Dopo il riscontro e le verifiche delle analisi effettuate nei recenti campionamenti, Domenico Morello, responsabile dell’ufficio ambiente della Provincia, ha dichiarato che: “Dalle analisi fornite dal mezzo mobile, che serve proprio a verificare e monitorare la qualità dell’aria, è emerso che, dal 27 luglio ad oggi, il livello di idrocarburi presente nell’aria circostante è abbastanza preoccupante perché è al di sopra alla media dei 200 microgrammi per metro cubo, valore che spesso ha anche raggiunto il massimo di 400 microgrammi/mc.
L’ozono, invece, è l’altro elemento che ha una soglia olfattiva alta ed è anch’esso responsabile del cattivo odore che viene percepito dalla cittadinanza anche se i valori riscontrati si trovano al disotto dei limiti previsti dalla legge, ovvero intorno ai 100 microgrammi per metro cubo. L’ozono inoltre potrebbe destare preoccupazione se superasse il valore dei 200 microgrammi/mc in presenza contemporanea di valori alti di idrocarburi, il che farebbe di certo alzare la soglia di attenzione. è quindi urgente che la Maxcom proceda ad effettuare quegli interventi già previsti per ovviare al problema e illustrati a Palermo, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, nelle scorse settimane, durante un’apposita riunione”.
Il sistema deodorizzante di filtraggio a carboni attivi, il più efficace ad oggi e generalmente adottato dalle maggiori industrie, dovrebbe essere posizionato vicino al pontile, ad una certa distanza dalle abitazioni ed in esso andrebbero convogliate tutte le emissioni gassose maleodoranti. L’impiego di adsorbenti, quali i carboni attivi, risolverebbe di certo il problema dei cattivi odori che preoccupano non poco i residenti.
Dette sostanze, infatti, posseggono una estesa area superficiale (da 600 ad oltre 1.200 metri quadri per grammo), ed un diametro dei pori adeguato alle dimensioni delle molecole odorigene che riescono ad adsorbire, bloccandole.