidenza di due comitati tecnici del Consiglio d’Europa attivi in materia di contraffazione.
Da tali attività scaturiscono le principali iniziative a livello internazionale: la convenzione del Consiglio d’Europa sui prodotti contraffatti, avente come obiettivo di disporre sanzioni penali volte alla persecuzione dei crimini dei contraffattori, fino ad oggi di fatto impuniti; la proposta di Direttiva al Parlamento Europeo in modifica della Direttiva 01/83 per una più focalizzata definizione di farmaco contraffatto, degli attori della catena farmaceutica, di un sistema di tracciatura a garanzia della facile identificazione di contraffazioni e per un maggiore incisività dei controlli sulle materie prime farmaceutiche.
Focus. Non bisogna acquistare farmaci on line
CATANIA – È stata lanciata nel ‘09 la campagna informativa “Farmaci contraffatti: evitarli è facile”. La legge italiana oggi vieta l’esercizio di farmacie online, ma di fatto non impedisce ai potenziali acquirenti di accedere ai siti di queste ultime, rivendite non autorizzate e quindi molto pericolose. Viene svolta al momento una grande attività di studio per il controllo di Internet come mezzo di diffusione dei prodotti farmaceutici contraffatti. Una serie di attività anticriminose coordinate è inoltre volta a stilare una “lista nera” delle false farmacie. Gli obiettivi principali di queste intense attività delle Istituzioni contro i farmaci contraffatti sono: 1) scoraggiare l’acquisto online di farmaci come quello effettuato presso palestre, sexy shop e beauty farms; 2) fare passare il messaggio che i farmaci acquistati presso farmacie ed esercizi commerciali abilitati alla vendita di farmaci da banco e da automedicazione non possono essere contraffatti; 3) educazione sui rischi comportati dall’uso di farmaci contraffatti; 4) creare strumenti attraverso i quali i pazienti – consumatori possano facilmente segnalare i loro sospetti. Bisognerà attendere qualche anno per valutare i risultati, che sicuramente saranno prodotti, di tali lodevoli attività delle Istituzioni per il Cittadino.