Ci troviamo in un momento cruciale, in cui è stato raggiunto un elevato stadio emergenziale Covid-19. I dispositivi per la protezione individuale sono insufficienti e sembrano non bastare mai, così un gruppo di sarte volontarie del territorio ericino e trapanese ha pensato di realizzare, artigianalmente, cinquecento mascherine. Il lavoro finito è stato poi donato all’amministrazione comunale di Erice.
La Protezione Civile, impegnata in maniera attenta e proficua in questa difficile fase emergenziale, si occuperà di una attenta e minuziosa distribuzione ai dipendenti comunali, impegnati in questi giorni nei servizi indifferibili, come Polizia Municipale e Servizi Sociali, ai dipendenti dei supermercati e ai cittadini con disabilità, che hanno necessità di spostarsi per motivi di salute. I dispositivi, inoltre, saranno distribuiti anche a tutti i medici del territorio, soggetti fortemente esposti al rischio del contagio. La stoffa è stata donata da una ditta di tessuti di Calatabiano, nei pressi di Catania, e che ha raccolto l’invito (fatto tramite social network) dell’assessore del Comune di Erice, Luigi De Vincenzi, e della consigliera comunale di Trapani, Marzia Patti, entrambi promotori dell’iniziativa. “Ritengo si tratti di una proposta lodevole e meritoria, un vero e proprio esperimento di senso civico perfettamente riuscito – sottolinea la Sindaca di Erice, Daniela Toscano. Le nostre sarte hanno dimostrato grande generosità nel voler dare un contributo, realizzando in maniera operosa quello che, in questo momento, serve davvero sul campo. I miei ringraziamenti vanno anche alla generosa ditta che ha donato con altruismo disinteressato i tessuti necessari, oltre che all’assessore De Vincenzi e alla consigliera Patti per l’idea, l’impegno e la sinergia mostrata”. Poter avere le mascherine non significa poter uscire, bisogna farne un uso responsabile per non vanificare quanto, fino adesso, è stato fatto dagli operatori per contenere il virus.